di Francesco De Luca
Con l’amico Cristoforo (Tagliamonte) e con suo fratello Costantino intrattengo una frequentazione fin dall’infanzia. Oggi, da pensionati, ci vediamo più volte nella settimana. Io, accompagno mia moglie al supermercato, e lui, ha la commissione della moglie per l’acquisto degli alimenti.
Nel vederci, immancabilmente, parliamo della situazione religiosa della parrocchia. Perché? Per la ragione che io non sono un frequentatore della chiesa, al contrario di lui che ne è assiduo, regolare e convinto.
Parliamo solo delle pertinenze parrocchiali? No, nel senso più assoluto. Dico questo per allontanare il sospetto che possa esserci della morbosità da parte mia. E anche da parte sua.
Ancora una precisazione: scrivo spesso dei miei incontri mattutini coi compaesani, non perché cerchi un merito particolare, ne scrivo per situare il Sito nella realtà pulsante dell’isola.
Detto questo passo alla ‘bella notizia’. Giorno 10 giugno la chiesa della SS. Trinità in Ponza sarà riaperta al culto. Cristoforo me lo ha assicurato e io voglio parteciparlo ai lettori.
La data del 10 è stata scelta, penso, in relazione all’inizio delle cerimonie per la celebrazione del Santo Patrono, san Silverio, il 20 giugno.
Opportuna la scelta e beneaugurale per la festa che viene attesa tutto l’anno e in cui la fede dei Ponzesi trova soddisfazione ed esaltazione.
E dunque, dopo un anno di lavori, il tempio ritorna ad essere un elemento palpitante di vita per la comunità ponzese.
I lavori sono stati vitali per l’edificio. Rifatta la copertura della cupola e soprattutto rinforzato il raccordo strutturale fra l’ambiente antico (la zona circolare) con l’ambiente nuovo (la navata iniziale).
Spero che in seguito la peculiarità dei lavori di consolidamento siano affrontati e raccontati da esperti migliori di me.
Quello che, in più, voglio portare all’attenzione è un dubbio, indotto dalle parole di Cristoforo. Il quale sostiene che, da affermazioni proferite dal titolare della diocesi, e da lui ascoltate, il nostro tempio, sia privo di consacrazione.
Confesso che ho mostrato all’amico la mia incredulità in merito, ma lui ci ha tenuto a confermare il convincimento. Aspettando da me, forse, l’impegno a cercare nei documenti, qualcosa che dia asserzioni di verità.
Declino l’invito e rimetto la questione al titolare della parrocchia o a chi se ne vuole far carico. La mia è una implicita sollecitazione a dirimere la questione.
Che, dalle parole di Cristoforo si complica di addentellati. Mi conferma infatti Cristoforo che la Parrocchia e la chiesa, oggi, abbiano la stessa dicitura di: Santi Silverio e Domitilla. Cosa che annulla le denominazioni storiche precedenti: Parrocchia dei santi Silverio e Domitilla, e Chiesa della Santissima Trinità.
Mi spiace offuscare la ‘bella notizia’ che mi ha indotto a scrivere l’articolo con le altre due passatemi da Cristoforo.
Ora, posso affermare in onestà che Cristoforo stamattina era in possesso delle sue facoltà. Per cui aspetto che su tutto qualcuno porti chiarezza.
La comunità ponzese è piccola e si nutre di poche certezze. Non ha bisogno di grandi contraddizioni né di falsità.
Spero che Ponzaracconta sia la sede opportuna per levare ogni equivoco.
NdR: la foto di copertina è di Rossano Di Loreto