a cura della Redazione
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In ritaglio immagine da pag. 27 di Latina Oggi, edizione odierna
Giudiziaria. Ci potrebbe essere un’indagine bis sull’impianto di produzione di energia ora chiuso. Seconda informativa in Procura
Buchi nella bonifica della centrale
Secondo quanto stabilito dalla conferenza di servizi il Comune avrebbe dovuto controllare e poi validare l’avvenuto recupero
Chiesto dalla società privata un intervento con Scia, senza verifiche
Un anno fa li sequestro dopo un’ispezione che fece emergere le anomalie
(cliccare sull’immagine per ingrandire)
Immagine di copertina. La zona dell’ex centrale di Giancos (foto dall’archivio di Ponzaracconta)
Guido Del Gizzo
25 Maggio 2024 at 23:12
“Invece, in base ai documenti disponibili, l’amministrazione non si è accorta di cosa accadeva realmente nella delicata fase di bonifica né del fatto che la Sep aveva trasmesso all’Ufficio Urbanistica una Scia per realizzare dei lavori edili in un sito che risulta ancora contaminato e che non potrebbe subire alcuna modifica ulteriore prima che la bonifica sia stata completata e validata da un collaudo. L’esito delle prime verifiche ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei responsabili del progetto di bonifica e di coloro che avrebbero dovuto controllarne l’esecuzione per interferenza nel progetto di risanamento ambientale del sito della ex centrale elettrica. Risulta parte offesa l’ente Comune di Ponza”.
Questo ineffabile brano di giornalismo mostra come il garantismo, a volte, non sia altro che l’ultimo rifugio dei pavidi o degli imbroglioni.
L’amministrazione sapeva benissimo cosa stesse accadendo, lo sapevano anche i sassi, a Ponza: gli unici a non accorgersene erano i bravi redattori di Ponzaracconta, che si sono tenuti attentamente al riparo da ogni opinione o pensiero critico e consapevole.
E che dire di quelli che “la magistratura invade troppo il campo della politica”?
Se lasciamo che la politica faccia schifo, che altro possiamo aspettarci?
Francesco Nocerino è uno dei pochi, a Ponza, ad avere il coraggio delle proprie opinioni: la denuncia che ha inviato, qualche giorno fa, alle autorità competenti, lo dimostra.
E dimostra che anche a Ponza, se solo i Ponzesi lo volessero – e qualcuno avesse il coraggio di parlarne – la legalità e il rispetto delle regole potrebbero diventare un fatto meno episodico di quanto non lo siano adesso.
Diversamente, possono solo rassegnarsi a subire arroganza e prepotenza, augurandosi che San Silverio e, magari, un magistrato, si decidano a fare qualcosa al loro posto…