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Cosa c’è di nuovo a contare oggi diciassettemila articoli, rispetto a quando abbiamo celebrato i nostri sedicimila? Apparentemente niente, se non che sono passati circa otto mesi, e del resto lo abbiamo detto spesso: quasi il tempo di una gravidanza.
La differenza, per me sostanziale, è che all’epoca eravamo a metà settembre, con l’estate ormai al declino, mentre ora siamo navigando verso l’inizio della bella stagione.
E’ vero purtroppo che per la nostra isola e i suoi abitanti, ma anche per non residenti e turisti, si prospettano mesi per niente rosei, soprattutto sul fronte dei collegamenti, tra linee e destinazioni tagliate per quanto riguarda il traffico delle merci, e Terracina ormai off limits. Se poi aggiungiamo le difficoltà legate alle prenotazioni on line sorte proprio in questi ultimi giorni, il quadro è completo… e desolante.
Sulle nostre pagine virtuali sono spuntate anche ipotesi alternative e a mio parere fantasiose, come quella riguardante il porto del Circeo, sul promontorio che rappresenta il punto più vicino a Ponza. Per tutte le isole del resto, si sa, il problema dei trasporti è vitale, durante l’estate per via di un traffico turistico che diventa sempre più frenetico, mentre durante l’inverno viene messo in luce il ‘vulnus’ della carenza di corse e della vetustà dei mezzi, almeno per quanto riguarda Ponza.
Mai come negli ultimi mesi sull’isola soprattutto i privati si sono impegnati a vario titolo e in tutti i modi per creare occasioni di aggregazione, svago e iniziative culturali: intorno a un gruppo teatrale, una festa patronale, una manifestazione qualsiasi, pur di vivacizzare i mesi più spenti. Spesso e da più parti inoltre continuiamo a registrare proposte, inviti e sollecitazioni a valorizzare, oltre alle ricchezze inconfutabili rappresentate dal mare, dal sole e dalla natura in tutte le sue espressioni, anche un patrimonio niente male fatto di archeologia, storia, agricoltura ed eno-gastronomia. Sono tutti argomenti che si affacciano spesso sul nostro sito, facendo ogni volta rispuntare la speranza e il desiderio che Ponza non resti il ‘villaggio turistico’ popolato solo tre mesi l’anno, e per il resto del tempo in catalessi totale.
I problemi riguardanti l’isola hanno spesso un posto predominante fra le tematiche con cui Ponzaracconta si confronta quotidianamente, pure se è bene riconoscere che anche argomentazioni di carattere più generale e del tutto lontane dalla sfera d’azione isolana ugualmente registrano curiosità e interesse. Ancora una volta dobbiamo constatare, con piacere da una parte e delusione dall’altra, che mentre i ‘forestieri’ che ci leggono sono interessati sia a sapere cosa accade a Ponza e nel nostro arcipelago che a temi di carattere nazionale e anche internazionale, i ponzesi si limitano ad ‘attenzionarci’ (termine in perfetto burocratese) soltanto in rari casi.
Un argomento che invece ha attirato entrambe le categorie è stato quello della realizzazione di un porto a Cala dell’Acqua, Le Forna, anche a causa del lungo strascico di vicende giudiziarie che lo accompagnano: la partita è apertissima e il futuro sviluppo turistico ed economico dell’isola si giocherà anche su questo fronte.
Nel frattempo, nel nostro piccolo/grande universo di Ponzaracconta, abbiamo registrato tredici anni di attività non privi di scosse e preoccupazioni, ma anche di momenti di calma piatta, che forse impensieriscono anche di più. Siamo alla vigilia delle elezioni europee, delle quali come ben sappiamo ai ponzesi non interessa granché. Benché il concetto di Europa sia nato a un passo da noi, nell’isola sorella di Ventotene, la considerazione delle elezioni europee è in media lontanissima dalla nostra portata, così come quella del voto in generale. In compenso tutti gli isolani sono giustamente protesi verso la ‘stagione’ 2024.
Buona fortuna e buona estate dunque! Noi restiamo fiduciosi sulla nostra barca: vogliamo ritrovarvi tutti e anche più numerosi qui, tra altri mille articoli.