di Luisa Guarino
Mi è capitato di recente di assistere a un concerto jazz del Simona Bencini & Lmg 4tet, una formazione molto ben assortita composta da ottimi musicisti, che ha come ‘frontwoman’ la cantante fiorentina, che ha una voce straordinaria. Ma ancora prima di ascoltarla dal vivo, in questo progetto tutto nuovo in cui l’artista si è tuffata anima e corpo da circa dieci anni, il nome di Simona Bencini già ‘parlava’ da solo. E già, perché l’artista è stata l’inconfondibile trascinante voce dei Dirotta su Cuba, che hanno spopolato nel 1994, esattamente trenta anni fa, con il singolo Gelosia. Membri del gruppo originale erano: Rossano Gentili, Stefano De Donato e la stessa Bencini, tutti e tre di Firenze.
E proprio durante l’esibizione del concerto al quale ho assistito, Simona, fondatrice, voce e anima del famoso gruppo, ha annunciato il ritorno sulle scene della band più funky d’Italia, dopo quasi due anni di pausa. Proprio all’inizio del 2023 infatti Gentili, cofondatore del trio musicale, ha chiesto a Simona di riprendere in mano la storia della band e di farla tornare a vivere. La cantante ha annunciato così la partenza del tour “Dirotta su Cuba Reloaded” con una formazione di ben sei elementi, totalmente rinnovata. Nel nuovo spettacolo, che è andato in scena tra l’altro lo scorso 22 aprile al Parco della Musica di Roma, i Dirotta su Cuba ripropongono i loro più grandi successi di oltre vent’anni di carriera, con Gelosia in prima linea, seguita da Liberi di-liberi da, Dove sei, Notti d’estate, E’ andata così, e tanti altri.
Ma nei loro concerti non mancano di volta in volta belle sorprese musicali, proprio per festeggiare questo speciale ritorno, e in attesa dell’imminente uscita di un nuovo singolo per l’estate 2024.
Ma torniamo al singolo “Gelosia” che nel 1994 anticipa l’uscita dell’album “Dirotta su Cuba” dell’anno successivo, che diventerà disco di platino. Nel 1997 il gruppo prende parte al Festival di Sanremo con il brano “E’ andata così”, con l’accompagnamento sul palco dell’Ariston dell’armonicista di fama internazionale Toots Thielemans: un momento diventato cult per tutti gli intenditori e appassionati di musica.
Basta dare una scorsa al testo della canzone per rendersi conto che esso non è assolutamente condivisibile, e che è il ritmo del brano a sostenerlo e a renderlo trascinante; perché il ritornello ripete: “Gelosia/ è come la pazzia/ vive di fantasia/ non ti fa più dormire…. Gelosia/ è come una bugia/ cresce come un’idea/ non ti fa più dormire… “.
Gelosia, è come una bugia E cresce come un’idea Non ti fa più dormire, no, no
Il brano affronta la complessità di un sentimento come la gelosia, esplorando il suo impatto sia sull’individuo che lo prova, che su una relazione nel suo complesso: racconta la gelosia come un’emozione che può consumare, causando perdita di sonno, facendo diventare possessivi, mettendo perfino in discussione il proprio valore. Tematiche serie e impegnative: ma sono certa che nessuno canticchiando questo pezzo dei Dirotta su Cuba ci si sia mai soffermato.
Buona domenica a tutti, dunque! Con questa canzone, o con qualunque altra vi ronzi nella testa.