di Giuseppe Mazzella di Rurillo
Ho conosciuto nella mia lunga vita civile e professionale alcune belle persone che sono diventate “grandi maestri di vita” senza che mi facessero lezioni frontali o salissero in cattedra ed io diventassi un alunno.
Queste belle persone – credo che molti hanno queste occasioni – ci danno lezioni di vita. Ciascuno apprende con il suo carattere ed il suo discernimento. I maestri non impongono nulla. Trasmettono il loro pensiero, la loro cultura, la loro esperienza, il loro stile. L’alunno civile cerca di apprendere, imitare, ma poi discerne e si costruisce la propria visione del mondo anche e – soprattutto – perché incontra le “cattive persone” e sono la maggioranza da cui resta lontano.
Le belle persone rimangono in noi soprattutto quando si è visto e vissuto molto. Ci appagano di visioni amare all’autunno della vita. Cercherò di scrivere alcuni ritratti di queste belle persone conosciute da 10 a 70 anni ed aver appreso da loro e alcune (ormai morte da tempo) non hanno mai saputo quanto hanno influenzato la mia vita.
Ergo: di fronte alla mediocrità della umanità di oggi che ci circonda trovo profonda felicità di me stesso al ricordo delle belle persone.
