di Iole Pomponi e Gianni Sarro
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L’altro ieri 22 marzo è stato l’anniversario della nascita di Nino Manfredi – Saturnino Manfredi, detto Nino (Castro dei Volsci, 22 marzo 1921 – Roma, 4 giugno 2004), e la nostra Iole l’ha ricordato inviando in redazione la canzone che presentiamo oggi.
Tra i più importanti e apprezzati esponenti del cinema italiano, nel corso della sua lunga carriera ha alternato ruoli comici e drammatici con notevole efficacia, ottenendo numerosi riconoscimenti. È considerato uno dei più grandi interpreti della commedia all’italiana con Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman, un quartetto al quale è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni (fonte Wikipedia).
La Redazione
Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Stefano Satta Flores nella scena iniziale di C’eravamo tanto amati (E. Scola, 1974)
Questa la succinta nota di Gianni Sarro, postata il giorno dell’Anniversario tra i Commenti del sito:
Il 22 marzo 1921 nasceva Nino Manfredi, uno dei cinque grandi del cinema italiano del dopoguerra, insieme a Gassman, Mastroianni, Sordi e Tognazzi.
Dopo l’accademia, Manfredi entra nella compagnia teatrale di Vittorio Gassman. Il primo grande successo lo deve alla tv, partecipando a “Canzonissima” del 1959, grazie al personaggio di Bastiano il barista di Ceccano. Nello stesso anno recita in L’audace colpo dei soliti ignoti, diretto da Nanni Loy. La strada è ormai tracciata e Manfredi si afferma come uno degli attori più bravi in circolazione.
Deve il suo successo ad una precisione maniacale e ad una cura del dettaglio rara, oltre al talento innato. Osservate la mimica del suo sguardo: vale più di cento parole.
Tra i tanti successi, segnalo Straziami ma di baci saziami, Operazione san Gennaro, Nell’anno del Signore. Negli anni ’70 raggiunge lo zenith, contribuendo a rendere capolavori senza tempo Le avventure di Pinocchio dove interpreta un insuperabile Geppetto cinematografico e l’epocale C’eravamo tanto amati di Ettore Scola. Ancora una grande interpretazione da ricordare è quella disegnata in In nome del Papa Re (1977, diretto da Luigi Magni).
Manfredi è e rimarrà un monumento del nostro cinema.
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Luca Manfredi. Un friccico ner core. I 100 volti di mio padre Nino (Rai Libri, 2021)
“Un friccico ner core”, di Luca Manfredi, edito da Rai Libri, è uscito l’11 marzo 2021, in occasione del centenario dalla nascita. Luca Manfredi (1958) è regista e sceneggiatore cinematografico e televisivo.
Qui di seguito la sinossi del libro (note della casa editrice)
Manfredi è uno degli artisti italiani più grandi di sempre. Con i suoi cento e più film, per il grande e piccolo schermo, è riuscito a stupirci, emozionarci, farci ridere e commuoverci, entrando nelle case di tutti gli italiani con la naturalezza di un amico di famiglia.
Aveva mille qualità, ma anche tante debolezze, fragilità e paure: un “impasto” complicato di ingredienti umani, che hanno plasmato l’attore, il marito, il padre e il nonno. Era un po’ come il pane casareccio della sua terra ciociara: compatto e saporito fuori, ma con tanti “buchi” nascosti al suo interno. In occasione del centenario della nascita, suo figlio Luca ha voluto con questo libro offrire ai lettori uno scorcio diverso, privato e intimo dell’artista a tutto tondo che fu suo padre, regalandocene un ritratto inedito e commosso.
Con Gassman e Sordi, in Crimen (Mario Camerini, 1960)
Canzone proposta per questa domenica
Pe’ fa’ la vita meno amara… (me so’ comprato ‘na chitara)
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Ma Nino Manfredi è stato soprattutto attore… e che attore!
Sulle proposte di Iole, le chiose (brevissime) di Gianni (ndr)
Episodio completo dal film di Lina Wertmuller “Questa volta parliamo di uomini con Nino Manfredi che recita in dialetto ciociaro. Pezzo di bravura del primo Manfredi (G. S.)
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L’inizio de Le avventure di Pinocchio. Una rappresentazione notevole della precarietà dell’esistenza… Grande riscrittura dell’incipit da parte di Comencini. Si può vedere su Raiplay (G. S.)
Uno sceneggiato prodotto dalla Rai e trasmesso nell’aprile del 1972, Le avventure di Pinocchio, vede Nino Manfredi cimentarsi con il personaggio di Mastro Geppetto, il papà del burattino-monello più famoso del mondo. Le 5 puntate, per la regia di Luigi Comencini (1916-2007), andò in onda su Programma Nazionale nell’aprile del 1972. In seguito Comencini ne realizzò anche uno in 6 puntate.
Liberamente tratto dal classico della letteratura per ragazzi di Carlo Collodi Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino (1881), lo sceneggiato è stato scritto da Comencini insieme a Suso Cecchi d’Amico (1914-2010). Cast d’eccezione per una delle fiction Rai più amate e seguite dal pubblico italiano, oltre a Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Vittorio De Sica, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Stefano Satta Flores, Renzo Montagnani e il giovane interprete di Pinocchio Andrea Balestri.
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Per un Nino più maturo consiglio, anche, Il giocattolo. Il giocattolo è un film italiano del 1979, diretto da Giuliano Montaldo su soggetto di Sergio Donati, altra nostra vecchia conoscenza, sceneggiatore di molti film con Sergio Leone (tra cui, notevole, C’era una volta il West, del 1968) (G. S.)