Poesia

Prima che il giorno finisca, ricordiamo la Giornata Internazionale della Poesia

la Redazione

.

Con un discreto “pessimismo della ragione” e una certa quota di ‘poetica’ speranza abbiamo atteso fino a notte inoltrata che qualcuno dei contributori o lettori del sito si ricordasse della Giornata internazionale della Poesia. Nessuno ne ha scritto, neanche una nota di commento, e ci consoliamo con la pagina dedicata su Robinson di domenica 17 che tratta soprattutto del libretto “Amarti come ti amo”, 100 poesie d’amore, passato in edicola qualche settimana fa e presentato successivamente in varie località d’Italia.
Sul sito il libro è stato presentato il 6 marzo scorso.

L’evento
Raccontami la Giornata perfetta della Poesia
di Sara Scarafia

Chandra Livia Candiani, l’autrice che apre il volume, spiega che per lei comporre versi è “una necessità, come accendere la luce”; per Paolo Di Paolo è “uno spazio in cui le parole funzionano in modo diverso, con un’alleanza molto sofisticata tra lessico e sintassi”

Il 21 marzo si celebra la ricorrenza internazionale dedicata alla forma più intensa e più inafferrabile di scrittura. Vi invitiamo a trascorrerla leggendo i 100 componimenti della nostra raccolta. E guardando foto e video che le avete dedicato: grazie a tutti!

Amarla come la amiamo. L’antologia di cento poesie d’amore di Robinson,  intitolata Amarti come ti amo, ha raggiunto il cuore delle lettrici e dei lettori che ci hanno inondato di foto e post sui social e hanno partecipato alle presentazioni.
Di lei hanno scritto sulle nostre pagine i poetatoker che su TikTok parlano in versi. Cento poesie d’amore che attraversano i secoli e i continenti e accompagnano gli innamorati — di un’altra persona, di una persona dello stesso sesso, di se stessi, della vita, della bellezza.

Una raccolta che va da Saffo a Patrizia Cavalli, da Catullo a Michele Mari, da Prévert a Szymborska, perfetta per chi adesso si prepara a festeggiare la Giornata mondiale della poesia, il 21 marzo: è anche il primo giorno di primavera, e non è un caso.
«Fiorire, sfiorire / onde, erbe, mattine» scrive Salinas; « Ora, mentre sbocciano i fiori dimahua » ( Tagore) «sei tu che fiorisci, sei tu che rinasci » (Machado).
La poesia come cura: la parola che salva.

Ma perché leggere ancora, ancora e ancora poesia? La poetessa Mariangela Gualtieri, i cui versi sono inclusi in Amarti come ti amo con la meravigliosa Se la parola amore, non ha dubbi: « Bisogna frequentare la poesia per molti motivi. Nomino i due che più di altri la rendono rivoluzionaria — dice Gualtieri, che nel 1983 ha fondato insieme a Cesare Ronconi il Teatro Valdoca a Cesena — Il primo è che la poesia ricarica la lingua, la nostra depotenziata e logora lingua viene dotata di nuovo della sua potenza e riavvicinata al proprio nucleo ancestrale. Il secondo motivo è che subito la poesia ci scaraventa in un punto di noi dal quale tutto tenta di strapparci via, anche se solo lì, in quella profondità, avvengono i movimenti decisivi, quelli che portano alla nostra pienezza».

I versi di Gualtieri sono stati declamati nel 2022 sul palco di Sanremo. Fu Jovanotti a leggere Bello mondo, facendo un gesto semplice e allo stesso tempo rivoluzionario: la poesia all’ora di cena, la poesia su Rai 1 durante uno degli appuntamenti televisivi più seguiti dell’anno. Perché la poesia è il nostro quotidiano, è noi che racconta, è di noi che parla.

E poi è democratica, è libera e rende liberi e leggerla è sempre una scelta. Lo dice a Robinson, con l’intensità e la forza della sua voce, un’altra grande poetessa contemporanea italiana, Chandra Livia Candiani che apre Amarti come ti amo con Tu tienimi: «Penso che ci sia un orecchio poetico come ce n’è uno musicale. Posso dire che per me è una necessità. È come accendere la luce. Senza poesia non ci vedo. Senza poesia sento ma sono analfabeta, non so decifrare quel che sento. La poesia, non l’esercizio letterario più o meno riuscito, ma l’arrivo di una voce o di una parola, è una visita ed è un bene comune. Il mondo mi tocca e io restituisco al mondo l’effetto del suo tocco», dice la poetessa, autrice di raccolte molto amate come La bambina pugile e del saggio sulla meditazione Il silenzio è cosa viva.
«Forse leggere poesia per vivere poeticamente? — aggiunge — Forse per vedere i sottili fili che legano tutti gli esseri? Forse per non essere solo umani? Per non dimenticare tutte le altre forme viventi, comprese le lontane stelle e il cosmo infinito e le formiche, i fili d’erba, i sassi del fiume? Forse per gli spazi bianchi che scrivono al silenzio: “Ci sei ancora?” Forse per non sapere niente e ribattezzare quel che crediamo di sapere? Forse per non soccombere all’orrore della guerra e delle tirannie e poterle dire senza mitigarle e senza aggiungere male al male? Forse per testimoniare? Non lo so, leggere poesia è assolutamente facoltativo».

Robinson ha presentato Amarti come ti amo a Testo, il festival dell’editoria contemporanea che si è svolto a Firenze, alla Stazione Leopolda, dal 23 al 25 febbraio: una sala affollatissima ha ascoltato La setta dei poeti estinti, il progetto culturale sui social e dal vero di Emilio Fabio Torsello e Mara Sabia, e Martina Bernocchi, giovanissima poetessa e performer, che hanno spiegato perché la poesia è anche social.
«Abbiamo sempre bisogno di essere interpretati — dice Emilio Fabio Torsello — è quindi la poesia sui social funziona perché interpreta il lettore, gli dà la parola, dà la parola ai nostri sentimenti ed è quello di cui tutti abbiamo bisogno in un mondo dove nessuno ascolta». Mentre Martina ha raccontato di come si sia stupita la prima volta che un suo video ha raggiunto migliaia di visualizzazioni su TikTok: «Evidentemente, anche al tempo della velocità, c’è bisogno di lentezza ».
Ascoltatela, sul nostro profilo @ robinsonrepubblica, mentre legge, da Amarti come ti amo, Ti cercherò sempre di Michele Mari.

Anche Davide Avolio è un poeta — sono tre le raccolte che ha pubblicato, l’ultima La mano — e su TikTok ha raggiunto 6,2 milioni di like: «Leggere poesia, lo diceva Calvino, ci fa compagnia e impararle a memoria ci tiene attaccati alla nostra umanità — dice — io nei miei testi parlo anche di guerra perché il poeta è dentro al suo tempo. Gualtieri e Candiani sono per me due colonne: perché riescono a usare un lessico contemporaneo che mai si umilia alla banalità eppure è capace di arrivare a tutti ».
Magdalena Rosa, booktoker tra le più seguite d’Italia, ha firmato la postfazione di Amarti come ti amo: «Poesia non è solo un susseguirsi di parole: poesia è ogni sguardo, ogni bacio, ogni pensiero scatenati da una sensazione pura », ha scritto raccontando la paura d’amare della Gen Z. Spesso perché non trova le parole: « Ma per fortuna — dice Francesco Piscitelli, che su Tik-Tok posta le sue poesie — attraverso la poesia sono le parole a trovare noi».

Quelle esatte parole e non altre: « La parola che non può non essere lì » dice lo scrittore Paolo Di Paolo che il 21 marzo presenterà la raccolta Amarti come ti amo, insieme con Robinson e con La setta dei poeti estinti alla libreria I Granai, a Roma (info nel box di fianco – cfr. articolo in pdf – ndr): «La poesia — dice Di Paolo — è uno spazio in cui le parole funzionano in modo diverso da quello della quotidianità. Il dizionario è lo stesso, ma in un’alleanza molto sofisticata tra lessico e sintassi, la poesia produce una differenza radicale tra la lingua della comunicazione e la lingua della creazione: di una visione, di un immaginario, di un mondo».

Arriva Primavera. Leggiamo poesia, leggiamo d’amore.

La pagina di Robinson del 17 marzo in formato .pdf: 21 marzo. Giornata Internazionale della Poesia. Robinson

Clicca per commentare

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top