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Su Robinson, l’anniversario della fine di un’epoca

segnalato dalla Redazione

 Kurt Cobain e il Nirvana perduto. Sul nuovo Robinson
Da la Repubblica di sabato 16 marzo 2024

Il musicista americano simbolo di una generazione moriva trent’anni fa. Il nuovo numero del nostro supplemento, in edicola con Repubblica da domenica 17 marzo, è tutto per lui

Il 5 aprile 1994, a 27 anni, moriva a Seattle Kurt Cobain, frontman dei Nirvana, una delle band di maggior successo degli anni Novanta. Simbolo di una generazione, la Gen X, cresciuta alla “fine della storia”, Cobain seppe gridare con la sua musica la disperazione silenziosa di una moltitudine di giovani che non sapeva più immaginare il futuro. A Cobain e al suo mito è dedicato il nuovo Robinson, un numero speciale da collezione, in edicola con Repubblica domenica 17 marzo, e poi per tutta la settimana.

Apriamo questo numero monografico da collezione con un omaggio a Ernesto Assante, scomparso poche settimane fa, che la musica ha saputo viverla e raccontarla come pochi. Sono suoi i due pezzi – scritti all’indomani della morte dell’artista, nell’aprile 1994, e a novembre dello stesso anno – che aprono il nostro racconto su Cobain, illustrato dalle foto più belle della fulminante carriera del musicista statunitense. Poi, un ritratto a tutto tondo che è anche un’indagine collettiva su quel periodo della nostra storia – sono passati trent’anni – che risuona, per molte ragioni, nell’oggi.

Da Gino Castaldo, che rievoca per noi i giorni fatali della tournée italiana dei Nirvana, tra febbraio e marzo del 1993, e il tentativo di suicidio di Cobain, salvato miracolosamente con una corsa verso un ospedale romano ma poi ripiombato nella disperazione che lo portò ad uccidersi qualche tempo dopo a Seattle, alla sociologa Francesca Coin, che analizza somiglianze e differenze tra il momento storico descritto dal politogo Fukuyama nel suo celebre saggio La fine della storia e la stagione attuale, all’intervista di Luca Valtorta a Dannie Goldberg, che dei Nirvana fu il manager e che sulle nostre pagine spiega il segreto del loro successo, tra genio e fragilità. E ancora: la Seattle delle dot.com e del grunge raccontata, la discografia, l’eredità musicale e l’influenza sullo stile, il “viaggio” dell’immagine di Cobain, dalla cultura popolare al fumetto, raccontati dalle nostre firme: Luca Barbarossa, Antonello Guerrera, Anna Lombardi, Stefano Massini, Piero Melati, Valeria Rusconi, Andrea Silenzi, Antonio Spadaro, Elena Stancanelli, Davide Toffolo, Chiara Valerio.

Nelle pagine successive, troverete lo spazio dedicato a un autore da riscoprire (la leggenda degli Studios di Hollywood Budd Schulberg raccontato da Alberto Anile), le vostre lettere e lo spazio dedicato a TikTok.

Il 21 marzo, primo giorno di primavera, si festeggia la giornata mondiale della poesia. Che non passa mai di moda, anzi si trasforma e conquista anche nella Gen Z. Lo dimostra il successo dell’antologia di cento poesie d’amore di Robinson, Amarti come ti amo (in edicola a 9,90 euro oltre il prezzo del quotidiano): lettrici e lettori ci hanno inondato di foto e post sui social – alcune delle loro immagini le trovate in pagina – e hanno partecipato alle nostre presentazioni, stregati da Saffo e Patrizia Cavalli, da Catullo e Szymborska e da tutte le altre voci della nostra raccolta. Ma perché leggere ancora la poesia? L’abbiamo chiesto sulle nostre pagine alle poetesse Mariangela Gualtieri, inclusa in Amarti come ti amo con la meravigliosa Se la parola amore, e Chandra Livia Candiani che apre la raccolta con Tu tienimi. Ne discuteremo anche dal vivo: i poetitoker, che sui social parlano in versi, e lo scrittore Paolo Di Paolo presentano il 21 marzo la raccolta alla libreria I Granai, a Roma, insieme con Sara Scarafia di Robinson e con La setta dei poeti estinti: appuntamento alle 18,30 in via Mario Rigamonti 100.

Infine, come sempre, lo Straparlando: questa settimana, Antonio Gnoli dialoga con il grande attore Glauco Mauri, tra i ricordi e gli incontri di una vita sul palcoscenico.

La copertina del secondo album dei Nirvana (1991)

Sul sito, il tempo dei Nirvana è stato presentato nella trascrizione di Sandro Russo della presentazione di Alessandro Alfieri al Teatro Manzoni, del 15 febbraio 2024 (in tre puntate).

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