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Vieni alla luce tra pianti lamenti, donne affannate che si rincorrono con bacinelle in mano, la “lavatrice” dirige le operazioni fino ai sorrisi e alla calma finale.
Quello che segue dopo è un periodo bellissimo, forse il migliore della vita. Hai avuto la fortuna di nascere su di un’isola; il mare, le rocce, l’erba, i suoi sentieri segneranno le tue corse a piedi scalzi con una bretella che pende da un lato per dei calzoni troppo grandi, grandi come i tuoi occhi sbarrati e curiosi su quel mondo meraviglioso che ti circonda.
Tempo passerà e il vento veloce dell’esistenza ti trascinerà via, gli amici, la scuola tutto andrà a terminare in una partenza.
Il richiamo del mare, la pesca, il lavoro, la navigazione ti porteranno in giro per il mondo su rotte e lidi sconosciuti.
Tornerai sempre più stanco alla vecchia casa, al suo cortile imbiancato, agli animali, al cane che ti ha aspettato scodinzolando, lui non dimentica, lui ti ama dandoti affetto e calore.
In quei momenti ritieniti fortunato perché sei nel miglior posto del mondo, e anche dopo, il legame continuerà. Anche da Punta della Madonna.
Quale posto migliore per aspettare l’eternità!?
Bixio
29 Febbraio 2024 at 09:05
Ringrazio la Redazione per la cura che mette nel migliorare i miei testi, ma preciso che gli anziani di Le Forna la chiamavano “lavatrice” – e non “levatrice” – la famosa Riccetta, che “pigliava” le creature delle partorienti.
Luisa Guarino
29 Febbraio 2024 at 16:17
Nel pieno rispetto di quanto precisa il nostro Bixio, ho riscritto “lavatrice” tra virgolette, proprio perché si capisca il senso della deformazione della parola dall’italiano, levatrice, che non avrebbe invece bisogno di virgolette.
In quanto alla sua chiosa, se sei a Punta della Madonna… l’eternità ce l’hai già. E fa pure rima.