di Rosanna Conte
Mercoledì scorso nell’androne dell’ITT “Filangieri” di Ponza è stata montata la mostra Ribelli al confino, 17 pannelli che l’Anppia ha prodotto nel 2018 e che da allora girano per le scuole del Lazio con prenotazioni di mesi.
La conoscono bene i docenti che hanno partecipato ai corsi di formazione tenuti dall’ISTORECO a Ventotene e che ne hanno riscontrato una grande valenza didattica perché l’impostazione consente di coniugare la rilevanza del contenuto con la facilità di lettura.
La sua esposizione voluta dal CeSDIP-aps e da Le strade nella Storia rientra in un percorso educativo approvato dai Consigli di classe e dal Collegio dei docenti.
Il progetto si prefigge l’approfondimento dello studio della storia della nostra isola e prevede la visione del video Voci dal confino, che sta girando per tutta Italia, e la visita guidata nelle strade della colonia confinaria di Ponza. Infne si proietta verso l’esterno con un viaggio a Roma per visitare il Museo Tasso e le Fosse Ardeatine. Ricordiamo che quest’anno ricorre l’ottantesimo della strage in cui persero la vita Mario Magri e Silvio Campanile, rispettivamente mariti delle ponzesi Rita Parisi e Maria Bosso, oltre a Placido Martini, uno dei confinati a Ponza, e Francesco Savelli, fondatore della SAMIP e principale artefice della scoperta e dello sfruttamento della miniera di bentonite alle Forna.
La mostra, partendo dalla repressione del dissenso che è uno dei caratteri fondamentali del fascismo, guarda a coloro che hanno subito le misure repressive, e in particolare il confino. La loro resilienza e la capacità di guardare al futuro hanno consentito di arrivare alla lotta di liberazione e al Manifesto di Ventotene.
I pannelli, che sono stati illustrati a tutti gli alunni presenti nell’istituto da Umberto Migliaccio, resteranno esposti fino a fine mese per poi partire per un’altra scuola.
