Questo è lo slogan principale della manifestazione contro i tagli delle corse che la Laziomar ha attuato,organizzata dal gruppo culturale “a’ priezza”, che ha avuto inizio alle ore 18.30nel parcheggio del campo sportivo di Cala Caparra. Hanno preso parte all’evento molte persone di ogni età con una rappresentanza numerosa di giovani. Il primo intervento è stato di Assunta Scarpati che ha sottolineato l’esigenza del suo gruppo di non restare ancorato soltanto ad attività culturali e teatrali ma di fronte a problemi cosi grandi, scendere in piazza e manifestare. “Un popolo unito ottiene, un popolo discorde fa il gioco altrui”. Da questa riflessione, l’associazione culturale “A’ priezza” ha deciso di muoversi. In quest’ultimo periodo forse abbiamo perso l’orgoglio di essere ponzesi e questo non va bene, noi dobbiamo imparare ad essere uniti….se ci tolgono i collegamenti, ci hanno tolto la vita. Nel 1998 misero la doppia corsa della nave, sono passati quattordici anni…ce la tolgono….che facciamo? Torniamo indietro come i gamberi?? E’ tempo che noi ci impegniamo, che impariamo a cooperare.
Questa è la cosa primaria, non dobbiamo essere burattini nelle mani degli altri!
Assunta ha poi terminato il suo intervento dicendo di essere consapevole che questo è solo un piccolo passo e se la nostra voce non arriverà molto lontano bisognerà proseguire la lotta anche presso gli organi competenti di Roma.
Sono stati inoltre contattati molti organi di stampa tra cui “Report” di Rai3 che ha voluto dei filmati a testimonianza della mobilitazione popolare gentilmente concessi da Rossano Di Loreto. Il secondo a prendere la parola è stato Antonio Pizzella, il quale ha detto: “Sono diversi anni che diciamo che quest’ isola sta andando a fondo…sono un po’ di anni che diciamo che quest’ isola ha toccato il fondo…è un po’ di tempo che diciamo che stiamo raschiando il fondo. Come noi abbiamo il dovere di pagare le tasse allo Stato, lo Stato deve garantirci i servizi primari”. Ha poi continuato il suo intervento parlando dello scandalo della Regione Lazio e dei soldi che si sono mangiati ribadendo che abbiamo il dovere di protestare e di far sentire la nostra voce fino a Roma.
Il terzo intervento è stato del responsabile della “Lega Consumatori di Ponza”, Emilio Aprea, che ha spiegato ai cittadini il costo per affittare navi in sostituzione di quelle in avaria. Si noleggiano catamarani a 6000 € al giorno e motonavi a circa 8000 € al giorno sempre dalla stessa società : la “Snav”. Come mai con tante compagnie di navigazione, sia in Italia che all’estero, vengono “regalati” questi soldi sempre alla stessa compagnia? Ha chiesto poi, per finire il suo intervento, di avere un Consiglio di Amministrazione della Laziomar fatto da gente competente, che sappia di navigazione ma sopratutto gente che consideri le esigenze di noi isolani.
Beniamino Mazzella, nel quarto intervento della manifestazione, ha risposto a coloro che durante i giorni di preparazione dell’evento avevano posto delle domande come: Non avete paura di occuparvi di politica voi che vi siete sempre occupati di cultura e teatro? “Assolutamente no – ha risposto Beniamino – perchè noi in questi eventi ci abbiamo sempre messo la faccia… Noi non abbiamo paura di manifestare contro la mafia come abbiamo fatto nella fiaccolata di commemorazione di Falcone e Borsellino…Non abbiamo paura di fare questo contro la Laziomar. Dobbiamo essere uniti, non ci deve essere Ponza, Le Forna o il Porto, la cosa più importante è essere UNITI”.
Lorenza Gungui, studentessa universitaria a Roma, ha espresso la necessità per gli studenti di tornare a casa almeno nel fine settimana e di poter tornare a scuola in tempo utile. Tutto questo, con il taglio delle corse, viene negato.
Ugo Vitiello ha lamentato oltre al taglio delle corse la scarsa velocità delle navi e l’inadeguatezza dei servizi e delle strutture come l’ascensore.
Monia Sciarra ha voluto fare una cronistoria sulle vicende della Laziomar dicendo che negli anni addietro erano già state fatte delle raccolte di firme mandate a tutti gli organi competenti, compresa la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ma senza alcun esito. Ha accusato la Laziomar di spendere soldi per il noleggio di altre navi pagando ugualmente lo stipendio all’equipaggio dell’aliscafo guasto, fermo nel porto di Formia, dove ancora non sono iniziati i lavori di restauro. Ma ha difenso la Snip e Snap perché fa un servizio indispensabile e da lavoro a un sacco di famiglie ponzesi. Monia pensa che la Laziomar fermerà i propri mezzi marittimi uno ad uno per farci abituare “a uno zoccolo e a una ciabatta”.
Dopo questi interventi Assunta Scarpati ha dato la parola al pubblico. Gli interventi hanno ribadito la rabbia nei confronti di questo disagio, della lentezza delle navi e disagi vari.
Franco Ambrosino, dell’Amministrazione Comunale, ha elogiato il gruppo de “A’ priezza” per aver organizzato questa manifestazione ed ha ribadito il suo appoggio all’unità di tutta la popolazione ponzese per combattere questo problema. Ioltre ha asserito che l’Amministrazione Comunale non è affatto assente e ferma ma, nonostante le difficoltà, ha assicurato il massimo impegno nella risoluzione del problema. Sul pericolo che la società Laziomar ci voglia abituare ad avere per tutta la vita una corsa sola, ci ha assicurato che questo non accadrà mai.
Giovanni Mastropietro, delegato dell’Amministrazione Comunale, che si occupa dei trasporti marittimi, ha spiegato tutti i dettagli degli incontri avvenuti con la società Laziomar.
La manifestazione si è conclusa con un corteo di macchine che si è recato al porto di Ponza per aspettare l’arrivo della nave da Formia con slogan e cartelli.
Ilenia Picicco