di Paolo Iannuccelli
Urla, cartelli, fischi, Ponza scende finalmente in piazza, con giusti motivi e forte sensibilità popolare. Questa sera, l’associazione culturale “A’ Priezza” ha organizzato un a manifestazione di protesta per sensibilizzare le autorità competenti sull’annoso problema dei trasporti marittimi. L’appuntamento è nel parcheggio di Calacaparra, dove si è discusso tutti insieme. Una sola corsa giornaliera da Formia da parte della Laziomar, un isolamento che diventa insostenibile. A Ponza non ne possono più, si ribellano a una situazione paradossale e sconveniente per tutta la popolazione. I disagi sono notevoli, specialmente per gli anziani e gli studenti. I ponzesi che hanno raggiunto il porto in concomitanza con l’arrivo della nave, alle 20.45. Leader della associazione culturale A’ Priezza è Assunta Scarpati che ha diffuso messaggi, via internet, in tutta Italia. Una vita dedicata al teatro, ai giovani, quella di Assunta, diventata da qualche anno imprenditrice di successo, proprietaria e chef di un ristorante che va per la maggiore. Alice Tv, passione Cucina, ha dedicato un ampio servizio alle ricette di colei che stasera ha guidato la protesta, interpretando i bisogni della popolazione. Assunta ha chiesto normalità, facendo presente i sacrifici ai quali sono fortemente condannati i residenti nelle isole minori italiane. La Scarpati invita tutti i suoi concittadini all’unità, senza divisioni o dispersioni, un modo di presentarsi finalmente coesi, cosa mai avvenuta in passato. La condizione di isola – è notorio – comporta l’esistenza di svantaggi, con situazioni di forte disagio, specialmente nel periodo invernale. La carenza di servizi alla persone è un dato da sottolineare, come non vanno sottovalutate le difficoltà legate a un efficiente funzionamento dell’intero sistema ponzese. La debolezza può diventare forza, questa la convinzione di coloro che stasera saranno giustamente in piazza. Lo sviluppo turistico di massa nella maggiore delle isole dell’arcipelago ponziano ha comportato vantaggi dal punto di vista economico, ma i luoghi rimangono fragili e la disponibilità di servizi inesistente. Occorre un nuovo modello di sviluppo per Ponza, cambiare registro, valorizzare le risorse umane e mettere fine, finalmente, alle tante e troppe divisioni e polemiche. Ponza necessita di un immediato salto di qualità, con più formazione ed attenzione ai processi di modernizzazione. Una visione innovativa fortemente legata alla valorizzazione turistica delle risorse ambientali, non si può perdere altro tempo prezioso.
Paolo Iannuccelli