di Luisa Guarino
Considerato che la nostra settimana va dalla domenica al sabato, sarà il caso di citare gli argomenti di quella prima giornata, il 24 dicembre vigilia di Natale, che si apre all’insegna della tristezza per la scomparsa di Tommaso Di Meglio, 94 anni, di Le Forna, una lunga vita di pescatore alle spalle. C’è poi un nuovo capitolo di “Nei racconti di Emilio Iodice l’augurio di un mondo migliore (2) – L’immigrato e il reporter“. Ma ci porta in piena atmosfera natalizia “Auguri… auguri… L’augurio di Camilleri“, sfizioso contributo di Tano Pirrone che annuncia l’inizio di quella che lo scrittore definisce “la gran camurrìa delle feste”; sottolineano il concetto anche gli auguri che giungono dalla Pro Loco di Ponza.
La rubrica settimanale dedicata alla musica propone invece lo scritto di Iole Pomponi “Una canzone per la domenica (278). L’ultimo pezzo dei Door con Jim Morrison“. Mentre Giuseppe Mazzella di Rurillo continua a scrivere della sua isola con “Ischia, parte la ricostruzione di chiese danneggiate dal sisma“: seguiranno nei giorni successivi altri due capitoli ischitani: “Ischia, riapre il museo di Monte Epomeo“, con l’inaugurazione fissata per l’altro ieri, venerdì 29; “Ischia, nuovi cantieri per la ricostruzione” riferita a Casamicciola. Ricordiamo che Ischia, in particolare la zona di Casamicciola, è stata colpita da un terremoto il 21 agosto 2017.
Più significativo che mai in questi giorni il Meteo, con gli auguri di Buon Natale attraverso le immagini di Dimitri Skripnic e Biagio Vitiello, e proprio l’altro giorno con le foto di Rossano di Loreto che ci mostrano la chiesa del Porto liberata dalle impalcature e tornata alle sue linee e al suo nitore, dopo i recenti lavori di messa in sicurezza riguardanti esterno e interno dell’edificio, iniziati prima dell’estate scorsa e che saranno completati ad aprile 2024.
E cosa dire di quella che la Nasa ha scelto come “Foto del giorno del 25 dicembre”? “La Luna dietro il Monviso” con il profilo della basilica di Superga a Torino ha fatto il giro del mondo: il suo autore è Valerio Minato. Segnalata da Sandro Russo c’è invece “Fabrizio De André, la dolcezza del Natale“, da uno scritto di Piergiorgio Paterlini per Repubblica, profondo nel significato e lieve nella forma. Stregato dall’ultimo libro di Erri De Luca “‘A schiovere” è sempre il nostro Sandro a proporci due parole in napoletano tratte da esso, con “Napoli, attraverso le parole (3)” e “Erri De Luca (4). Napoli Cinema“: aspettiamo le puntate successive. Dalle parole al cinema, e non solo, seguiamo il nostro in “L’amore, in Finlandia” che si riferisce al film di Aki Kaurismaki “Foglie al vento”, e in “I ricordi, il calamaro e il cyberpunk”.
Uno spazio a sé merita, e se lo prende tutto, il Comune di Formia, che grazie anche a un solerte Ufficio Stampa ci inonda di informazioni di ogni genere: “A Formia per fine anno torna lo Sciuscio“, “Formia, rivive a Maranola la tradizione del presepe vivente“, “Formia, importanti decisioni sul ripristino del ponte Tallini” e infine, ma solo per il momento, “Capodanno a Formia“. Ringraziamo… con un po’ d’invidia: vorremmo avere dal Comune di Ponza un decimo delle sue comunicazioni.
E a proposito del nostro Comune e della nostra isola, sarà il caso di dare spazio agli argomenti che la riguardano. A partire da “Niente differenziata, siamo ponzesi” segnalata da Biagio Vitiello, al vibrante scritto di Tonino Impagliazzo “Ponza, è tempo di cambiare il vento?“, un richiamo forte alla collaborazione e al coinvolgimento attivo della cittadinanza nei progetti futuri; dalle notizie riportate dalla stampa in merito a trasporti marittimi, concessioni demaniali, raccolta rifiuti,”Ponza, dalla stampa i temi caldi del momento” a “Ultime decisioni del Governo” sulle concessioni demaniali, segnalato da Biagio Vitiello e tratto da Mondo Balneare. Piatto forte della settimana l”Intervista a Danilo D’Amico, delegato ai Lavori Pubblici del Comune di Ponza” di Vincenzo Ambrosino, in cui il giovane amministratore ponzese affronta alcuni dei temi caldi e più sentiti dalla popolazione dell’isola. Pur senza rivelazioni eclatanti e dribblando gli argomenti che non attengono alla propria delega, D’Amico si mostra attento e disponibile, propenso al dialogo e alla collaborazione, pur nel pepato scambio di commenti con Guido Del Gizzo.
E proprio a Del Gizzo dobbiamo uno dei contributi più singolari di questi giorni, l’emozionante video in lingua originale e con sottotitoli in italiano nella versione di Repubblica “Siamo tutti dell’Atletico Madrid“. Nel suo scritto Del Gizzo condivide con i lettori lo stupore e la gioia di trovare un messaggio forte di solidarietà in un mondo come quello della pubblicità tanto deprecato, unito peraltro al mondo del calcio, altrettanto deprecabile e criticato. Ma c’è ancora spazio per notizie che riguardano Ponza, con “L’ultimo viaggio del Maria Maddalena?”, “Il Bianco e il Nero, un’emozione a colori” in cui Silveria Aroma (bentornata cara Silveria, fai… capolino più spesso!) parla dello spettacolo cui ha assistito pochi giorni fa, tratto dal libro omonimo di Gino Usai “Il Bianco e il Nero”: un testo arricchito da parti musicali e da video, ispirato al pensiero di Nietsche e alla parola di Cristo attraverso i Vangeli e le Sacre Scritture… Infine c’è il Capodanno in piazza, organizzato per questa sera dalle 20 in poi, per aspettare il 2024 in Piazza Pisacane: organizzano Comune e Pro Loco.
Non fa mancare questa settimana il suo contributo di carattere storico-politico-filosofico Pasquale Scarpati con “Odio, amore e… speranza“. E a proposito di speranza, indispensabile alla vigilia di un nuovo anno, ci fa immenso piacere ricordare la nascita a Padova del piccolo Filippo Valentinetti, i cui familiari da parte della nonna paterna sono di origine ponzese. Continuiamo inoltre a brindare virtualmente per i 100 anni che nonna Stella ha festeggiato a Le Forna qualche giorno fa. Ma le buone notizie ponzesi una volta tanto non finiscono qui: perché proprio ieri zia Emilia Vitiello di Le Forna ha compiuto ben 103 anni. Auguri di ogni bene!
Così un altro anno si chiude, a Ponza come nel resto del mondo.
Ringraziare il 2023 che se ne va è difficile, con tutte le perdite che l’isola ha subìto in questi mesi. Sperare nel 2024 che comincia dopo mezzanotte, accolto da fuochi d’artificio e tappi di spumante, è necessario, nel nostro microcosmo e nel mondo intero.
Buon Anno di pace e serenità.