di Sandro Russo
.
Solo qualche giorno fa sono andato a cercare sul sito (non su Google, ma su Ponzaracconta) le parole di una canzone di Jacques Brel. Ero del tutto sicuro di trovarle là. Ma…
Ma non avevo fatto i conti col passare del tempo e con l’obsolescenza dei dati informatici. Gli articoli erano tutti lì, ma le parole che ricordavo, sovraimpresse, erano scomparse insieme al video Youtube.
Da solerte redattore e immarcescibile amateur di Brel le ho ripristinate con dati aggiornati – il tutto-Jacques-Brel è riportato in fondo a questo pezzo – ma c’è sempre una sorpresa nascosta tra le pieghe del caso, a saperla riconoscere… Ah saperlo!
E il regalo domenicale è questo video, le immagini in movimento che tutt’uno con la canzone – danno una carica inesprimibile. Reggìteme… (tenetemi) che mi vado a iscrivere a un corso di ballo!
La sorpresa di trovare questo bellissimo video su YouTube:
.
.
🎙️
Au premier temps de la valse
Toute seule tu souris déjà
Au premier temps de la valse
Je suis seul mais je t’aperçois
Et Paris qui bat la mesure
Paris qui mesure notre émoi
Et Paris qui bat la mesure
Me murmure, murmure tout bas
Une valse à trois temps
Qui s’offre encore le temps
Qui s’offre encore le temps
De s’offrir des détours
Du côté de l’amour
Comme c’est charmant
Une valse à quatre temps
C’est beaucoup moins dansant
C’est beaucoup moins dansant
Mais tout aussi charmant
Qu’une valse à trois temps
Une valse à quatre temps
Une valse à vingt ans
C’est beaucoup plus troublant
C’est beaucoup plus troublant
Mais beaucoup plus charmant
Qu’une valse à trois temps
Une valse à vingt ans
Une valse à cent temps
Une valse à cent ans
Une valse ça s’entend
À chaque carrefour
Dans Paris que l’amour
Rafraîchit au printemps
Une valse à mille temps
Une valse à mille temps
Une valse a mis le temps
De patienter vingt ans
Pour que tu aies vingt ans
Et pour que j’aie vingt ans
Une valse à mille temps
Une valse à mille temps
Une valse à mille temps
Offre seule aux amants
Trois cent trente-trois fois le temps
De bâtir un roman
Au deuxième temps de la valse
On est deux tu es dans mes bras
Au deuxième temps de la valse
Nous comptons tous les deux, une, deux, trois
Et Paris qui bat la mesure
Paris qui mesure notre émoi
Et Paris qui bat la mesure
Nous fredonne, fredonne déjà
Au troisième temps de la valse
Nous valsons enfin tous les trois
Au troisième temps de la valse
Il y a toi, y’a l’amour et y’a moi
Et Paris qui bat la mesure
Paris qui mesure notre émoi
Et Paris qui bat la mesure
Laisse enfin éclater sa joie
Une valse à trois temps
Qui s’offre encore le temps
Qui s’offre encore le temps
De s’offrir des détours
Du côté de l’amour
Comme c’est charmant
Une valse à quatre temps
C’est beaucoup moins dansant
C’est beaucoup moins dansant
Mais tout aussi charmant
Qu’une valse à trois temps
Une valse à quatre temps
Une valse à vingt ans
C’est beaucoup plus troublant
C’est beaucoup plus troublant
Mais beaucoup plus charmant
Qu’une valse à trois temps
Une valse à vingt ans
Une valse à cent temps
Une valse à cent ans
Une valse ça s’entend
À chaque carrefour
Dans Paris que l’amour
Rafraîchit au printemps
Une valse à mille temps
Une valse à mille temps
Une valse a mis le temps
De patienter vingt ans
Pour que tu aies vingt ans
Et pour que j’aie vingt ans
Une valse à mille temps
Une valse à mille temps
Une valse à mille temps
Offre seule aux amants
Trois cent trente-trois fois le temps
De bâtir un roman
par Jacques Brel – Éditions Tutti Intersong – ℗ 2023 Barclay, un label Universal Music France
Perché Ballando Ballando, vengono alla memoria altri brandelli di immagine…
Ed eccoli, mentre il soggetto di questa “canzone per la domenica” si sposta inesorabilmente dal canto al ballo: Un ballo per la domenica!
Perché innescati dalla valse di Brel viaggiano la memoria e la fantasia su una delle attività umane più sublimi, elevata e allo stesso tempo leggera, complessa e semplicissima, quando si ha la grazia di entrare nel vortice.
Giustamente celebrata.
Una scena del film giapponese Dansu, con i due protagonisti
Vuoi ballare? – Shall We Dance? ( Sharu wi Dansu?) è un film del 1996 diretto da Masayuki Suo.
Il titolo fa riferimento alla canzone Shall We Dance? del musical The King and I di Rodgers e Hammerstein (1951).
Yul Brynner sul poster del revival di Broadway del 1977. Il successo iniziale del musical fu ulteriormente consolidato dall’omonimo adattamento cinematografico ad opera di Walter Lang (1956), con Deborah Kerr nel ruolo di Ms Anna e Yul Brynner in quello del Re del Siam. Il film vinse cinque Premi Oscar
Nel 2004 il film giapponese è stato oggetto di un remake con lo stesso titolo Shall We Dance? – Vuoi ballare? interpretato da Richard Gere , Susan Sarandon e Jennifer Lopez per la regia di Peter Chelsom
Dance Dance Dance (Dansu Dansu Dansu) è un romanzo dello scrittore giapponese Haruki Murakami, (1988; prima edizione italiana 1998), proseguimento del libro Nel segno della pecora.
E sempre Ballando Ballando arriviamo a questo mitico film di Ettore Scola del 1983 (il fatto è che Scola è tutto “mitico”!)
Una sala da ballo della periferia di Parigi. Nel corso di un periodo lungo quasi 50 anni, dal 1936 al 1983, si incontrano ogni sabato piccoli borghesi, commesse e lavoratori: un mondo di delusi e di esclusi, tutti celibi e tutti lì per il ballo, unica possibilità di amare e sognare. Cinquant’anni di canzoni famose marcano via via l’epoca del Fronte Popolare, la seconda guerra mondiale, la liberazione, il dopoguerra, per poi giungere al conflitto di Algeria. La sceneggiatura è totalmente priva di parlato.
Il video si può aprire su YouTube (7 min. circa) a questo link:
https://www.youtube.com/watch?v=DcxZhFd0Pt8
Tutto-Brel-sul-sito
Les vieux 1.2
https://www.ponzaracconta.it/2011/05/20/i-vecchi-1/
https://www.ponzaracconta.it/2011/09/11/mare-canzoni-conosco-delle-barche-di-jacques-brel/ (ad una più attenta analisi la canzone fu cantata da Brel ma non è sua: Al link il video da YouTube, nella versione di Mannick (Marie-Annick Rétif), autrice, compositrice e cantante francese
Altre isole. Une île, di Jacques Brel.
https://www.ponzaracconta.it/2014/12/06/altre-isole-une-ile-di-jacques-brel-1/
Un poeta chiamato Jacques Brel.2
https://www.ponzaracconta.it/2014/12/08/un-poeta-chiamato-jacques-brel-2/
Madeleine
https://www.ponzaracconta.it/2014/12/10/jacques-brel-3-ce-soir-jattends-madeleine/
Vincenzo Padiglione
5 Dicembre 2023 at 11:50
Sandro, prezioso e trascinante il tuo pezzo sul valzer.
Dai… inscriviamoci ad un corso di ballo!
E non badiamo a quando si morirà. Non sarà più affare nostro.
Grazie
Gianni Sarro
8 Dicembre 2023 at 17:24
Quando ho visto la locandina di Ballando ballando mi è tornato in mente il corso da me tenuto su Ettore Scola. Era l’inizio della primavera del 2020 ed eravamo nel pieno del primo lockdown. In fretta e furia mi attrezzai per svolgere le lezioni da remoto, via Zoom.
Un pomeriggio, mentre la mia dolce metà era impegnata in delle conferenze di lavoro, mi accomodai in balcone col mio pc davanti. Mi tornarono in mente alcune lontane battute di Tano e Sandro che parlavano molto bene di Ballando ballando, che io avevo visto distrattamente e archiviato tra le poche cose non di rilievo del mastro Ettore. Fu così che decisi di rivedere la pellicola… e fu grande amore!
Perché vi chiederete? È presto detto Ballando ballando è un altro viaggio che Scola compie nella Storia senza uscire da uno spazio ristretto in quattro mura (il precedente è Una giornata particolare, 1977). Le tracce di cinquant’anni di storia francese entrano nella sala da ballo attraverso i costumi, gli atteggiamenti, le caricature dei diversi ballerini, profili molto tipizzati, che vediamo muoversi solo all’interno dello spazio chiuso del locale, mutando ruoli e relazioni. Indossando più maschere ed evocando con balli e canzoni le atmosfere delle varie epoche storiche mostrate. Il tutto senza che una sola parola sia pronunciata!
Un film veramente originale e prezioso!