Un occhio da lontano: Formia –> Ponza: così vicine e così lontane
Per un’ isola i collegamenti sono indispensabili, beni di prima necessità, come il pane e l’acqua. Ponza inizialmente era legata a Napoli, solo dagli anni ’90 inpoi, è divenuta satellite rispetto a Formia. Gennaro di Fazio tra queste pagine ha narrato un pezzo di storia dei collegamenti tra Ponza e il continente. Navi che hanno affrontato tempeste, bombardamenti aerei e deragliamenti, mezzi che hanno trasportato merci, persone e generi alimentari e ora??…..Ora ci troviamo con:
- navi che impiegano 3 ore di navigazione (se va tutto bene) e vanno in cantiere ogni 4 mesi;
- aliscafi in avaria;
- senza nafta, benzina e bombole ( di gas o ossigeno che sia) perchè intrasportabili (???);
- catamarani presi in prestito per fare viaggi della morte.
Sulla nascita della Laziomar tutti erano un po’ dubbiosi: i mezzi già vecchi della gestione Caremar hanno fatto qualche manutenzione (bombature ai lati) che hanno solo ridotto velocità, allungando il tempo da 2,30 a 3 ore; il biglietto aumentato di 10 centesimi, dovuto anche all’aumento del prezzo del petrolio e la ripetitività di lavori fatti non in cantiere, ma nel bacino del porto di Formia.
In questi giorni l’ennesima amara notizia che ha tramutato i dubbi iniziali in certezze.
Mia madre mi ha raccontato che quando lei aveva la mia età e studiava a Formia c’era la nave che assicurava sempre la doppia corsa e l’aliscafo delle Vetor offriva un servizio a prezzi modici, certo qualche disagio c’era anche all’ora, ma non era all’ordine del giorno come oggi.
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Da Ieri,la comunicazione ufficiale: la nave Quirino deve ritornare in cantiere, pertanto ci sarà una sola corsa del Tetide (partenza da Ponza alle ore05:00,ritorno da Formia alle ore 17:30) e il catamarano farà il giro di Ventotene impiegando così due ore e mezza di navigazione.
In questo modo come si fa a far crescere quest’isola???
I ragazzi che studiano fuori tutta la settima il sabato non possono più ritornare a casa (partendo da Formia il sabato alle15.30,si arriva a Ponza alle18:00,per ritornare a Formia alle ore 05:30/06:30di domenica!!!). E i lavoratori pendolari (professori, medici, impiegati, commercianti e rappresentanti vari) come raggiungono l’isola??? Come vanno via??? Per non parlare dei turisti: Ponza isola di turismo non può ospitare nessuno perché non ha collegamenti idonei!
Bisogna fare qualcosa ASSOLUTAMENTE..!!! Dov’è il cambiamento??? Qui si vede solo peggioramento e non va bene! Chiedo a tutti voi che leggete questo sito di farvi sentire, di dire la vostra idea, di proporre un’azione congiunta…o qualsiasi altra cosa. Fatevi sentire, facciamoci sentire, urliamo il nostro disagio….non facciamo i lavativi scrollandoci le spalle e pensando che tutto questo non ci appartiene. Ponza siamo noi e la facciamo tutti noi!!!
Io inizio a proporre di contattare “Striscia la Notizia”, ma per farlo servono molte segnalazioni, dobbiamo essere UNITI e CONVINTI, se vogliamo realmente migliorare.
Martina Carannante
Marianna Licari
29 Settembre 2012 at 12:38
D’accordo su tutto.
Bisognebbe scrivere una lettera dove si riassume la situazione Laziomar dal principio,da quando è sparita la nave di riserva dall’accordo preliminare fino agli ultimi disagi.E poi inviarla in massa non solo a Striscia,ma anche alle Iene e soprattutto a Report.
polina ambrosino
29 Settembre 2012 at 13:06
Bene: visto che ormai le denunce a procure varie non servono più, come dicevo su facebook l’unica soluzione è farsi sentire attraverso i mass media e i programmi di denuncia sociale, come appunto striscia, report, ecc ecc… Utilizziamo per una volta le varie associazioni culturali, ce ne sono tante a Ponza, siamo iscritti quasi tutti ad almeno una…che TUTTE SI UNISCANO IN UNA VOCE, QUELLA DI PONZA CHE NON VUOLE AFFONDARE!