di Tonino Impagliazzo
Di recente sono stati introdotti a mezzo stampa due temi: la candidatura del Golfo di Gaeta a Capitale della Cultura e l’ iniziativa del Presidente di Confimprese per un Progetto Regionale (Frosinone e Latina) che riguarda il rilancio della qualità ambientale ecosostenibile, della mobilità adeguata e di un prodotto turistico di nicchia.
Le isole del Lazio trovano nel Golfo di Gaeta la condizione della centralità e della convenienza perché l’area di cui trattasi dispone di un eccellente “ridosso naturale“ che, dopo Livorno e Napoli, risulta essere il più importante rifugio marittimo nelle condizioni meteo -marine più diverse e consente, inoltre, ai cittadini delle isole di usufruire di servizi socio-sanitari, assistenziali e commerciali sufficienti.
Il 75% del flusso turistico destinato alle isole transita dal porto di Formia; l’85% delle esigenze primarie delle isole (la sanità, la scuola, il sociale ed il commerciale) viene soddisfatto nell’ area di Formia mentre i servizi universitari e quelli giudiziari vengono forniti dall’ area di Cassino.
I territori insulari, per le tematiche indicate in precedenza e per la centralità del Golfo di Gaeta, non possono essere esclusi dal dibattito e dalle scelte programmatiche della Regione e dello Stato, anche in virtù delle recente modifica all’art. 119 della Costituzione che riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità.
Le isole del Lazio non possono tacere di fronte a questa iniziativa che vede la città di Gaeta candidata a “capitale della cultura” senza il loro coinvolgimento, in considerazione di quello che esprimono in termini di bellezze naturali, di storia e di cultura. Le isole Pontine, territori attrattivi e propositivi di questo territorio, devono recuperare il ruolo che si meritano e divenire punto centrale di questo disegno straordinario.
Per realizzare nuove opportunità nel campo del turismo, del commercio e della cultura si suggerisce di:
a) costruire uno “snodo stradale e ferroviario” in località Santa Croce (Formia) che consenta all’area del Basso Lazio di potersi collegare agevolmente con la superstrada veloce e la stazione ferroviaria della città di Cassino, oggi servita dall’ Autostrada del Sole e da una linea ferroviaria super-veloce(Nord/Sud)
b) proporre e/o chiedere alla Regione Campania che all’interno dell’Aeroporto Militare di Sparanise venga realizzato un hub turistico/commerciale che, collegato da una Superstrada dal Ponte del Garigliano a Sparanise, possa imprimere nuovo impulso economico, commerciale e turistico all’Area del Golfo, alla città di Fondi e alle Isole del Lazio.
Le iniziative indicate ai punti a) e b) hanno l’obiettivo di stimolare, di concerto con l’Area del Basso Lazio, il rilancio turistico, culturale e commerciale della zona per superare disagi e inerzie cumulate negli anni nel campo sociale, finanziario e culturale e di elaborare un progetto aperto ai nuovi flussi turistici e alle nuove dinamiche commerciali (terrestri, marittime e aeree).
Silverio Mazzella
15 Settembre 2023 at 20:59
Caro Tonino, sono completamente d’accordo con la tua perfetta analisi e relativa opportunità di scelta.
Vedo anch’io molti vantaggi nella sinergia economica, culturale e turistica tra i comuni del Golfo