di Francesco De Luca
Approfitto dell’attenzione che i media danno alle nostre isole in questo periodo estivo per promuovere l’iniziativa di appellarle (le nostre isole ) con la denominazione più confacente e promettente, ovvero: Isole Ponziane e non pontine.
Per essere più convincente dovrei qui rispolverare le tesi storiche. Non lo farò. Chi vuole può trovare nel Sito le argomentazioni storiografiche. Qui e ora dirò soltanto che la denominazione isole pontine rende queste terre lontani accessori delle Paludi Pontine ( ai tempi dei Romani ), dell’Agro Pontino ( nel dopoguerra ).
I Romani vedevano quelle terre emergenti dalle paludi, con in risalto Monte Circeo, come circondate dal mare. Pontus, era detto in latino. E dunque tutto il litorale da Sabaudia a Terracina era individuato come territorio pontino.
Le isole del nostro arcipelago avevano già trovato denominazione dai Greci, che le descrissero come ‘le cinque terre’ ( Ponza, Ventotene, Palmarola, Zannone, Santo Stefano ), ovvero Penta. Con l’occupazione dei Vosci Penta si trasformò in Puntia ( si legge punzia ).
E dunque non da Pontus bensì da Penta deriva la radice del nome dell’ Arcipelago ( Ponziano appunto ).
Più confacente, ho scritto, ma anche più promettente giacché taglia ogni vincolo di accessorietà con la costa laziale.
Finché si è in terraferma si è in territorio pontino e, allorquando si dirige la prua verso le isole, si è in zona ponziana.
Vorrei che questa precisazione venisse evidenziata dai giornali, dal Sito, dai social e poi dagli operatori turistici locali e no, e dagli operatori culturali. Da tutti insomma. Perché penso che a noi Ponziani ( Ponzesi e Ventotenesi ) dia più identità e distinzione.
Questo desiderio sarebbe agevole ottenersi da una voce culturale ‘di peso’, come io non sono. Anche se mi sforzo di fare il mio meglio per sollecitare questa presa di coscienza collettiva.
Biagio Vitiello
24 Luglio 2023 at 21:47
Concordo pienamente con l’articolo ultimo di Francesco De Luca. Mesi fa questa osservazione (che le nostre isole si devono chiamare Ponziane) la feci anch’io, ma qualcuno – non ricordo chi sia – mi specificò che era stato un errore di Mussolini, quindi non si poteva correggere.
Mi sembrò strano che gli errori storici non si possono correggere. Comunque do pienamente ragione a De Luca e gli dico bravo.