di Luisa Guarino
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Quattro tre due… il numero progressivo di questa settimana sembra un conto alla rovescia: dove vorrà andare a parare? In fondo c’è solo da rinfrescare la memoria ai lettori e a noi stessi su quanto il sito ha ospitato negli ultimi giorni. In cui tra l’altro si è parlato spesso di Ponza e Ventotene.
A cominciare da “Ponzesi-americani“ in cui Franco De Luca ci fa conoscere la famiglia di Silverio Conte ‘di sopra Giancos’, parente di Assunta Scarpati. “L’estate militante di Elly Schlein“ a Ventotene, dove la segretaria del partito ha riunito gli esponenti del Pd e inaugurato un nuovo Circolo intitolato a Ursula Hirschmann ci porta invece nell’isola sorella.
Con “Ecoturismo ed economia blu“ Guido Del Gizzo ‘suggerisce’ per lo sviluppo ponzese il modello del ‘Reboot Med’ di Castiglione della Pescaia (Grosseto). Da Cibo Today è riportato invece il servizio “Mangiar bene a Ventotene“ in cui troviamo tra i locali citati molte conferme ma anche diverse novità.
Sulla stessa scia si colloca anche “Ponza da godere“, uno scritto pubblicato sul blog de ilgiornale.it a firma di Camilla Rocca in cui si parla delle calette più belle, di ristoranti e pietanze gustose e originali, di escursioni in gommone e tanto altro: tutto piuttosto interessante, con qualche piccola inesattezza. Come quando dice che gli spaghetti con la granseola (ma non lo chiamavamo fellone dalle nostre parti?) vengono serviti nella ‘testa’ del granchio medesimo. Intollerabile inoltre la definizione di Capo Bianco quale ‘Scala dei turchi pontina’: ci potremmo offendere in due, noi ponzesi e gli abitanti di Realmonte (Agrigento).
Da una pagina di assoluta attualità come quella appena citata, a “Prove di vita“, che Franco De Luca trae dal suo stesso libro “Isolaitudine” del 1994, e che ci racconta di un mondo lontanissimo.
L’eco dell’affondamento del piroscafo Santa Lucia, di cui tra alcuni giorni ricorrerà l’80° anniversario, arriva fino a Roma, con l’attenta partecipazione di Mirella Romano, presidente dell’Associazione nazionale famiglie delle vittime: ne parlo in “La tragedia del Santa Lucia a Roma per ‘Scenari italiani‘”.
Tra le notizie più piacevoli riguardanti sempre Ponza arrivano da Martina Carannante le segnalazioni di altri due 100 e lode per la maturità: li hanno conquistati Alessia Iodice e Simona Feola, alle quali vanno tutti i nostri più cordiali rallegramenti e auguri. E c’è inoltre il nostro Giuseppe Mazzella che pubblica una nuova edizione aggiornata della sua opera “L’Italia dei grandi amori“: la prima risale al 2000. Ne aspettiamo con curiosità la presentazione in pubblico.
Renato Ribaud ci riporta un colorato e gustoso ricordo di altri tempi con “‘U rito d’u mellone e ‘a granita“ di atmosfera campana. E a questa stessa terra apparteneva anche un grande artista scomparso, ricordato da Sandro Vitiello in “Se n’è andato Marcello Colasurdo, voce e simbolo de ‘E Zezi“, il popolare gruppo musicale operaio nato negli anni ’70 a Pomigliano d’Arco (Napoli). Incuriosisce, apparentemente fuori tempo (ma le europee sono tra circa un anno, e di altre votazioni chi può sapere?) “La domanda“ di Franco De Luca, in cui il nostro si chiede come fare a convincere gli elettori che invece non vanno a votare (e che quindi sono non-elettori): un’occasione ghiotta per il commento… da parte di un astensionista convinto.
Preceduto da una scia di polemiche per patrocini promessi e poi negati, si è svolto ieri nel capoluogo pontino il Lazio Pride: ne riferiamo in “8 luglio. Lazio Pride a Latina“.
Affascinante l’argomento trattato da Sandro Russo in “Tutto il tempo racchiuso in un fiore“: quella pianta ‘Ieri oggi domani’ l’ho conosciuta in alcuni Paesi dell’Africa, e saputo che Sandro l’aveva me la sono fatta dare, già bella piantata in un vaso. Senonché ha fatto qualche fiore e poi è morta: non ho il pollice verde, né il terreno ricchissimo di Lanuvio ahimè.
E restiamo in tema, nonché con lo stesso autore, per il dittico “La vita segreta dei nomi delle piante.1“ e (2), dalla lettura quasi ipnotica e ricchissima di citazioni letterarie e cinefile. Detto questo, penso che conoscere il nome di una pianta o di un fiore dal mio punto di vista non cambia molto, visto che lo scordo subito, ma riconosco altresì che quando qualche dubbio mi assale, invio una foto a Sandro e lui subito me la ‘etichetta’.
Ed è proprio di ieri “L’angolo di Lianella/52. Il mare“ in cui l’autrice affianca a immagini un po’ oleografiche d’infanzia, vicende tragiche che riguardano Titanic e Andrea Doria, e ricordi legati alla guerra, evento peraltro ricorrente nei suoi scritti.
Prima di concludere, e anche se un’altra canzone per la domenica è imminente, vorrei ricordare quella della settimana scorsa, a opera di Pier Guagnetti, new entry grazie a Sandro Vitiello: si tratta di “Strange Fruit” di Billie Holiday, definita ‘la canzone del secolo’. Più che una canzone, un colpo al cuore! Magari un po’ tosta per aprire il mese di luglio. Ma il nostro sito, come la nostra esistenza, vive di contraddizioni.