di Pasquale Scarpati
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Nel corso della vita ci sono persone con cui si stabilisce un maggior feeling rispetto ad altre. Silverio Di Fazio era una di quelle. Per tanti motivi… Abbiamo frequentato la stessa classe, facevamo un bel tratto di strada insieme (lui abitava poco prima di casa mia), avevamo una sintonia nei pensieri e nei discorsi: non so… Fatto sta che lo ricordo come una persona “tranquilla”.
Terminata la scuola elementare (oggi primaria: dico questo perché oggi molti non capirebbero di che scuola si parla) ci siamo totalmente persi di vista se non, qualche volta, durante le traversate per Formia, cui si riferisce la foto pubblicata e commentata sotto).
Seppi soltanto che, come tanti, troppi, era emigrato negli Stati Uniti con la famiglia.
Dopo tanti anni, essendo venuto a conoscenza – tramite il sito, ed è una delle cose più belle di esso – delle vicende della sua vita, ebbi il suo indirizzo e mail da Franco (De Luca), ma, oggi dico purtroppo, ho sempre rimandato di scrivergli forse pensando che si vive in relazione alla propria vita. Quando, invece, specialmente in quest’ultimo periodo, sta accadendo che tanti, tantissimi, stanno sparendo.
Oggi mi porto questa pena, perché non ho fruito, come si conviene, di ciò che la tecnologia ci mette a disposizione. Sarebbe bello, quindi, dialogare anche a distanza!
Ciao Silverio, te lo dico – con grande rammarico – in ritardo.
Pasqualino
Gruppo sulla nave. 1958 (cliccare per ingrandire)
Ecco la foto. È stata già pubblicata sul sito.
Ci si vede in parecchi. Io riconosco: Ciro di Gigino Parisi, poi ci sono io con il basco, poi Biagino (mi pare), poi Franco De Luca, poi Tonino Esposito, poi Mario Iozzi, fa capolino Raffaele Abbenante… gli altri non ricordo.
Silverio Di Fazio è quello che ride di gusto e mi sembra abbia un berretto. Quello che gli fa le corna non so chi sia. Ma questa foto già a suo tempo fu “sviscerata” e si seppe anche chi era l’anonimo. La data si vede scritta a matita. Fu scattata da mio fratello Carlo, e probabilmente in occasione delle festività di novembre.
Io tornavo dai Salesiani di Roma, mentre Franco e Silverio tornavano dal seminario e gli altri forse da una gita parrocchiale. Mio fratello tornava a casa in licenza o forse per fine ferma militare.
Ciò che voglio sottolineare: sprizzavamo una… genuina spensieratezza! Non vi pare? Forse per l’età, ma mi e vi chiedo: esiste più? Oggi mi sembra che i sorrisi sono appena accennati o patinati!
Un saluto a tutti e scusate il lavoro che vi do.
Pasqualino