di Luisa Guarino
Alle porte dell’estate, Ponza registra un’importante novità per residenti e villeggianti: domani alle 18.30 la Banca Popolare del Cassinate inaugurerà una nuova postazione nell’isola, sul Molo Musco 10, tra i locali della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera.
All’inaugurazione saranno presenti il presidente Vincenzo Formisano, il direttore generale Roberto Caramanica, il vicedirettore generale Walter Pittiglio, il Consiglio d’Amministrazione, le autorità locali e i rappresentanti istituzionali, con il sindaco di Ponza, Francesco Ambrosino; ci sarà inoltre il parroco, don Ramòn Fajardo.
Anche sull’isola arriva dunque il “nuovo modo di fare banca” della BPC, iniziato oltre 10 anni fa per trasmettere un nuovo concetto di banca: filiali innovative, accoglienti, all’avanguardia, nelle quali la relazione personale con il cliente è al centro di tutta l’attività e di tutta l’organizzazione.
Con la nuova struttura di Ponza – sottolineano da BPC – la banca vuole continuare ad essere al servizio del territorio, accompagnando la propria clientela in tutte le fasi importanti della vita personale e professionale.
Il direttore generale Roberto Caramanica
“L’apertura di una postazione BPC a Ponza – dichiara il direttore generale Roberto Caramanica – rappresenta un’altra tappa del percorso intrapreso dalla Banca per assicurare una presenza capillare sul territorio di elezione. In tempi in cui avanza la cosiddetta ‘desertificazione bancaria’ soprattutto nei centri medio-piccoli del centro-sud, la Banca Popolare del Cassinate si muove in controtendenza e, lungo il solco ineludibile della sostenibilità, rafforza i propri presìdi non solo in termini quantitativi, potenziando la propria rete commerciale e il numero delle filiali, degli ATM, delle casse veloci, ma anche in termini qualitativi, mettendo a disposizione della propria clientela personale qualificato e preparato. Se molte operazioni oggi possono essere agevolmente sbrigate in maniera automatica e autonoma da parte della clientela attraverso i canali digitali e le aree self, ciò che resta insostituibile, e che rappresenta la caratteristica qualificante dell’azione della BPC, è il rapporto diretto con le persone e la possibilità per queste di poter contare su consulenti qualificati che possano guidarle al meglio nelle loro scelte finanziarie. La nostra presenza a Ponza è un esempio concreto di attuazione di questi principi, che ci permette di unire l’attenzione all’innovazione alla più bella tradizione delle banche popolari, fatta di vicinanza, prossimità, attenzione all’individuo, alle famiglie, alle piccole imprese”.
Il presidente Vincenzo Formisano
“La presenza della BPC nella meravigliosa isola di Ponza – afferma il presidente Vincenzo Formisano – è per noi motivo di grande orgoglio: continuiamo nel nostro impegno di valorizzazione del territorio, scegliendo di essere presenti nei grandi centri come nelle zone più periferiche. Una scelta coraggiosa questa, che comporta anche un impegno ‘logistico’ importante da parte nostra, ma che facciamo con grande entusiasmo. Festeggeremo il taglio del nastro con tanti amici di Ponza, con la cittadinanza, con le autorità: a questa splendida perla del nostro mare siamo profondamente legati. Una meta turistica, un luogo di grande pace, di bellezza, di meravigliosa natura; e la presenza della BPC vuole essere un sostegno alla vita economica locale e alle famiglie che vivono a Ponza o che la frequentano nei periodi di vacanza. Il nostro impegno è sempre a servizio delle persone e dei territori, contribuendo a valorizzarne la storia e la bellezza”.
silverio lamonica1
8 Giugno 2023 at 19:04
Pensavo che dopo la chiusura della filiale Intesa-San Paolo, in Corso Pisacane, difficilmente ci sarebbero state aperture di altri sportelli bancari nella nostra isola.
Invece …
Ovviamente la Banca Popolare del Cassinate, prima di aprire uno sportello a Ponza che comporta oneri consistenti per la ristrutturazione e l’affitto mensile dei locali, oltre alle spese del personale da impiegare, avrà valutato i pro e i contro, attraverso un’indagine di mercato e avrà scoperto che, nonostante ci sia stata la chiusura della filiale di cui sopra e la presenza di un’ altra banca, il Monte dei Paschi, potrà esserci comunque un utile d’impresa.
Della Banca San Paolo Intesa che acquisì lo storico Banco di Napoli, antico sportello bancario a Ponza, resta un Bancomat che non di rado “rimane a secco” e chi dispone solo di quella carta di credito, talvolta “rimane buggerato”.
Io non sono un “addetto ai lavori”, ma alla luce di questo nuovo servizio bancario a Ponza, credo che Intesa San Paolo non abbia fatto un buon affare a chiudere quella sede, ma su questo argomento potrebbe fare valutazioni ben più appropriate l’amico Enzo di Fazio.
Detto ciò, auguro di cuore lunga e fruttuosa vita alla filiale della Banca del Cassinate in Ponza.
Rosanna Conte
8 Giugno 2023 at 22:47
Al di là dei calcoli economici, delle comodità per far veicolare velocemente il denaro e dell’indubbio servizio rivolto al cittadino, mi chiedo se chi ha progettato lì lo sportello e chi ha concesso che si collocasse lì erano consapevoli di utilizzare una struttura settecentesca. La lunga manomissione del porto di Antonio Winspeare, l’assenza di memoria, la scarsa considerazione per i beni culturali in genere ci hanno abituati ad essere indifferenti davanti a qualsiasi cambiamento/deturpazione. Pensiamo, a titolo di esempio, all’eliminazione delle bitte (qualcuna salvata è stata tolta da suo posto e bloccata nella parete del molo senza alcuna ragionevole funzione). Fa un certo effetto vedere un bancomat in una costruzione innervata nel molo dove pur arrivavano velieri stranieri (non appartenenti al Regno di Napoli) che pagavano il loro ancoraggio con la moneta napoletana; ma certamente chi per loro stabiliva ed effettuava il cambio non stava a Ponza. Forse bisognerebbe avere uno sguardo più lungimirante del vantaggio immediato per tutelare i nostri beni, ma questa sensibilità è molto rarefatta.
Enzo Di Fazio
9 Giugno 2023 at 16:47
Intervengo perché chiamato in causa da Silverio.
Di norma l’apertura di uno sportello bancario, che comporta – come giustamente osserva Silverio – una serie di costi fissi, come fitti, spese per il personale e spese di gestione, viene sempre preceduta da un’indagine di mercato e dalla conoscenza di un insieme di dati, tra cui i bisogni e le risorse del territorio.
C’è poi la politica aziendale della Banca, che qualcuno ama chiamare mission, che è molto diversa tra banca e banca ed è soprattutto diversa tra una banca di interesse nazionale come è il SanPoalo che guarda alla programmazione della propria attività in maniera ampia ed una di interesse regionale come la Banca Popolare del Cassinate che mira ad espandersi facendo leva soprattutto sulle proprie origini e sulle conoscenze del territorio di elezione.
C’è da aggiungere che l’attività di uno sportello è molto cambiata rispetto ai tempi in cui, per esempio, c’era a Ponza il Banco di Napoli.
Molte operazioni si fanno on-line e sempre di meno se ne fanno allo sportello. Oggi ci sono sportelli bancomat attraverso i quali, al di là del tradizionale prelievo di contante, è possibile fare versamenti (anche di assegni), pagamenti di utenze ed F24, bonifici ed estratti conto.
Da qui è facile intuire che, nell’era moderna, il valore aggiunto di uno sportello sta essenzialmente nella capacità di fare consulenza e dare assistenza, in altri termini nella capacità di essere vicini ai bisogni dei cittadini, siano essi imprenditori che consumatori. Pur sempre nella logica d’impresa.
L’apertura di un nuovo sportello a Ponza vuol dire porsi in concorrenza con il Monte dei Paschi e, entro certi limiti, con le Poste. E la concorrenza dovrebbe comportare, di norma, un miglioramento dei servizi.