di Francesco De Luca
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“Allora?“- domando – Dove sei andato?”
Risponde come sempre, a frasi smozzicate…
“A buttare le reti?” – rincalco. “Che pesca fai oggi?”
“A tutte cose” – risponde – “fellune, ravoste, purpe, murene…”
Gli faccio tante domande, sottolineando la mia ignoranza del settore. Lo faccio per metterlo a suo agio. Lo sa che quello che dirà in qualche modo avrà un’eco. E poi non smette di chiamarmi ‘professore‘ e io a dirgli che oggi non sto più dietro né a cattedra né a scrivania. Lui si difende, con spirito arguto, e con spigliatezza. Sta vivendo un tempo della vita di pura soddisfazione. Con qualche acciacco. “Che però, se non andavo alla Clinica Costa (privata)… e quando risolvevo… A pagamento, certo, perché lo Stato non tiene conto della povera gente“.
Gli do ragione. Gli ultimi sono gli ultimi. Che vanno in Paradiso, come ha assicurato Qualcuno, ma prima bisogna passare per l’inferno della terra.
“Allora…?”
Risponde: “allora domani mattina alle cinque sveglia perché devo andare a tirare...”
“Ma quale tipo di rete usi?”
“I tramagliune. C’è una rete a maglia fine all’interno e due reti a maglie grosse, una a destra e una a sinistra. Aiere aggio pigliato 7 chili ‘i ravoste” – mi confessa sorridendo.
Va solo, a 82 anni, da solo sul gozzo… “e nun trovo nesciuno ca vene…“.
Ha un fisico asciutto e reattivo, gli occhi chiari, e un sorriso abbozzato sul viso.
E’ Silverio Aversano, da tutti conosciuto come Patalano.
E’ un grilletto che, come i pescatori veri, hanno a cuore soltanto il loro lavoro. ‘U mare, ‘u maletiempo, ‘a varca, ‘i rezze, ‘i pisce e a quant’i pagheno. Nessuna ideologia, nessuna. Un pensiero a Dio… quello sì, pecché ‘ncopp’ a ll’acqua salata ‘nce stanno reciette.
Salute, famiglia, lavoro. Volesse il cielo che qualcuno si occupasse di questa gente qui. Per dar loro preminenza? Privilegi? No… semplicemente per renderli uguali agli altri cittadini. A quelli che hanno capitali, che hanno istruzione, che hanno potere, influenze, che hanno… quello che è impedito agli altri.
La democrazia è uguaglianza… da realizzare, costruire… quelli che hanno di più con quelli che hanno di meno.
