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Conosciamo Chandra Livia Candiani da altre sue presenze, sul sito.
Quando ho ricevuto questo video da un’amica, l’ho accolto con lo scetticismo di chi non ha 26 minuti da spendere.
Poi ho cominciato a vederlo…
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La presentazione del video da YouTube:
Chandra Livia Candiani è una straordinaria poetessa italiana, capace di toccare tutti e di far comunicare attraverso la poesia anche chi non sa ancora perfettamente la nostra lingua, come i bambini migranti di alcune scuole della periferia milanese, dove ha tenuto diversi laboratori. Durante un incontro, avvenuto nel 2015 a San Vito di Cadore (BL), le abbiamo chiesto di definire il significato di alcune parole, suscitate dalla lettura dei suoi versi, secondo la sua particolare sensibilità. Da questa conversazione, è nato un prezioso vocabolario personale che è diventato il pretesto per un’attività didattica con studenti adulti di italiano come lingua seconda o straniera. Questi studenti, come si può vedere nei credits finali, hanno collaborato alla stesura dei sottotitoli, curando prima la trascrizione accurata dell’audio in italiano, e poi traducendolo e adattandolo in inglese.
La schermata ottenuta cercando Chandra Livia Candiani sul sito
Chandra, la precisione della poesia
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Sandro Russo
21 Aprile 2023 at 10:40
Abbiamo scritto di poesia l’ultima volta sul sito a metà marzo: “La poesia trascurata“. Riferivo tra l’altro dell’acquisto di un libricino di Chandra Livia Candiani trovato per caso in edicola e comprato senza indugi.
Mi meraviglio sempre del perché gli articoli di trattano di poesia non ricevano più commenti (e/o contributi) sul sito. Trovo “poetico” il modo di parlare di Chandra. I suoi pensieri hanno la forma di haïku naturali, ne senti l’assoluta spontaneità e sincerità e proprio come gli haïku non fanno vedere il lavoro (anche il dolore a volte) che c’è dietro.
Capisco che i tempi non sono i più adatti, ma proprio per questo avremmo bisogno di più poesia: per noi, per il sito, per il mondo…
Secondino Carlo
22 Aprile 2023 at 09:58
Ho guardato/ascoltato il bel video sull’arte e sull’impegno culturale e sociale della poetessa Chandra Livia Candiani. Ha suscitato in me ammirazione e grande apprezzamento verso una donna la cui opera è volta tutta a promuovere l’integrazione fra diverse culture; in particolare il suo amore per la poesia, così intenso da farle desiderare di diffondere e trasmettere, con molteplici iniziative, questa forma antichissima della creatività umana.
E l’impegno di Chandra è concreto e assiduo: si pensi all’importanza della sua presenza in tantissime scuole, elementari e medie inferiori, perché già nel bambino la mente e l’anima possano svilupparsi e crescere, apprezzando la bellezza del canto poetico.
L’esperienza del suo vivere in India a lungo e l’influsso della cultura e filosofia buddista, hanno aggiunto profondità alla personalità della poetessa Chandra che, ancora molto giovane, si era trovata a vivere, con la famiglia di origini russe, a Parigi e, quindi, a Milano, dove mi sembra viva tuttora.
Avendo a mia volta scritto una raccolta di versi liberi, mi è stato chiesto di esprimere la mia opinione sull’arte della Chandra “da poeta a poeta”. No. Quanto espresso fin qui è detto non come da chi si confronti con la “Luna” (Chandra, appunto): mi considero soltanto un uomo che, a un certo punto della propria vita, ha cercato di esprimere “in canto” idee e pensieri, per lo più tormentosi, su di sé, sugli uomini e sul mondo attuale. Non ho alle spalle, a differenza di Chandra, una storia di poesia.
Con ciò non intendo dire che la poesia di Chandra, distinta da una personalità indubbiamente interessante, mi piaccia immensamente, e in toto. Non so neanche se mi piace davvero. Per ora, a caldo, posso dire che non potrei far mia questa frase del suo discorso: “La poesia è la mia religione”.