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Il Comitato Samip insiste per un incontro pubblico col Sindaco

a cura della Redazione

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Dopo la richiesta di qualche giorno fa per un incontro pubblico col sindaco sul tema del dissalatore (vedi qui) e dopo la posizione espressa dall’Amministrazione comunale al riguardo (vedi qui), l’ing. Aniello Aprea torna sull’argomento e chiede con insistenza l’incontro al  ristorante Da Angelino .

Al Sindaco del Comune di Ponza
Francesco Ambrosino

Complimenti alle Amministrazioni che si sono susseguite negli ultimi anni, che hanno permesso ad Acqualatina di mettere piede a Ponza!
Considerato che sono ormai molti anni che si parla della questione dissalatore a Cala dell’Acqua, mi piacerebbe sapere come hanno votato, nei Consigli Comunali, i nostri rappresentanti riguardo l’istallazione del dissalatore proprio in quella zona.

Mi piacerebbe sapere in quanti consigli Comunali è stato messo all’ordine del giorno l’argomento “Dissalatore a Cala dell’Acqua”.
Mi piacerebbe sapere se c’è una delibera di Consiglio o una determina, scaturita da una discussione, che prevede l’istallazione del dissalatore a Cala dell’Acqua.
Mi piacerebbe sapere se l’attuale amministrazione sta pensando di mettere all’ordine del giorno di un Consiglio Comunale, la possibilità di individuare un’altra area dove istallare il dissalatore, visto che l’attuale Sindaco, dopo essere stato eletto, in un incontro pubblico al ristorante Da Angelino, lo aveva promesso.

La preoccupazione di noi abitanti di Le Forna, non è salvare la prossima stagione estiva, ma tutte le future stagioni estive, ed evitare che il Comparto 13 (ex miniera), diventi una zona industriale.
Cosa ha in mente l’attuale Amministrazione in merito al Comparto 13 stralciato dal piano regolatore?

Fermo restando che il Consiglio Comunale è l’unico organo deputato per tale dibattito, non si capisce perché il “Tavolo Tecnico” per questa discussione debba essere fatto a Latina.
Noi riteniamo che sia Ponza il luogo deputato, perché siamo noi la parte lesa e non Latina, sede di Acqualatina.

Questi e altri argomenti che a noi premono, vorremmo discuterli con il sindaco ed i suoi consiglieri in un incontro pubblico, al ristorante Angelino quanto prima.

Ponza, 10 aprile 2023

Il Presidente del Comitato Samip 2012
ing. Aprea Aniello

Incontro Con il Sindaco

Nota integrativa dell’11 aprile (cfr. Commento di Piero Vigorelli)
Stralcio dalla Relazione del progetto definitivo di Acqualatina: punto 13) Tempi di realizzazione


3 Comments

3 Comments

  1. Piero Vigorelli

    11 Aprile 2023 at 20:55

    Sulla vicenda del dissalatore, il Sindaco Ambrosino ha ragione due volte.
    In primo luogo, ha ragione nel dire che non è più tempo di giochi o giochetti, perché tutti i ricorsi alla giustizia amministrativa promossi dalla giunta Ferraiuolo, ma anche dal Comitato Samip e da alcune cittadine, sono stati respinti sia dal TAR di Latina che dal Consiglio di Stato.

    I tentativi di opporsi al dissalatore sono quindi tutti falliti.

    A tal proposito, ricordo che le conclusioni della giustizia amministrativa stabiliscono che, essendo il dissalatore un’opera di pubblica utilità, non ha luogo la condizione pregiudiziale che l’area (il Comparto 13) sia regolata urbanisticamente. Era la tesi di fondo dei ricorsi, che è stata sonoramente bocciata (pertanto è ridicolo che l’ing. Aprea la riproponga come un disco rotto).
    In secondo luogo, il Sindaco Ambrosino ha ragione nel sostenere che d’estate non ci possono essere lavori in corso a Cala dell’Acqua, giù alla banchina, per installare il dissalatore (SKID) e fregare la stagione turistica.
    Ma ha così tanta ragione, il Sindaco, che è addirittura Acqualatina ad affermarlo, a pag. 32 della “Relazione Generale” del progetto definitivo dello SKID. Guardate la foto della pagina, intitolata “Tempi di realizzazione” (riportata, a cura della Redazione, in calce all’articolo)
    Acqualatina afferma che nel periodo estivo i lavori devono essere interrotti. Niente lavori a giugno, luglio e settembre, per non recare disagi alla popolazione residente e non nuocere all’affluenza turistica dell’isola.
    Ne consegue che Acqualatina non può fare la furba e rimangiarsi quello che ha solennemente affermato nei documenti del progetto definitivo per la gara europea per lo SKID.
    Più chiaro di così !

    Buoni bagni a Cala dell’Acqua !!!

  2. vincenzo

    12 Aprile 2023 at 16:26

    Caro Piero,
    il sindaco Ambrosino ha detto chiaramente: “l’opera quindi rappresenta una scelta sicuramente dolorosa, ma non più eludibile e chi sostiene il contrario mente, sapendo di mentire al solo scopo di speculare sulla vicenda”.
    Quindi il dissalatore per i Ponzesi, compreso anche il nostro Sindaco, è un’opera pubblica sicuramente dolorosa!

    Tu, caro Piero, questa opera non la vedevi dolorosa; per te era un’opera necessaria però gli hai fatto fare il giro dell’isola. Ricordo la scelta di Capo Bianco, poi della Caletta e poi di Cala dell’Acqua. E per ognuna di queste scelte, ci sono state le relative conferenze di servizio: che hanno fatto perdere alla Regione Lazio e anche alla Comunità ATO4 tempo e denaro.

    Ma la cosa più incredibile… e questa è la domanda delle domande: “Perché Acqualatina non ha costruito il dissalatore quando tu stavi al potere ed eri interessato a farlo costruire?”
    Mi chiedo come è stato possibile passare da un progetto di dissalatore definitivo e inventarsi, sia per Ventotene che per Ponza un dissalatore SKID che non risolve il problema dell’autonomia idrica dell’isola, ma neanche quella di metà dell’isola?

    Tengo a rammentarti caro Piero, che nell’ultimo periodo del tuo mandato, dopo la Conferenza dei Servizi in cui eravate tutti d’accordo, sulla costruzione dello SKID a Cala Dell’Acqua, tu ordinavi ad Acqualatina di proseguire nel fare quell’opera provvisoria – https://www.latinaquotidiano.it/ponza-ordinanza-di-vigorelli-per-il-dissalatore-mobile-temporaneo-acqualatina-a-lavoro/ – e questi di Acqualatina anche dopo le tue solerti ordinanze non hanno realizzato l’operetta.
    Era il 2016, oggi siamo al 2023!
    La stessa area di Cala dell’Acqua se la sono presa l’anno scorso. Perchè non hanno operato quest’inverno? E oggi, alla vigilia di una nuova estate rivengono a fare la sceneggiata, mandando avanti operai per fare il braccio di ferro con l’amministrazione.

    Anche a te dopo tutto – tu che sei convinto che Ponza possa solo rinnovarsi grazie ad opere pubbliche e private imposte dall’alto – viene un dubbio e dici che “Acqualatina non può fare la furba e rimangiarsi quello che ha solennemente affermato nei documenti del progetto definitivo per la gara europea per lo SKID”.
    Che significa dire che Acqualatina non deve fare la furba? Significa per caso che Acqualatina può fare la furba?

    Sicuramente si troverà l’accordo di interrompere i lavori per far fare l’estate ai fornesi; basta che il Prefetto dia l’ordine e Acqualatina abbia la pezza per ritardare ulteriormente i lavori, ma a mio modestissimo avviso, dopo 15 anni di ritardi se deve essere fatto un dissalatore a Ponza non deve essere uno provvisorio ma deve essere uno definitivo, che serva per tutta la popolazione.

    Signor Sindaco, i lavori pubblici devono avere una utilità pubblica!
    Nel caso del dissalatore è quella di rendere l’isola autonoma rispetto all’approvvigionamento idrico. Questo autonomia rispetto alle bettoline si ottiene con il dissalatore definitivo che abbia una produzione di acqua potabile almeno per 15 mila persone. Al contrario non stiamo facendo una opera pubblica, ma stiamo facendo un impianto che impone solo disagi senza alcuna utilità.

  3. Piero Vigorelli

    13 Aprile 2023 at 13:19

    Il compagno prof. Ambrosino  mi trascina a precisare alcune cose riguardo il dissalatore.
    Lo faccio volentieri, a beneficio (spero) di tutti.
    Vigor


    Caro Vincenzo,
    più volte ho cercato di spiegare come la penso, in incontri con i cittadini e in Consiglio Comunale, anche perché – purtroppo – sul dissalatore si sono scatenate chiacchiere e pregiudizi che non hanno né capo né coda.

    Il dissalatore è una indispensabile opera di pubblica utilità sia per Ponza e sia per i 38 Comuni dell’ATO4. Non sto a ripetere che lo è in tutto il mondo, dove la siccità avanza inesorabile.

    Lo è per Ponza, perché il trasporto dell’acqua con le bettoline è una cosa medievale.

    Un’isola con i suoi residenti invernali e con una presenza anche di oltre 15.000 persone nella stagione estiva, non può essere ostaggio delle condizioni del mare. E neppure dei capricci di qualcuno.

    Lo è anche per i 38 Comuni serviti da Acqualatina, perché dal 1° gennaio del 2020 l’acqua che riempie le bettoline e il suo trasporto a Ponza, non sono più pagate dalla Regione Lazio ma sono a bilancio di Acqualatina.

    La Regione, infatti, stufa di sborsare più di 8 milioni l’anno per l’acqua per Ponza e Ventotene, nel 2015 ha imposto alle due isole di aderire all’ATO4 e ha stanziato quasi 20 milioni di euro per fare in modo che Acqualatina realizzasse un dissalatore nelle due isole..

    Ha dettato anche i tempi ad Acqualatina: fino alla fine del 2019, ti pago l’acqua e il trasporto con le bettoline, e nel frattempo, con i 20 milioni che ti do, tu mi realizzi i dissalatori. Trascorsi i quattro anni, sono cavoli di Acqualatina.

    In verità, dal 2020 sono cavoli per tutti gli abitanti dei 38 Comuni, che ogni anno si sono visti aumentare le bollette dell’acqua, un po’ per la crisi energetica, un po’ per la morosità, e un po’ per la mancata realizzazione del dissalatore che ha fatto aumentare i costi (scesi a circa 6 milioni, dopo l’entrata in funzione dello SKID a Ventotene).

    Quindi, le bestemmie per le bollette più care non sono solo quelle lanciate dai Ponzesi, ma si sentono in tutti gli altri 37 Comuni che, a causa del fatto che a Ponza non c’è il dissalatore, ne hanno subito le conseguenze con un aumento delle tariffe.

    I milioni che Acqualatina paga per comprare e per pagare le bettoline, sono a bilancio e sono compensati con un aumento delle bollette spalmato sugli incolpevoli cittadini dei Comuni dell’ATO4.

    Senza il dissalatore, quindi, Ponza non si è certo fatta degli amici negli altri 37 Comuni serviti da Acqualatina!

    Spero di essere stato chiaro: il dissalatore è un’opera di pubblica utilità per Ponza e per i 38 Comuni, perché garantisce a Ponza acqua corrente e potabile con qualunque condi-meteo e assicura ai Comuni dell’ATO4 anche una diminuzione delle tariffe, – posto che un metro cubo di acqua con le bettoline al giorno d’oggi costa ben 14,5 euro, mentre con il dissalatore costerebbe appena 4 euro.

    Ciò detto, due parole sulla trattativa con Acqualatina.

    L’azienda – che è pubblica al 52 per cento, perché è di proprietà della maggioranza dei Comuni dell’ATO4 (Ponza non ha quote di proprietà) – nel 2015 ha proposto a Ponza di realizzare subito un mini dissalatore (SKID), mobile e provvisorio, grande come un piccolo container e in grado di produrre acqua per tutte le necessità dei residenti invernali.

    In questo modo, si sarebbe garantita l’acqua per i residenti da ottobre ad aprile, e un terzo della quantità necessaria di acqua per la più affollata stagione estiva. Il tutto, senza aumentare le tariffe. Nel frattempo, si sarebbe dato corso alla progettazione per il dissalatore vero e proprio.

    Dove realizzare il dissalatore?
    Prima proposta di Acqualatina: lo SKID alla Caletta di Ponza Porto e il dissalatore in area da concordare.

    La proposta prevedeva che lo SKID fosse alimentato da un generatore di elettricità a gasolio, da collocare sempre alla Caletta.

    Ve lo immaginate il chiasso del generatore e la puzza che avrebbe emanato?

    Ora, dall’aprile del 2015 Ponza aveva finalmente, dopo oltre 40 anni, una nuova centrale elettrica al Monte Pagliaro, con la chiusura di quella in via Cesarano, per la gioia di tutti e anche della sostenibilità ambientale.

    L’isola non poteva ripiombare nel passato, con un generatore di elettricità a gasolio nel centro cittadino.

    Ho bocciato la proposta.

    Seconda proposta di Acqualatina: subito lo SKID nell’area di Monte Pagliaro, ex miniera di perlite, in attesa del dissalatore nella stessa area.
    A parte i vincoli del PAI, a parte una zona sotto sequestro della magistratura per la discarica sotterrata, a parte una serie di terreni appartenenti a privati che si sarebbero dovuti espropriare e a parte che si prevedeva un generatore di elettricità a gasolio mentre a due passi c’era la nuova centrale della SEP, – il progetto prevedeva che le condotte per aspirare l’acqua del mare e per restituire al mare lo scarto della dissalazione, avrebbero bucato dall’alto la splendida grotta.

    Ve lo immaginate lo spettacolo per chi si sarebbe affacciato alla grotta per ammirarne la bellezza, che invece sarebbe stata violentata dalle grosse tubazioni del dissalatore?

    Ho bocciato la proposta.

    Terza proposta di Acqualatina: realizzare lo SKID giù alla banchina di Cala dell’Acqua e il dissalatore vero e proprio su in alto, accanto al “pallone” e al campo da tennis.
    Era una proposta ragionevole e fattibile.
    Pochi vincoli del PAI facilmente risolvibili, nessun vincolo europeo (SIC, SPS, ZSC), nessun  terreno da espropriare, vicinanza in linea d’aria con il grande serbatoio del Monte Schiavone e nessun problema di PRG mancante (come poi sancito dalle sentenze del TAR e del Consiglio di Stato)…
    E’ stata la proposta approvata dalla Conferenza dei Servizi.

    Quando ho avuto la sensazione che Acqualatina tergiversasse, magari per tenersi i soldi della Regione in cassaforte e non far nulla per il dissalatore a Ponza, nell’ottobre del 2016 ho fatto l’ordinanza per sollecitare i lavori (che ha resistito anche ai ricorsi al TAR di Latina).

    Nel giugno del 2017 è cambiata l’amministrazione comunale e la giunta Ferraiuolo, il Comitato Samip, alcune cittadine, hanno scatenato una guerra giudiziaria contro il dissalatore (sia SKID che definitivo). Lo aveva fatto, prima, anche il sindaco di Ventotene.

    Tutte operazioni a perdere, – per Ponza e per Ventotene -, perché tutte sconfitte sia al TAR che al Consiglio di Stato, e che sono costate fior di quattrini ai Comuni di Ponza e di Ventotene e fior di quattrini per l’aumento delle bollette ai cittadini di Ponza e ai cittadini incolpevoli degli altri 37 Comuni dell’ATO4.

    Caro Vincenzo,
    lo sai che la gestione della realizzazione dello SKID è di fatto nelle mani di un Commissario ad Acta, nominato dal Prefetto, che ha in gran parte spodestato il Comune a causa dei ricorsi temerari della giunta Ferraiuolo e delle pervicace volontà dello stesso ex sindaco a non ottemperare alle conseguenze delle sconfitte giudiziarie subite?
    Invece di prendersela con Vigorelli e Ambrosino, è più giusto prendersela con Ferraiuolo & C. che per 5 anni hanno fatto come Don Chisciotte con i mulini a vento, facendo fare una magra figura al Comune di Ponza e cancellando poteri del Comune a favore di un Commissario ad Acta.

    Su una cosa, infine, caro Vincenzo, sono assolutamente d’accordo con te.
    A questo punto dell’annosa vicenda, penso sia più giusto abbandonare la soluzione dello SKID, che era emergenziale e provvisoria. Tanto, più danni di così, in materia di bollette e di condimeteo, non ce ne possono essere.
    Basta con la soluzione tampone dello SKID e puntare senza indugi al dissalatore vero e proprio.
    In questo modo…
    –  il dissalatore assicurerà acqua per tutto l’anno, per tutti i residenti invernali e per tutti gli oltre 15.000 turisti,
    –  potranno essere ridotte le tariffe per Ponza e per tutti gli altri 37 Comuni dell’ATO4,
    –  e si garantirà che il Sindaco Ambrosino riconquisti per Ponza quei poteri delegati al Commissario ad Acta a causa delle azioni giudiziarie scellerate dell’ex sindaco Ferraiuolo.

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