riceviamo dall’Ufficio Comunicazione del Comune di Ponza e pubblichiamo
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COMUNE DI PONZA
Dissalatore in Zona Cala dell’Acqua a Ponza, la posizione dell’Amministrazione Comunale
Cari concittadini, dopo quanto accaduto negli ultimi giorni, rispetto all’annosa questione “Acqualatina e dissalatore mobile in zona Cala dell’Acqua”, l’Amministrazione ritiene di dover dare chiarimenti circa la propria posizione.
In questi mesi invernali l’Amministrazione ha incontrato più volte i Rappresentanti di Acqualatina con lo scopo di trovare una soluzione operativa condivisa per la realizzazione dell’opera. Tale realizzazione è un dato definitivo e non più negoziabile, alla luce dei pareri acquisiti e dei numerosi ricorsi vinti da Acqualatina.
Ma ad oggi, quello che ci preme salvaguardare è la stagione estiva degli operatori turistici della zona.
– “Ponza vive di turismo e non possiamo, né vogliamo, permettere che una Cala strategica come quella di Cala dell’Acqua venga chiusa durante l’estate” – afferma il Sindaco Ambrosino.
Per la sua posizione infatti, Cala dell’Acqua è l’unica cala dell’isola facilmente accessibile anche con autoveicoli, e dunque anche dai mezzi di soccorso, è inoltre punto di carico e scarico merci per la zona di Le Forna, oltre che deposito per le barche nel periodo invernale.
Come già detto, questa opera ha tutti i requisiti tecnici e giuridici per essere realizzata, è di fatto una vera opera pubblica. Vi sono dei contratti, delle penali, delle implicazioni della magistratura contabile ma anche possibili risvolti giudiziari incalcolabili.
Con queste premesse e questo scenario le scelte si riducono e le soluzioni sono scontate!
“Una speranza era la Legge 60/2022, detta “Legge Salvamare”, che prevedeva dei pareri ambientali più stringenti per la realizzazione degli impianti di dissalazione, ma purtroppo la legge è inapplicabile per la mancanza dei suoi decreti attuativi; pertanto i pareri precedentemente acquisiti, sono allo stato, sufficienti” ribadisce il Primo Cittadino e continua “l’opera quindi rappresenta una scelta sicuramente dolorosa, ma non più eludibile e chi sostiene il contrario mente, sapendo di mentire al solo scopo di speculare sulla vicenda”.
Ad aggravare ulteriormente la situazione sono stati i rapporti con le altre Istituzioni territoriali e i maggiori costi sostenuti dai cittadini della Provincia per la gestione del servizio idrico, imputabili anche ai ritardi nella realizzazione dei dissalatori di Ponza e Ventotene. Tutto ciò ha portato a degli esposti e a numerose indagini da parte delle Autorità preposte.
Nonostante la piena collaborazione dell’Amministrazione Comunale, la Soc. Acqualatina ha deciso di iniziare ugualmente i lavori, accedendo all’area di cantiere, e senza dare garanzie circa la tempistica dei lavori, non tenendo conto dell’unica indicazione che l’ Amministrazione aveva chiesto di rispettare, cioè quella di salvaguardare la stagione estiva.
“Durante la serata di mercoledì ci siamo trovati costretti ad intervenire sul posto e piantonare il cancello d’ingresso all’area per non consentirne l’accesso alla Ditta” dichiara il Sindaco Ambrosino.
A seguito dell’increscioso episodio, l’Amministrazione ha sollecitato il Prefetto di Latina, la Provincia e la Regione Lazio ad aprire un tavolo di confronto con il gestore Acqualatina.
Con l’occasione sono state esposte, a sua Eccellenza il Prefetto, le esigenze della comunità e le criticità qualora Acqualatina iniziasse i lavori a ridosso dell’estate. Da questo momento, sua Eccellenza potrà essere il nostro interlocutore e garante nei confronti di Acqualatina. Diversamente, ogni azione della ditta o di altri, non preventivamente condivisa, troverà l’Amministrazione pronta ad usare ogni mezzo per far valere le proprie prerogative e i propri diritti.
Le giustificazioni avanzate da Acqualatina sulla tempistica dei lavori e in particolare che la Ditta incaricata possa effettuarli solo in questo specifico periodo, a ridosso della stagione balneare non possono essere condivise dell’Amministrazione. Infatti, l’assoluta inerzia di Acqualatina da settembre ad oggi, non può essere certamente imputabile all’Ente.
Pertanto, la richiesta portata avanti dall’Amministrazione è che i lavori non pregiudichino la stagione estiva e che si riesca a trovare la soluzione giusta per l’isola, per i ponzesi e, soprattutto, per coloro che operano proprio a Cala dell’Acqua.
“Oggi, quindi, il patto stretto a più mani, ed avallato dall’autorevole supporto di sua Eccellenza il Prefetto, è il seguente: – “o la ditta incaricata dei lavori di trivellazione è in grado di darci adeguate garanzie sulla tempistica delle opere, tenendo conto di quella che è la nostra unica condizione, o questi lavori non inizieranno” – conclude il Sindaco Ambrosino.