a cura della Redazione
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Ampia eco sta suscitando l’avvicendamento del Commissario straordinario per il recupero e la valorizzazione dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano.
E’ di ieri infatti la conferma ufficiale a quanto già si ventilava da giorni: l’ex generale Giovanni Maria Macioce subentra a Silvia Costa in quello che è uno dei progetti di riqualificazione più importanti, non solo a livello regionale.
E non solo per l’entità del finanziamento (al momento ballano circa 70 milioni di euro), ma anche per l’importanza storica e culturale del sito, simbolo riconosciuto della nascita del federalismo europeo nella visione di Spinelli.
E’ una vicenda che, inutile dirlo, riguarda Ventotene ma anche Ponza, pure per i riflessi a cascata che la valorizzazione del nostro arcipelago può avere nella qualità dei servizi e dell’industria turistica.
Sono due gli aspetti messi in risalto da questo cambio al vertice, che documentiamo attraverso alcuni dei tanti articoli di questi giorni.
Il primo riguarda una vicenda che coinvolge il nuovo Commissario Macioce, indagato a seguito di una denuncia per la trasformazione di un magazzino-grotta in abitazione:
articolo ripreso da Latina Oggi – 08-02.2023
Il secondo aspetto riguarda la preoccupazione che emerge dal fatto che mancando una continuità con l’ex commissario Costa l’intero operato possa essere stravolto:
articolo ripreso da Latina Oggi 10-02-2023
arturogallia
10 Febbraio 2023 at 16:48
Grazie per aver rilanciato la notizia, che mi ero perso.
Due sole considerazioni.
A proposito della mancata continuità, forse è proprio la NON continuità che potrebbe rivelarsi un vantaggio, considerando quanto impattante si proponeva di essere il progetto ventilato.
In secondo luogo, si accenna alle possibili ricadute per Ponza. Certamente, ricadute ce ne saranno, ma sarebbe ANCHE opportuno pensare ad azioni più piccole e più economiche, magari attivate dal basso e in sinergia tra i diversi attori isolani (e non), per attivare forme di sviluppo per Ponza.