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Notizie dalla stampa su Ponza: la tempesta raccontata il giorno dopo

segnalato dalla Redazione

Come anche raccontato venerdì/sabato (leggi qui), la burrasca scatenatasi su Ponza ha impressionato e preoccupato tantissimo ed il racconto che ne è derivato è andato molto oltre i confini locali. Ne ha parlato la televisione nel tg nazionale, ne hanno scritto i quotidiani

Dalla stampa di oggi selezioniamo l’articolo, a firma di Rita Cammarone, pubblicato dal Messaggero (qui sotto riprodotto in f.to jpg)

Il traghetto nella tempesta. “Tutto ok, personale super”

  • Onde altissime, 5 ore da Ponza a Formia. Il sindaco Ambrosino: “Brutta esperienza”
  • Il comandante: era più rischioso restare lì. Laziomar, in arrivo encomio all’equipaggio

(cliccare sull’immagine per ingrandire)

 

Altro contributo al racconto dell’avventurosa traversata del Tetide e del Maria Maddalena viene dall’edizione odierna di Latina Editoriale Oggi con un articolo di Orazio Ruggieri (qui sotto riprodotto in f.to jpg)

Malori e paura nella traversata da incubo del traghetto

  • Maltempo. Le immagini della nave Laziomar tra ke onde alte fino a 8 metri hanno fatto il giro del web, isola al buio e per ore senza acqua
  • Per i residenti necessarie opere a protezione del porto. L’intervento dei volontari


(cliccare sull’immagine per ingrandire)

 

3 Comments

3 Comments

  1. la Redazione

    22 Gennaio 2023 at 14:38

    Altro contributo al racconto dell’avventurosa traversata del Tetide e del Maria Maddalena viene dall’edizione odierna di Latina Editoriale Oggi con un articolo che abbiamo inserito di seguito a quello del Messaggero

  2. Piero Vigorelli

    22 Gennaio 2023 at 14:51

    Da giornalista mi capita spesso, purtroppo, di scuotere la testa, amaramente, per gli svarioni o le esagerazioni in alcuni articoli.
    Il traghetto Tetide che ha affrontato “onde di 8 metri” è ai limiti del ridicolo, poiché 8 metri sono l’altezza di oltre due piani di una casa e il traghetto, con quelle onde, si sarebbe rovesciato..
    Ha vinto il sensazionalismo a buon mercato e l’ignoranza, che vedo piuttosto diffuse tra i giovani giornalisti di oggi.
    Spesso accade anche quando i comandanti delle Ong lanciano i loro proclami per un porto sicuro e i colleghi, senza neanche guardare le previsioni meteo o i comunicati della Guardia Costiera, “abboccano” e rilanciamo informazioni false.
    In questi giorni ho anche letto che basterebbero un centinaio di carri armati Leopard tedeschi per cambiare le sorti della guerra in Ucraina, – ignorando che l’Ucraina ha una superficie (in pianura) di oltre 600mila chilometri quadrati, pari al doppio dell’Italia (montagne comprese). Avranno studiato sulla piantina del Risiko?
    Mi dispiace e provo pena.

  3. silverio lamonica1

    22 Gennaio 2023 at 19:23

    Nella seconda metà degli anni ’70 del secolo scorso, quando furono introdotti gli attuali traghetti, si pensò: “Finalmente possiamo attraversare il mare con qualsiasi tempo”, dal momento che ci apparvero simili a transatlantici, a confronto del Falerno, Isola di Ponza e ancor più del Mergellina, Equa ecc. A distanza di quasi mezzo secolo, coi cambiamenti climatici attuali, vedere le foto del Tetide sballottato dai marosi, ritornano alla mente le traversate di una volta. In particolare non potrò mai dimenticarne una, da Formia a Ponza nel 1968, quando insegnavo a Selvacava, frazione di Ausonia. Il sabato, immancabilmente, dovevo raggiungere Ponza per rivedere Anna Maria, la mia fidanzata di allora (e attuale moglie). L’episodio è descritto brevemente nel penultimo capoverso del file https://www.ponzaracconta.it/2011/05/08/ricordi-di-traversate/

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