proposto da Giancarlo Giupponi con introduzione di Enzo Di Fazio
Giancarlo Giupponi è un vecchio amico, molto legato a Ponza e molto noto ai lettori di Ponzaracconta per i video che ha realizzato e proposto sul faro della Guardia facendo spesso riprese dall’elicottero (per vederli o rivederli basta andare in “cerca autori” alla lettera “G”)
La sua passione di fare riprese dall’alto è di vecchia data. Tutto è avvenuto per via di una amicizia nata per caso, ma nel tempo consolidatasi, con il titolare di un’impresa che di elicotteri se ne intende perché con gli elicotteri ci lavora ed ovviamente li guida
Una di quelle imprese che arriva dove con i mezzi tradizionali non si potrebbe mai arrivare come sulle falesie, da mettere in sicurezza, del nostro Cimitero.
La comunità ponzese ha sofferto il disagio di dover accettare la chiusura del proprio Camposanto per circa un anno. I lavori iniziati poco dopo la fine del 2021 solo recentemente sono stati completati.
Per i tanti compaesani abituati a far visita, anche settimanalmente, ai propri cari un anno è stato lungo e probabilmente in pochi hanno percepito la difficoltà e la complessità dei lavori effettuati.
Questo video di Giancarlo mostra il lavoro di una giornata e ci dà un po’ la misura del tipo di intervento fatto
Buona visione
Il video di Giancarlo Giupponi, con musiche dell’autore e di Michael Nik (licenze certificate Envato), mostra alcune sequenze del trasporto di materiali con elicottero in occasione dei lavori di consolidamento e messa in sicurezza del Cimitero sull’isola di Ponza nel corso del 2022. Naturalmente questa è solo una piccolissima parte del lavoro svolto, che ha richiesto mesi per essere portato a termine. Infatti dal febbraio 2022 il cimitero di Ponza è stato chiuso alle visite. A motivo della posizione del cimitero, per il trasporto dei materiali si è reso necessario l’impiego dell’elicottero. Le riprese di questo video mostrano solo una piccola parte del lavoro svolto quel giorno. Oltre alla posa di reti paramassi il consolidamento ha richiesto l’impiego di una fitta rete di micropali metallici lunghi 9 metri ciascuno e riempiti di calcestruzzo, legati tra loro per formare un corpo unico rendendo così sia il cimitero che la falesia in località “Grotte di Pilato” più sicuri
NdR: la foto di copertina è di Giancarlo Giupponi