di Luisa Guarino
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Appare abbastanza equilibrata la settimana appena conclusa, a guardarla dall’oblò di questa rubrica, che invece ha un numero progressivo ‘disordinato’, proprio come non piace a me. L’equilibrio riguarda i contenuti, ugualmente ripartiti e importanti tra Ponza… e il resto del mondo, per usare un’espressione presa in prestito dallo sport.
Cominciamo col guardare prima oltre i nostri confini, quindi in Italia, e infine a casa nostra.
Si è parlato molto di Stati Uniti, e non poteva essere diversamente, vista la concomitanza delle elezioni di medio termine, che hanno impensierito non solo chi vive in America. Sul tema del ruolo degli States in questo momento storico, Emilio Iodice propone un lungo scritto tratto dalla rivista bimestrale Foreign Affairs dal titolo “Perché il potere americano resiste”, al quale replica con forza Sandro Russo scrivendo a sua volta “Sul ruolo degli Stati Uniti proposto da Foreign Affairs non si può essere d’accordo”.
Per gli appassionati di storia e navigazione è un’autentica chicca “L’epopea navale inglese” proposta da Fabio Lambertucci, che sottopone all’attenzione dei lettori il servizio “Per mare e per legno” scritto per il magazine Focus da Giuliano Da Frè.
Nel frattempo alcune vicende italiane generano preoccupazione. È il caso dell’istituzione della “Festa della Libertà” da parte del ministro all’istruzione e al merito Giuseppe Valditara, per celebrare la caduta del muro di Berlino, il 9 novembre: affronta il tema Rosanna Conte in “C’è poco da fare, proprio non ce la fanno”.
Sul piano politico appare molto interessante e attuale quanto scrive Giuseppe Mazzella di Rurillo con “Il Pd, il partito del socialismo di Rosselli”, tra l’altro perfettamente in linea con il clima di revisione testimoniato dal dibattito su la Repubblica “Le idee: scrittori, giornalisti, politici, intellettuali, ragionano sulla crisi della sinistra”.
Emblematico è inoltre, sempre in riferimento ai fatti italiani, l’articolo di Marco Belpoliti “Gli inganni del linguaggio”, sempre su Repubblica, che focalizza il “potere delle parole” riferendosi a Giorgia Meloni.
Ed eccoci alla nostra Ponza, sulla quale giungono notizie sia tratte dalla stampa locale, insieme all’isola sorella di Ventotene, che di prima mano. E’ il caso del recente emendamento di legge che porterà la compagnia Laziomar a collegare anche tra di loro le due isole: una buona notizia certamente, che però non convince tutti e del tutto, “Laziomar, Ponza e Ventotene saranno collegate stabilmente”. C’è poi il primo capitolo di un’analisi condotta dalla redazione sull’isolotto di Zannone, croce e delizia del nostro arcipelago ponziano, e che intende fare il punto sul suo presente e passato recente, soprattutto alla luce di recenti affermazioni riportate dalla stampa locale: “Tutte le verità e le bugie su Zannone (1)”.
Rimanendo “in casa”, da rilevare due scritti di Francesco De Luca “I fratelli Feola”, e “Che novembre!”: di quest’ultimo colpisce particolarmente la frase “…mai essere impreparati alla meraviglia!”, un concetto che noi ponzesi abbiamo nel Dna.
Un piacevole “come eravamo” che ci riporta nell’incanto selvaggio di Palmarola, almeno all’epoca, ce lo consegna invece Dante Taddia, con “A mare ricordo. Amarcord”.
È dell’altro ieri inoltre una bella e divertente intervista a Piero Vigorelli pubblicata su uno dei più importanti magazine italiani, in cui il noto giornalista parla di Rai, ma anche della sua esperienza come sindaco di Ponza: la riportiamo in “Il ‘nostro’ Vigorelli sul Venerdì di Repubblica”.
Una notizia triste ha rabbuiato il cielo di questa settimana: la scomparsa di Elvira Conte, vedova Iacono, che continueremo a ricordare con affetto e tenerezza. Una presenza vivace, accogliente, dallo sguardo inconfondibile, la cui presenza ravvivava la zona centralissima in cui viveva, la Parata. Rinnovo anche a titolo personale la più affettuosa vicinanza ai suoi figli, nipoti e familiari.
Ma quasi a fare da contraltare a questa dolorosa perdita, contemporaneamente è arrivata una notizia di tutt’altro genere, la nascita del piccolo Rosario Iodice: di lui sappiamo che ha una sorellina che già lo adora, e il resto della famiglia che fa a gara con lei. Non potevo sperare in un finale migliore per concludere la settimana.
Buona domenica.