di Giuseppe Mazzella di Rurillo
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Oggi su Il Golfo esce la seconda parte del mio saggio-breve “Ischia, una ricostruzione a macchia di leopardo” dove denuncio le assurdità di questo iter di ricostruzione dopo il sisma del 21 agosto 2017.
Ma bisogna presentare anche un altro aspetto di Casamicciola e della sua gente.
Pur provato è un popolo che non si arrende alle avversità. Pur senza un governo locale di uomini e donne capaci, Casamicciola vive. É in marcia verso la ripresa economica e sociale.
Ci sono albergatori e commercianti capaci che si danno da fare per competere con le altre località dell’isola d’Ischia, d’Italia e del mondo.
C’è una Casamicciola rinascente sulla “riviera” e sul porto commerciale e turistico.
Al centro dell’isola d’Ischia, Casamicciola sviluppa la sua economia sul mare e punta ai collegamenti con Pozzuoli, Napoli e le isole Ponziane.
Gli alberghi sul mare come il Gran Paradiso, il Cristallo, L’approdo, la Stella Maris, Marina 10, Excelsior mare e i B&B della storica “collina degli alberghi” conservano il loro fascino di luoghi di relax e pace amati da turisti internazionali. Oggi come ieri. I negozi del colore locale fanno da contorno.
Abbiamo “ferite” in questo rinascimento spontaneo: l’orrore dell’ex Pio Monte della Misericordia e dell’ex Capricho de Calise. Il bello ed il brutto come documenta lo splendido reportage fotografico di Giovan Giuseppe nella splendida giornata della lunga estate a fine ottobre.
É questa forte speranza di rinascimento consapevole e possibile che ci deve impegnare nella “ricostruzione sociale e morale” più importante di quella “materiale” e dobbiamo farlo da soli.
Giuseppe Mazzella – Direttore de Il Continente – 31.10.22
Foto di Giovan Giuseppe Lubrano