di Francesco De Luca
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Il pensiero occidentale, riflettendo sulla condizione dell’uomo all’interno di una struttura sociale (Stato) in cui l’individuo potesse esprimere la sua propria libertà insieme a quella degli altri individui convenuti nello stesso progetto sociale, pervenne al concetto di weltanschauung. Termine tedesco della filosofia idealista, figlia più prossima e fedele della filosofia greca..
Questa precisazione tende ad evidenziare il solco di divisione fra una concezione dell’uomo e dello Stato connessi in una visione unitaria e armonica, e un’altra concezione dell’uomo e dello Stato connessi dalla casualità, dalle evenienze e convenienze.
Questa premessa non esclude altri approcci filosofici per cui il concetto di weltanschauung serve come riferimento dottrinario e non come principio di verità.
Epperò la realtà quotidiana, quella che ci vede partecipi al divenire attuale occorre avvolgerla di razionalità, altrimenti si vive nello sballottìo degli eventi, come canne al vento.
“ In America – mi dice un amico incontrato e prossimo a lasciare l’isola – se non hai i soldi non vali niente”. Lo incontro al bancomat delle Poste. Sta cercando di sistemare la casa sul Campo ma… stamme ancora a pane ’i grano.
Convengo: “A Ponza se non ci stai dietro, la muratura va a rilento”.
Riprende: “E per fare i soldi devi giocarti tutte le occasioni che si presentano. Non puoi stare fermo perché a fine mese devi pagare l’ assicurazione sulla casa, sulla salute, sulla vita… senza di quelle sei un relitto della società … e la società americana non è favorevole ai relitti sociali ”.
“Ma che vita fai … sei uno schiavo del lavoro…” – mi viene da dirgli.
“No – interviene la moglie – noi abbiamo molte possibilità di svago… ci divertiamo…”
Certo. Mi sovviene la figura di Giovanni, un altro ponzese-americano che, dopo quarant’anni di macelleria nel New Jersey, ha comprato casa in California e si gode la vecchiaia… sempre in calzoni corti, mai freddo, mai stress. Unico pensiero: come va il conto in banca… Repubblicani o Democratici, Guerra o Pace, Pandemia o No, l’importante è che il conto non si svaluti. Se no? Se no… si butta dall’altra parte, diventa xenofobo, razzista, va pure contro il Papa.
E per trovare un po’ di continuità nella sua vita di emigrato ascolta il cd delle canzoni ponzesi… col groppo in gola !
Ma che società è quella che non tiene conto del minore, del povero, del malato, del reietto? Con quale collante può saldarsi una società che mette il guadagno al primo posto fra i valori, la salvaguardia dell’impresa prima degli operai ?
Ecco la ‘visione del mondo’ (weltanschauung) di cui parlavo, ecco la rappresentazione di cosa siamo noi (individui) all’interno di questa società, in un ambiente che ci ha dato la lingua e la cultura, le sue bellezze e le sue fragilità, che ci ha regalato i compagni di viaggio con le manie e i talenti.
Privi di una visione di questo genere ( comunque la si chiami ) si diviene strumenti. Del più forte, dell’arrogante, del signore. Si diviene oggetto di dominio.
“Aboliamo le tasse – si dice -, aumentiamo le pensioni, garantiamo il lavoro a tutti ! Slogan senza fondamento di copertura economica, per parlare alla pancia e non alla mente. E i diritti? E le libertà individuali?
Perché chi fa la guerra non produce libertà, e nemmeno chi li aiuta con le armi, e nemmeno chi vuole allargare i confini della propria influenza, e nemmeno chi non rispetta la terra e le sue dinamiche.
Appaiono, queste, come espressioni di fantasie, sogni filosofici. Eppure di queste espressioni si nutre la nostra libertà.
E se le riteniamo inutili penso che sia un segnale pericoloso. Vuol dire che ci si è abituati all’ordinario, a quello che ci è già stato preparato.
Così lontani ormai dalla libertà che nemmeno la desideriamo.
Note
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Sul titolo.
Or ti piaccia gradir la sua venuta: / libertà va cercando, ch’è sì cara, / come sa chi per lei vita rifiuta.
[Dante. Purgatorio, Canto I vv. 70-72]
Questa frase è il verso n° 71 del I canto del Purgatorio della Divina Commedia. Le parole sono pronunciate da Virgilio e rivolte verso Catone. Questi è il custode dell’accesso al monte del Purgatorio. Con queste parole Virgilio gli presenta Dante come “cercatore di libertà”. Il verso successivo (n° 72) è riferito al suicidio di Catone.
Immagine di copertina: Il Toro di Wall Street (in inglese Charging Bull, Wall Street Bull) è una scultura in bronzo realizzata dall’artista italiano Arturo Di Modica e collocata nel 1989 presso il Bowling Green Park, nel quartiere della borsa di New York a Wall Street.
Di Modica ha installato il toro proprio di fronte alla sede della borsa di Wall Street, senza preventiva autorizzazione delle amministrazioni pubbliche, intendendo simboleggiare con la possente scultura la forza, il potere e la speranza del popolo americano per il futuro che aveva consentito agli USA di risollevarsi dopo il crack finanziario del 1987.
Allegoria della Rivoluzione francese. Eugène Delacroix 1830. Le 28 Juillet. La Liberté guidant le peuple