Recensione di Silverio Lamonica
Il titolo sembra quasi una dedica che l’autore fa al lettore; invece “a.” sta per “Antico” e “te” indica “Testamento”. Quindi si tratta di “Divagazioni sull’Antico Testamento”.
controcopertina
Giuliano passa in rassegna le principali figure dell’Antico Testamento: da Noè ad Adamo ed Eva, a Sansone e Dalila, a Lot, ad Abramo e Isacco… e lo fa ricorrendo al vernacolo romanesco, articolato in sonetti alla maniera del Belli, o in strofe libere, sull’esempio di Trilussa. In realtà Giuliano non ama definirsi un poeta, ma gli piace “giocare” coi versi.
I sonetti e le strofe sono di solito precedute o seguite da note e richiami ai versetti della Bibbia.
Ma ciò che maggiormente colpisce è “l’umanizzazione” dei vari personaggi di cui l’autore mette costantemente in risalto la “carnalità”, come – ad esempio – nel caso di Lot e le figlie che si rifugiano in una grotta in montagna (Gen. 19: 31 – 38)
Qui stamio propio bene,
mo nun c’avemo pene!
Ennòne pà’! Qui stamio proprio male
‘chè ce manca l’esenziale,
eccioè ciammanca er pezzo
che po’ aricrea ‘n der mezzo!
Allegre fije, che ce sto qua io
p’approvedevve come vole dio:
……
In merito ad Abramo che sta per sacrificare Isacco (Ge. 22, 1 – 17) Giuliano sottolinea che all’origine di quella drammatica decisione non fu Jahvè “Lui cià antro da penzà” , ma il dissidio tra la concubina Agar che partorì Ismaele, e Sara moglie di Abramo, dopo che quest’ultima partorì Isacco. Perciò Abramo “Ner sacrificio vid’a soluzione” … Ma poi, com’è noto, si trattiene.
Insomma, una rivisitazione dell’Antico Testamento in chiave prettamente laica.
L’illustrazione qui sopra, dal libro, raffigura Jahve, il dio vendicativo, secondo l’Antico Testamento (disegno di Giuliano Massari)
A corredo dei vari capitoli, molte sono le illustrazioni, per lo più riproduzioni di bozzetti, disegni e figure realizzate con varie tecniche dall’autore.
N.B. – Il volume, di pagine 72, è reperibile su Amazon