di Luisa Guarino
La presentazione del libro di Gabriella Nardacci “Tra Agnese e Sandrina… altre vite” darà il via oggi a Maenza, in provincia di Latina, alla rassegna letteraria “Tre donne… tre piazzette del borgo… tante storie da raccontare”, che quest’anno giunge alla sua terza edizione. La manifestazione è organizzata dal Centro Studi Arte (Associazione ricerca territorio educativo) presieduto da Paola Cacciotti, con la collaborazione della Pro Loco e il patrocinio del Comune. Si tratta di una rassegna interamente al femminile, che ha lo scopo di parlare di donne e far parlare le donne in prima persona in luoghi caratteristici del borgo medievale, che è bene riscoprire e valorizzare.
L’appuntamento è alle 18.30 presso la Loggia dei mercanti: introduzione storica di Marila Marchetti, storica dell’arte.
Porteranno il loro saluto: Claudio Sperduti, sindaco di Maenza; Dorina Risi, assessore alle politiche culturali; Antonio Scarsella, coordinatore della rete di associazioni Ulisse.Net; Carlo Pietrocini, presidente della Pro Loco. Letture di Roxela, attrice; intermezzo musicale al pianoforte con Mariachiara Titi. La raccolta di racconti “Tra Agnese e Sandrina… altre vite”, Edizioni Progetto Cultura, può essere definito un “dipinto letterario a colori vivaci”: il messaggio che da esso traspare è che nell’esistenza di ciascuno i grandi eventi a volte possono essere molto meno importanti di incontri e vicende apparentemente irrilevanti.
L’autrice è nata a Maenza e vive a Roma: ha sempre manifestato una spiccata passione per la poesia e la letteratura, trasferendola anche nell’insegnamento, che ha esercitato fino a qualche anno fa. Ha pubblicato la silloge poetica “Parole scalze” e i romanzi “A malapena si vede l’isola di Ponza” e “Tempo che va… tempo che viene”. Ha ottenuto premi e menzioni di merito, collabora da diversi anni con il nostro sito web, e il fatto di aver dedicato alla nostra isola il suo primo romanzo ha creato tra lei e noi un legame particolarmente forte. Vorremmo solo chiederle, anche se la sappiamo sempre molto occupata, di dedicarci più spesso qualche minuto del suo tempo, scrivendo le belle cose che lei sa, e che tutti amiamo.