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Giornata contro l’abbandono degli animali, il video della polizia racconta il dramma dei cani
In occasione della giornata nazionale contro l’abbandono degli animali la Polizia ha lanciato una campagna di sensibilizzazione, in vista delle partenze per le vacanze che fanno storicamente registrare un forte aumento di casi.
Lo slogan è “l’amicizia è una cosa seria”: “Tutto questo è evitabile con un semplice e doveroso gesto d’amore: non abbandonarli ma portarli con sé. Basta veramente poco: non partire senza di loro; viaggia in sicurezza e avvisare sempre la Polizia di Stato se ne avvisti uno su strada”.
Note (a cura della Redazione)
Norme giuridiche
In Italia l’abbandono è vietato i sensi dell’art. 727 del codice penale, che al primo comma recita: “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.”. La ratio legis per questa norma è stata rinvenuta da parte della dottrina nella tutela del sentimento umano, che è offeso dal maltrattamento o abbandono degli animali, e dal Consiglio di Stato nella diretta tutela, «adeguata all’evoluzione dei costumi e delle istanze sociali», degli animali «da forme di maltrattamento, abbandono ed uccisioni gratuite in quanto esseri viventi capaci di reagire agli stimoli del dolore».
La Dichiarazione universale dei diritti dell’animale sancisce all’art. 6 che «L’abbandono di un animale è un atto crudele e degradante».
Inoltre, secondo il Ministero della Salute italiano, «chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito penale (Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo», quando gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali.
Lo stesso dicastero, a proposito delle ragioni dell’abbandono, esorta ad una più accorta gestione della fertilità dei propri animali d’affezione, cioè ad «operare un’attenta gestione della vita riproduttiva del proprio animale, per non incrementare il numero degli abbandoni determinati da cucciolate indesiderate e di difficile collocazione».
L’attivista irlandese Richard Martin, qui dipinto mentre porta un asino in tribunale durante un processo per maltrattamento, fu probabilmente il primo attivista per i diritti degli animali [Painting by P. Mathews in August 1838 of the Trial of Bill Burns, the first prosecution under the 1822 Martin’s Act for cruelty to animals, after Burns was found beating his donkey (fonte Wikipedia)
La Redazione
3 Luglio 2022 at 10:09
L’articolo sull’abbandono degli animali è stato rimaneggiato e ampliato. Le “Giornate” sono una iniziativa dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali). Nel frattempo è giunto in redazione l’articolo sui daini del Parco del Circeo investiti dalle macchine sulle strade che confinano con il parco stesso, che abbiamo pubblicato a parte (cfr.)