proposto da Sandro Russo
Sempre più lontano da Ponza… ma me ne assumo la responsabilità perché è una storia di straordinario coraggio che va a onore dell’umanità (un sentimento più che mai necessario di questi tempi).
Eccheppoi… qualunque rampogna andrebbe comunque retrodatata perché questa storia di mare mi aveva tanto attratto che ho raccolto una quantità di materiale, a suo tempo – sulle spedizioni polari; qui siamo al polo sud – e l’ho raccontata su queste pagine in ben cinque puntate … Leggi qui la prima:
https://www.ponzaracconta.it/2014/10/27/chi-era-ernest-henry-shackleton-1/ ; per le successive digitare – Shackleton – in CERCA NEL SITO, in Frontespizio.
Mare di Weddell, Antartide, 9 mar. (askanews) – Un ritrovamento eccezionale quello della nave Endurance, la goletta trialbero con cui l’esploratore britannico Ernest Shackleton nel 1914 cerò di attraversare l’Antartide via mare nella “Imperial Trans-Antarctic Expedition”. Il relitto è stato individuato a oltre 3000 m di profondità nell’inospitale Mare di Weddell, a Sudest della Terra del Fuoco, da una spedizione organizzata dalla Falkland Maritime Heritage Trust con un centinaio di uomini e una nave rompighiaccio. La carcassa dell’Endurance è in straordinarie condizioni di conservazione.
Quella di Shackleton fu una vera e propria odissea glaciale: l’Endurance intrappolata fra i ghiacci fu alla fine schiacciata e si inabissò. L’equipaggio riuscì però a mettersi in salvo e dopo terribili peripezie in condizioni estreme, durate quasi nove mesi, lo stesso Shackleton riuscì a salvare tutti raggiungendo con altri due uomini a bordo di una scialuppa la Georgia del Sud – a circa 1600 km dal punto in cui erano rimasti gli altri membri dell’equipaggio – e da lì organizzando i soccorsi per andare a recuperarli.
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E’ stato ritrovato il relitto dell’Endurance, la nave utilizzata dall’esploratore antartico britannico Ernest Shackleton per la spedizione Endurance. Il relitto è stato individuato grazie a droni sottomarini ad una profondità di 3.008 metri nel Mare di Weddell, dopo 107 anni dal suo affondamento, frantumata dai ghiacci nel 1915. In questo video una breve sintesi della spedizione di Shackleton, che doveva attraversare l’Antartide via terra, a piedi, grazie a slitte trainate da cani, missione fallita ancora prima di iniziarla!
Tano Pirrone
12 Marzo 2022 at 18:04
M’ha fregato sul tempo il Vispo Sandrino: è una storia affascinante, terribile e incantatrice, che ha affascinato molti, anche artisti. Ne scriverò subito un breve ricordo da affiancare a questa ottima e tempestiva rievocazione sandresca. Buona lettura