di Tonino Impagliazzo
Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (noto con l’acronimo PNRR, ma anche come Ricovery Plan e forse ancor meglio chiamato Next Generation Plan per una vera transizione di nuova generazione) punta con decisione alla diffusione dell’economia circolare. Non si tratta di perseguire solo un obiettivo etico, ma di una strategia che permetterà di garantire al nostro paese una crescita sostenibile nel tempo, anche dal punto di vista economico.
La resilienza ci consente di rispondere a eventi negativi riadattando le proprie caratteristiche alle mutazioni dell’ambiente esterno e diventa decisiva di fronte alle sfide sempre più numerose che in questi tempi ci si parano di fronte.
Debolezze ambientali
Una debolezza ambientale può offrire lo spunto per creare nuove risorse.
Escludere dalla lente di ingrandimento una debolezza sarebbe come limitare o escludere dal dibattito una tematica del territorio rendendo la narrazione poco trasparente e incompleta.
Il tacere o negare l’intendimento di trasformare una debolezza in risorsa è l’opposto del riflettere perché nega l’intendimento dal voler focalizzare una necessità, stimolare nuovi traguardi e realizzare nuove opportunità.
Zona Monte Pagliaro – Centro Coordinamento Rifiuti
Convertire l’attuale immobile “ex Inceneritore Rifiuti” in un Centro Coordinato per il Rifiuto e di Economia Circolare a gestione unificata, può diventare un progetto qualificante verso la transizione ecologica. Partendo dalla raccolta e dalla gestione del rifiuto è possibile produrre un ammendante (1) biologico per uso rurale di alta qualità e strettamente abbinato ad una valorizzazione energetica ad alta efficienza.
E questo attraverso:
a)- una raccolta differenziata ben coordinata, la igienizzazione dei contenitori ed il controllo video dei punti di raccolta.
b)- un Centro attivo (ovvero redditizio) per la produzione:
– di ammendante biologico con l’insacchettamento del digestato (2) di alta qualità e certificato
– di energia elettrica in rete con disponibilità di energia termica per eventuali utenze limitrofe alla installazione
c)- un Punto Apicale (Centro Coordinamento rifiuti) per la gestione, l’assistenza tecnica ed il supporto informatico-amministrativo dei ruoli allo scopo di realizzare un valore aggiunto ottenuto dalla lavorazione dei rifiuti, che si trasformano in energia da biogas e in ammendante e/o compost di qualità
Il compost (3) sarà molto richiesto in agricoltura e nel florovivaismo soltanto se ne garantiremo le qualità dirette e indirette.
Trattasi di un mini-impianto di gestione anaerobica (4) “a solido” di alta efficienza per “smart compost” per il trattamento in loco degli scarti organici prodotti dalle utenze isolane, ridurre le emissioni di C02 prodotte dal trasporto a discarica ed emesse dalla stessa discarica, nonché di ottenere un ammendante direttamente dal digestato di elevata qualità e pronto all’utilizzo.
Detto in maniera più analitica il progetto dovrà prevedere il riuso dell’ immobile già esistente con l’attivazione di nuove mansioni e strutture così individuate:
a) una raccolta differenziata attraverso lo svuotamento giornaliero dei cassonetti e la costante igienizzazione degli stessi; “punti luce“ su pali in prossimità della raccolta urbana, con telecamere per mantenere sotto controllo lo “status” dei contenitori;
b) un servizio di nebulizzazione igienizzante per i percorsi urbani;
c) una stazione a ciclo completo per il trattamento dei rifiuti Urbani meglio detto: – Centro attivo (ovvero redditizio) per la produzione di ammendante biologico di alta qualità e la valorizzazione energetica;
d) uno spazio destinato all’imballaggio ed alla posa di “Presse ad alta intensità” destinate alla riduzione degli inerti, allo stoccaggio momentaneo del digestato e dei prodotti della differenziata
e) uno spazio “deposito automezzi e cassonetti di rimpiazzo” da utilizzare anche per il deposito e la manutenzione delle attrezzature destinate al lavaggio dei percorsi stradali; f) l’assegnazione alla “Stazione a ciclo completo” di un sistema per la eliminazione forzata degli odori nelle aree di lavoro.
Infine dotare il Centro di una Direzione Amministrativa, una Direzione Tecnica e una Direzione Informatizzata con video, per garantire continuità ed efficienza all’intero complesso e garantire la realizzazione di una Smart Grid (5) su tutta l’isola.
Il tutto senza trasferire fuori dell’isola i rifiuti urbani
Un progetto, quello delineato, pensato per realizzare sull’isola un’occupazione locale di valore aggiunto e promuovere nuove professionalità per l’intero arco dell’anno.
Disporre di “ammendante biologico di alta qualità” per fertilizzare i terreni agricoli dell’isola significherebbe contribuire concretamente a rilanciare l’agricoltura per la produzione di quelle eccellenze che se ne ricavano e che rappresentano l’antico patrimonio della terra capace di integrare ed esaltare quello più noto e più visibile delle bellezze naturali.
note:
(1) ammendante = concime con buona carica organica che tende a riportar la bio-diversità ai suoli
(2) digestato = come esce il prodotto dall’impianto di digestione processo anaerobico-= in assenza di aria)
(3) compost = prodotto strutturato, paragonabile ad un terriccio
(4) anaerobica = processo in assenza di aria che produce il digestato
(5) smart grid = rete di distribuzione di energia elettrica non più in alta tensione ma in bassa tensione