a cura della Redazione
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Fra le tematiche trattate giovedì a Ventotene alla presenza del Commissario prefettizio, Monica Perna, del sindaco di Formia e di quello di Ponza, di diversi assessori della Regione e del vicepresidente, Daniele Leodori, c’è stata anche quella che riguarda il trasporto tra le isole dell’arcipelago e il porto di Formia e il collegamento tra Ponza e Ventotene, e tra queste e le isole del Golfo di Napoli. Ricordiamo che per il prossimo anno bisogna approntare il piano dei trasporti marittimi delle nostre isole per far partire il nuovo bando. Il discorso è inserito nella programmazione del trasporto regionale.
silverio lamonica1
21 Febbraio 2022 at 11:12
Io mi auguro che i Comuni di Ponza e Ventotene facciano sentire, in via preliminare, la loro voce a Regione e Ministero Trasporti, attraverso una DELIBERA CONSILIARE ( Commissariale, nel caso di Ventotene) in cui si precisino i seguenti punti:
1) GARA EUROPEA. Se è possibile farla per le spiagge, la si deve fare anche per i trasporti marittimi, anche per spronare certi armatori nostrani ad essere più efficienti
2) CARATTERISTICHE NAVIGLIO: mezzi che garantiscano la stabilità, come i traghetti attuali, ma con una maggiore velocità, almeno 18 nodi. Cancellare dalla convenzione il termine “mezzo veloce” e sostituirlo con il termine “aliscafo” ben più stabile e velo9ce degli attuali monocarena. Rinnovo naviglio dopo un certo numero di anni. Manutenzione.
3) RECUPERO CORSE NON EFFETTUATE: attualmente le corse non effettuate non vengono recuperate. Invece è doveroso, specie se la sovvenzione non avviene per ogni corsa, ma è globale. Le corse potrebbero essere recuperate, anticipando le linee di collegamento estivo Anzio e Terracina e altre corse da Formia per Ventotene.
Tuttavia, prima di procedere alla deliberazione (da pubblicizzare attraverso stampa , TV, Internet ecc. ) ritengo opportuno la consultazione di esperti in materia: capitani di lungo corso, ingegneri navali, esperti di diritto marittimo, in maniera tale da definire bene i requisiti, sia i tre che mi sono venuti in mente, sia altri di non minore importanza.
Un appello: Facciamo in modo che il piano non venga calato dall’alto a discapito di chi vive 360 giorni l’anno sulle isole, MA CHE SIANO GLI ISOLANI A DETTARLO!