Riceviamo da Vincenzo Ambrosino quanto pubblicato dal gruppo consiliare di opposizione su Facebook.
Il rifugio dei naviganti vuole estendersi lato mare per altri 310 metri quadrati.
Uno scempio inaudito.
E quanta ripugnanza deve esserci nei confronti di chi, ai nostri giorni, con una superbia e un’avidità senza pari, applica quell’antica massima. Perché diciamo questo?
Tutti i Ponzesi che percorrono via Dante, vedono che il marciapiede è transennato ed è oggetto di lavori.
Il Comune, infatti, ha concesso all’attività “Rifugio dei Naviganti” di rifarsi il look e di rifare il look a questa parte del marciapiede di Sant’Antonio.
Cosa c’è di male in questa decisione dell’amministrazione Ferraiuolo?.
– infatti il Comune ha convenuto con l’attività di ristorazione un contratto d’affitto ridicolo, di appena 20.000 euro l’anno, e che ha un’assurda durata di venti anni più dieci (totale: 30 anni)..
Per fare questo bel capolavoro, il Comune ha violato leggi e regolamenti comunali.
– quando c’è un cambio di società (da quella della Sig.ra Giselda Vitiello alla Argo del figlio Mario Coppa), per l’art. 10 del Regolamento Comunale sull’occupazione del suolo pubblico “il titolare decade dal diritto di occupare lo spazio concessogli”.
Insomma, per farla breve, è assolutamente chiaro che tutta l’operazione che ruota attorno al “Rifugio dei Naviganti” è materia per la Procura della Repubblica e dell’Autorità Anticorruzione (ANAC).
Vediamo adesso in cosa consiste “il braccio”, – che addirittura è inqualificabile.
Qualche giorno fa è arrivato al Comune un bel plico, confezionato e infiocchettato come un Uovo di Pasqua.
E’ stato consegnato dal Sig. Mario Coppa, titolare della società Argo, che è proprietaria del “Rifugio dei Naviganti” dall’agosto 2021.
La “sorpresa” nell’Uovo è una richiesta di ampliare la superficie del ristorante di altri 310 metri quadrati, con la realizzazione di una pedana di legno, poggiata su palafitte, lato mare, sulla quale ci saranno tavoli imbanditi e ombrelloni.
La “relazione tecnica” spiega che il ristorante – poverino ! – con i tavoli che già occupano il marciapiede quasi impedendo alla gente di camminare, non ce la fa proprio a reggere le richieste della clientela..
Ora, come si può vedere nella planimetria presentata al Comune, la superficie del marciapiede (quella in rosa) finora occupata dai tavoli del ristorante, è pari a 73,96 metri quadrati. E sono già tanti.
L’area davanti al bancone è di 17 mq, la sala del ristorante al chiuso è di 49,27 mq e l’area esterna è di altri 7,65 mq. Totale: 73,96 mq..
Guardate invece la superficie del progetto di espansione, quella contornata con il colore azzurro, quella che “invade” la spiaggia e il mare, con la pedana su palafitte.
Lato edicola di “Ricciolino”, l’espansione sulla spiaggia si inoltra verso il mare per 10 metri, poi si estende in lunghezza per ben 47 metri lineari e si chiude, lato tunnel, con 6 metri di profondità dentro il mare.
Sapete a quanto ammonta la “sorpresa”?
Il dito non bastava, si vuole anche il braccio.
Nessun dubbio che ci troviamo di fronte ad uno scempio inaudito, che non può essere tollerato.