di Gabriella Nardacci
A volte, il mare è un caro amico compagno di solitudini e nostalgie. Altre volte è il richiamo del ventre materno. Per me, è anche il luogo del cuore e quindi, l’amore, in esso, ha trovato sempre il suo paragone. Non a torto si dice che chi ha paura del mare, ha pure paura d’innamorarsi e viceversa.
Nelle mattinate estive, quando ancora gli altri fanno fatica a svegliarsi, mi piace godermelo in tutta la sua e la mia verità…
Per tutti coloro che non hanno paura del mare…
Gabriella Nardacci
L’amore è intorno
.
Cercatemi dove il mare s’unisce al mare
Passate sulla spiaggia quando è mattina appena
Chiedete alle conchiglie che non ho raccolto
Se han sentito il peso dei miei passi e la mia pena.
Chiedete ai pescatori ammutoliti e stanchi
Se nella notte silenziosa e buia
Han sentito l’eco dei miei canti.
Cercatemi nei vicoli tra le bianche case
E fuori nei sagrati delle chiese chiuse
Chiedete ai vecchi pensierosi e seri
Se han parlato a me di storie e di pensieri
.
E alfin semmai non mi raggiungerete
Sarà perché il mio venire contrario è al vostro andare.
Io vengo a ritrovare il mare unito al mare
Qui dove io isola in un’isola ritrovo il luogo per volare
Qui dove intorno e sempre intorno a me
io vedo tocco sento ed amo il mare.
Qui dove intorno è arrivo e anche la partenza
E dell’intorno colgo il suo richiamo e la sua essenza.
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Gabriella Nardacci
francesca iacono
17 Maggio 2012 at 20:34
Molto bella!!!