di Silverio Lamonica
Possiedo un orto vicino casa – in contrada Dragonara – di alcune centinaia di metri quadri.
Siccome aborro i diserbanti e altri prodotti chimici che “agevolerebbero” le coltivazioni e aiuterebbero a mantenere il terreno pulito da erbacce varie, nel corso della primavera e inizio estate di ogni anno mi tocca disboscare il tutto e ammassare erbacce, ramaglie, tralci…. nei vari angoli del giardino. Si, perché dal 1° giugno al 30 settembre c’è il divieto assoluto di accendere fuochi.
Fino a qualche anno fa, con l’arrivo della primavera, riuscivo a smaltire un bel po’ di frasche e tronchi vari caricandoli su un furgone e portandoli a Sant’Antonio per accrescere il “fucarazzo” (falò) che illuminava la processione del Venerdì Santo. La suggestiva tradizione, come si sa, è stata sospesa dallo scorso anno a causa del Covid.
Così mi sono ormai rassegnato a vedere – con malinconia – il terreno ingombro da cumuli di sterpaglia, tronchi, erba secca e che riducono di molto l’area coltivabile. C’è chi mette questo materiale di risulta in sacchi che vanno puntualmente ad intasare i vari cassonetti sparsi per l’isola, con il conseguente aggravio dello smaltimento dei rifiuti e inevitabili proteste dei soliti “ualli ‘ncopp’a munnezza” (i galli canterini sopra i cumuli d’immondizia).
Così aspetto con trepida ansia il 1° ottobre per smaltire col fuoco frasche e ramaglie.
Ma ecco l’amara sorpresa: si possono accendere i falò solo per pochi giorni la settimana ed esclusivamente in orario antimeridiano, come dal seguente comunicato della Casa dei Ponzesi (l’attuale gruppo consiliare di maggioranza del Comune di Ponza) pubblicato su Facebook:
La casa dei Ponzesi
– COL FUOCO NON SI SCHERZA! –
Ricordiamo a tutti gli abitanti che DAL 1 OTTOBRE AL 30 MAGGIO sarà possibile accendere fuochi
Nelle zone VICINO LE CASE si può accendere esclusivamente il:
MERCOLEDÌ – dalle ore 08.30 alle ore 13.00;
VENERDÌ – dalle ore 08.30 alle ore 13.00;
Nelle zone di APERTA CAMPAGNA (lontano dalle abitazioni) si può accendere esclusivamente il:
LUNEDÌ – dalle ore 08.30 alle ore 13.00;
MERCOLEDÌ – dalle ore 08.30 alle ore 13.00;
VENERDÌ – dalle ore 08.30 alle ore 13.00;
SABATO – dalle ore 08.30 alle ore 13.00.
Si spera nel rispetto e la collaborazione di tutti; il non rispetto delle norme verrà punito.
***
Sinceramente faccio fatica a comprendere un orario tanto restrittivo per i seguenti motivi:
- E’ noto che di solito il levante soffia al mattino fino alle 13 (ora legale) e bruciare la sterpaglia nel corso delle levantate, ma anche delle ponentate, può essere oltremodo pericoloso.
- Per i terreni nei centri abitati; mettiamo il caso che il mercoledì spiri un ventaccio strapazzone e il venerdì un acquazzone da non credere e poi viceversa per le settimane a seguire, può capitare specie in autunno- inverno (senza contare probabili impegni del proprietario in quei giorni, magari fuori Ponza) i cumuli possono restare dove sono con buona pace degli amministratori, o quantomeno infilati nei sacchi e buttati nei vari cassonetti. E’ questo ciò che si vuole?
Credo che sarebbe più saggio e logico vietare che i fuochi si accendino quando soffia il vento più o meno forte ed aspettare la bonaccia. E inoltre prescrivere che i cumuli da accendere debbano essere di dimensioni molto ridotte, ben al di sotto del metro cubo ed alimentati molto gradualmente e che intorno ai falò ci sia un’area di rispetto adeguatamente ampia e pulita.
Credo che osservando rigorosamente regole del genere, i fuocherelli si potrebbero accendere anche a giugno e settembre.
Del resto nei secoli passati i nostri contadini accendevano i fuochi pure d’estate e non avvenivano incendi.
In fondo è risaputo che gli incendi sono appiccati da delinquenti malintenzionati, non certo dai contadini o dai proprietari dei vari terreni che cercano di mantenerli in ordine.
Col fuoco non si scherza! Pienamente d’accordo. Ma fissare certe regole, come quelle sopra menzionate, si rischia di cadere veramente nel ridicolo.
