di Tonino Impagliazzo
.
per la prima parte (leggi qui)
per la seconda parte (leggi qui)
Mancato equilibrio economico – finanziario
L’ ultima osservazione richiede una più attenta considerazione perché nel percorso di questa narrazione il tema ha lasciato emergere un elemento di natura economico-finanziario alquanto preoccupante e ciò sia per un costo di gestione ordinaria pari a 1.170,00 milioni di euro che dovrebbe essere “coperto” dagli incassi della gestione ordinaria e sia perché a pag. 11 dello Studio (riportato in formato pdf in calce al presente articolo) si legge: “si stima che a partire dall’anno a regime (2026) il Progetto non risulta in grado di garantire un soddisfacente equilibrio finanziario e produrrà un deficit pari a 1.370,107 milioni di euro per la sua sostenibilità gestionale”
A tal proposito si ricorda che di recente alcuni Paesi del Nord-Europa hanno presentato al Parlamento di Bruxelles un “ammonimento alla Commissione“ affinché non venga concessa alcuna risorsa finanziaria integrativa ai paesi membri se destinata a supportare, per riequilibrarli, i costi per la gestione ordinaria di impianti e strutture turistiche-culturali.
In considerazione di tanto si consiglia l’annullamento di qualsiasi residenzialità/ospitalità prevista dalla “Studio di Fattibilità’” per la sosta notturna sull’isola di Santo Stefano, come pure per residenze artistiche per operatori specializzati in arti visive, letterarie, ecc. e quelle di foresteria.
Tutto ciò potrebbe determinare un aggravio dei costi giornalieri e non trova alcun Punto di Convergenza con le linee programmatiche previste dal CIS che indicano come finalità prevalenti del Complesso Monumentale quelle storico-culturali.
Considerazione finale
Lo “Studio di Fattibilità”, elemento centrale delle riflessioni esposte, trova nello scrivente numerosi punti di convergenza sugli obiettivi generali indicati dal CIS e nelle Linee generali esposte dal Commissario Straordinario On. Silvia Costa che di seguito si riportano:
a) la considerazione dei profondi valori simbolici insiti nel complesso architettonico, nonché dell’alto valore rappresentato dall’ambiente marino e terrestre delle isole di Santo Stefano e di Ventotene (già Riserva Naturale Statale e Area Marina Protetta), fa sì che il CIS assegni al progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex Carcere borbonico obiettivi generali di riutilizzo in chiave prevalentemente culturale e di alta formazione;
b) la nomina del Commissario Straordinario evidenzia condizioni imprescindibili per un qualsiasi scenario possibile e trova la nostra piena condivisione quale “valorizzazione integrata dell’ex carcere e dell’isola di Santo Stefano nel contesto della vicina isola di Ventotene, prevedendo funzioni, attività e servizi in grado di generare impatti anche sull’economia e sulla comunità locale di Ventotene”
da qui:
la definizione di un progetto “inclusivo” della comunità locale e delle istituzioni locali, nazionali ed europee che ne condividono storia e principi, in un più ampio orizzonte euro-mediterraneo, anche al fine di instaurare collaborazioni, contaminazioni e partnership per la gestione dell’intervento, assieme alla tutela di un luogo dalla forte identità non solo storico-culturale, ma anche naturalistico-ambientale, da perseguire mediante un’azione improntata a principi di sostenibilità.
Ma al tempo stesso lo Studio non trova sufficiente convergenza con alcune scelte strategico-operative che si allontanano dagli obiettivi di indirizzo generale sopra indicati e sui quali si sono formulate le riflessioni di cui ai due articoli pubblicati (leggi qui) e (qui)
Conclusione
Obiettivo generale del lavoro, nella sua elaborazione di sintesi, è quello di stimolare nei soggetti responsabili del “Progetto pro Santo Stefano” e negli organi delegati agli Atti e al controllo delle attività ogni utile riflessione per una “aggiornata riformulazione“ del Progetto di Fattibilità stesso.
[Carcere di Santo Stefano, riflessioni sullo “Studio di fattibilità” (terza parte) – fine]
all.to in formato pdf lo Studio di Fattibilità- Executive summary [Silvia Costa)