di Alfredo Scotti
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Ero in uno stato di semicoscienza
venne il prete accompagnato da un giovane francescano
non li vedevo ma sentivo le loro voci
leggevano le preghiere che si danno al malato morente.
I miei familiari erano tutt’intorno
sentivo anche le loro voci,
il mio respiro stanco era sempre più flebile.
Tutti si prendevano cura di me in qualunque modo
poi l’ultimo granello della mia clessidra ha azzerato il tempo
e lì c’è stato un gran fermento
certe cose vanno fatte subito ed in tempo.
In quel momento ero come Gesù deposto dalla croce
avevo anch’io compiuto il mio calvario della malattia
rendendo a Dio l’anima mia.
Le donne e gli uomini di casa con amorevoli gesti
si sono presi cura del mio corpo ricomponendolo sul letto,
prima di farmi indossare l’abito buono
mi hanno fatto la barba, lavato, profumato e ben calzato
preparandomi al lungo viaggio per l’aldilà.
Al momento di sigillare il feretro è giunto Alfredo
e mi ha messo qualcosa in tasca
sussurrandomi all’orecchio che potevano servire per l’obolo…
sì, quello da lasciare al passaggio delle anime.
Non immaginavo di lasciare questa vita terrena
con il grande affetto degli amici e conoscenti con tributo da regnanti
in una chiesa colma di fiori sia dentro che fuori
e poi come avevo io richiesto, un ultimo pubblico saluto
quello degli amici miei più cari quelli di sempre.
Ora posso partire contento e ricongiungermi con i miei cari.
Grazie a tutti, vi porto con me nel ricordo.
Angelo
Ponza, 22.06.2021
Ponza, 23.06.2021
Ieri è stata una bella cerimonia, la chiesa era piena così il sagrato. Angelo, molto tempo fa, presagendo la sua dipartita disse che quel giorno avrebbe gradito che gli amici a lui più cari gli dicessero due parole di commiato.
Hanno parlato Antonio Balzano come amico ed ex sindaco, poi Bixio, Rosario Porzio, e Giuseppe Feola come ex dipendente dello Studio Zecca lodando Angelo come maestro nell’avviarlo alla sua attività. Tutti hanno espresso belle parole di stima ed amicizia esaltando la sua figura di amico, padre, ed anche come uomo politico che molto ha dato a Ponza con la sua professionalità e dedizione.
Io come cognato non ho ricordato il caro congiunto perché proprio il giorno che egli chiese che gli amici dicessero qualcosa in chiesa gli domandai: E io..? Non posso dire nulla di te?
Lui rispose: E no! Tu sei della famiglia, sei di parte!
Oggi 24 giugno pubblico questo mio ricordo di quei momenti di due giorni fa, quando ci ha lasciati.
Per me non era la prima volta di stare vicino a un defunto e fare il necessario, ma questa volta guardavo lui e attorno a me le donne: Mariarosa e sua sorella Mimma, Irma, Simonetta, e ho visto Gesù circondato dalle donne che si prendevano cura di lui.
È stato come rivivere una scena del Vangelo e questo ha suscitato in me una grande emozione: – “E si presero cura di me”
Sandro Russo
25 Giugno 2021 at 16:24
Come ha appena ricordato Enzo DF in occasione della scomparsa di Franco Schiano, terza in ordine di tempo (e in stretta sequenza) tra le persone della nostra generazione, dopo Angelina De Luca a Angelo Zecca, è “un brutto periodo” per la comunità ponzese, giusto all’inizio dell’estate.
Per l’arrivo in redazione della commossa memoria sul cognato Angelo (mio cugino di primo grado), cui lui era molto legato, sono andato a rivedermi altri modi che abbiamo avuto, sul sito, di ricordare le persone appena scomparse – cosa fanno i viventi per lenire almeno un po’ il dolore della perdita -, e mi sono ricordato di un bello scritto di Gabriella Nardacci di qualche anno fa (per il 2 novembre 2015): “Assenze… presenti” e delle tante cose dette con Alfredo in proposito.
Testimonia sia la crudezza del dolore che i modi della consolazione… Di fatto siamo condannati ad andare avanti. A continuare a vivere senza dimenticare, ma in modo che la perdita – dopo un po’ – susciti meno dolore.
Gaetano Marrafino (dalla pag. Fb di Ponzaracconta)
27 Giugno 2021 at 07:57
Non muore mai chi resta nei ricordi dei viventi.
Ciao Angelo, amico immediato di sempre e per sempre. Il tuo sorriso ammaliava e trascinava sulla strada della vita che tu riuscivi a far apparire sempre in leggera discesa.
Un caro saluto a Mariarosa e a tutta la famiglia.