a cura della Redazione
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In merito all’importante riunione pubblica che la Pro Loco ha indetto per oggi, alle 18,30, con all’ordine del giorno tre punti nodali riguardanti l’avvio della prossima stagione estiva (collegamenti marittimi, decoro urbano e ordinanza sul traffico 2021) ci arriva in Redazione la lettera di Adriano Mazzella con una serie di proposte che volentieri pubblichiamo
Vorrei approfittare dell’opportunità che mi offe la Pro Loco di Ponza per dire la mia sui punti evidenziati dall’invito alla riunione pubblica di cui ho letto l’avviso in rete e alla quale, per impegni personali, non potrò partecipare.
Cercherò, forse annoiando i più, di non limitarmi a dire la mia direttamente, ma ad avvalorare le considerazioni che faccio con il ragionamento che mi ha condotto a delle personali conclusioni.
Parto con il ringraziare la Pro Loco e il Comune di Ponza per questo invito e spero che, in un mondo ideale, questa opportunità non sia solo una eventualità, ma una prassi ben radicata e costante nel dialogo con la cittadinanza.
Venendo al dunque, e prendendo in esame l’invito, le mie considerazioni saranno comunque soppesate tenendo conto dello spirito di fondo con cui sono stati evidenziati i 3 punti. Tutti orientati alla preparazione dell’isola all’arrivo dei turisti per la stagione estiva 2021.
Iniziando dal punto 1 (Collegamenti marittimi), inerente ai trasporti marittimi, a parte il caos che si forma vicino alla biglietteria, problema che, per sua natura, probabilmente non è di facile soluzione, non ho molto da dire se non quello di cercare di agevolare e incentivare le prenotazioni on-line. Sono conscio che il miglioramento in tale comparto non sia attribuibile al Comune ma alle Compagnie di Navigazione; però l’Amministrazione potrebbe comunque chiedere un adeguamento in tal senso, così da evitare file e confusione che sono da intralcio alla mobilità.
Per esempio SNAV, per il collegamento Ponza-Napoli e viceversa, è adempiente in tal senso; fai il biglietto online e ti presenti direttamente all’imbarco senza problemi, con il biglietto comodamente riportato sul cellulare. Bellissimo.
Le altre compagnie, invece, o non offrono questo servizio, oppure usano una formula veramente assurda che favorisce, invece di eliminare, il caos alla biglietteria. E’ il caso del servizio offerto dalla Laziomar.
E’ mai possibile che uno, fatto il biglietto online, deve poi comunque presentarsi in biglietteria? Che senso ha? Che prendano esempio dalla SNAV.
Infine penso che sarebbe utile ripristinare la doppia corsa estiva dell’aliscafo Formia-Ponza, e viceversa, per tutta la settimana. Comprendo la bontà della decisione presa per l’anno 2020 sulla base del principio di volere evitare il turismo mordi e fuggi e favorire un turismo di più giorni, ma ritengo che limitare le corse – di nave o di aliscafo poco importa – sia comunque in contrasto con lo spirito di rendere Ponza appetibile al turista per le sue vacanze 2021. Nel senso che più limitazioni si mettono nel raggiungere Ponza e peggio sarà se l’obbiettivo è farsi scegliere da una fetta di turisti più ampia possibile. Ora, capisco bene che non è facile avere tutti i collegamenti di questo mondo, per carità, ma almeno iniziamo a ripristinare un collegamento e un orario già previsti durante la settimana e che hanno già funzionato in anni precedenti.
Il punto 2 (Decoro urbano) sinceramente, per me, è mal posto. Mi spiego. Non ha senso parlare di decoro urbano solo nel periodo estivo. Ho capito che Ponza è un’ isola turistica che trova proprio nel turista la sua più grande fonte di guadagno: ciò è innegabile. Ma dobbiamo anche pensare che alcuni accorgimenti da prendere non devono essere limitati solo ai periodi caldi, ma dovrebbero essere garantiti – per carità anche in forma minore – per l’intero arco dell’anno.
Cerco di spiegarmi meglio. La raccolta di rifiuti ingombranti dovrebbe essere organizzata e pubblicizzata in modo più cristallino e più puntuale. Che ne so: si potrebbe decidere che la raccolta di ingombranti sia effettuata una volta al mese in modo tassativo e non secondo il principio “chiamme a ‘stu nummere e vire quanne vene ‘o camìon“. Ci vorrebbe, insomma, più regolarità nel quadro dei rifiuti.
In più… ma che decoro può avere un pallone sportivo (parlo della tensostruttura di Le Forna) scassato da anni? Ho capito che il bene primario sia quello di soddisfare il turista… però, a questo punto sistemare questo pallone sportivo e aprirlo anche al turista (pagante) porterebbe a raggiungere due scopi: lo stimolo per convincere il turista a trattenersi più giorni, ma anche, in senso più generale, dare dignità ad una zona che vive in una situazione di degrado non degna della sua storia.
Sempre per rendere l’isola più appetibile, non solo d’estate, sarebbe ora di offrire al turista oltre il mare di Ponza anche altre mete di interesse turistico e culturale, come ad esempio percorsi di trekking oppure, come leggo dall’invito, visite guidate alle cisterne romane ma anche alle necropoli, che non si sa perché vengono sempre dimenticate e bistrattate. Reperti storici dal valore enorme che giacciono in un degrado schifoso e dimenticate da tutti.
Che bello sarebbe, ad esempio, avere strade agibili che conducono dalla piana degli Scotti alla necropoli del Bagno Vecchio e poi, dopo essersi riempiti gli occhi con quelle bellezze, tuffarsi in una delle più suggestive cale dell’isola.
Ma forse cosa più importante, per risolvere il degrado urbano, sarebbe intervenire sulle strade di Ponza in generale. Prendiamo per esempio, sempre immaginandosi di guardare con gli occhi di un turista, cosa vuol dire soggiornare in zona Santa Maria/Conti. Passata la discesa di ‘Sigarette‘ mi ritrovo prima il ponticello puntellato, poi 50 metri più avanti la scuola elementare i cui lavori sono fermi da anni. Nei suoi panni penserei di aver sbagliato strada e di essere entrato accidentalmente in un cantiere a cielo aperto. Strada piena di buche e, in alcuni punti, con dei ferri pericolosissimi (ne so qualcosa) che fuoriescono, e immersa in un buio quasi totale nelle ore notturne.
Per quanto riguarda, invece, la preparazione dell’isola all’arrivo della gioventù, penso che la soluzione non sia tanto difficile da trovare. Ormai si è capito che tale gioventù è concentrata in un periodo ben preciso della stagione e quindi basterebbe prevenire e chiedere un aumento del personale addetto della pubblica sicurezza. Ciò eviterebbe episodi come quelli che, anche nella stagione 2020, con tutta l’emergenza Covid, siamo stati costretti ad assistere. Più controlli e più presenze per le strade, credo che basterebbero a risolvere la situazione. Voglio sperare che il mancato intervento delle forze dell’ordine che abbiamo notato durante l’anno scorso sia dovuto al loro esiguo numero in certi periodi di elevata affluenza e non ad altro.
Infine dovrebbe essere sempre rispettato il decoro nei luoghi pubblici; ricordiamoci la foto della signora che preleva al bancomat. Per carità, è vero che grazie a quella mancanza di decoro l’isola è diventata famosissima, ma purtroppo in senso negativo.
Punto 3 (Ordinanza sul traffico 2021). Forse il più problematico da affrontare poiché l’isola, in quanto tale, è quella che è. Stretta e innegabilmente non adatta a ospitare un grande numero di mezzi. Parliamo chiaro, se fosse per me, eviterei ai mezzi dei non residenti di poter liberamente circolare per Ponza. Comunque cercherò di evidenziare quali sono i problemi, sempre secondo me, più impellenti da risolvere.
Innanzitutto quella fermata dell’autobus all’incrocio della Panoramica. È innegabile che una fermata in quel punto è una cosa assurda e pericolosissima. Non costerebbe niente farla a 20 metri più avanti o a 20 metri più indietro oppure, perché no, sopprimerla proprio.
Il traffico giù alle banchine dovrebbe essere (come ogni anno è) limitato. Ma non sarebbe male pensare di prevedere anche per i possessori di permesso il parcheggio a pagamento con l’installazione di apposite macchinette. Così si eviterebbe che i possessori di regolare permesso abbandonino per mesi e mesi le loro auto giù la banchina. L’anno scorso avrei potuto identificare da quanto tempo alcune auto fossero lì abbandonate guardando lo strato di polvere presente su di esse. Una sorta di datazione al carbonio da autodidatta.
Infine potenzierei di molto il trasporto pubblico. Servono più mezzi, o almeno più mezzi in determinate fasce orarie, per soddisfare i bisogni di chi viene a visitare l’isola. Senza doversi fare ore e ore di fila e di conseguente stress.
Ringrazio gli addetti ai lavori per il tempo che dedicheranno a questo scritto nella speranza di aver fornito un piccolo contributo alla soluzione dei problemi al vaglio della Pro loco e del Comune.
Adriano Mazzella
vincenzo
25 Gennaio 2021 at 08:50
Condivido quello che ha ampiamente descritto e proposto Adriano: incrementare l’uso della prenotazione on-line modello Snav mi sembra utile. Incrementare le linee degli autobus mi sembra necessario.
Aggiungo per quanto riguarda il traffico.
Ponza ha circa 8 km di strada, già d’inverno queste sono intasate di auto. Non basta la limitazione di circolazione che poi dipende dal controllo e dai permessi. Bisogna evitare di far sbarcare le auto dal 15 luglio al 30 agosto.
Questo è un punto di svolta!
Da questo, partire per pensare anche – attraverso una nuova organizzazione della mobilità interna – come servire Le Forna.
Gigi Tagliamonte
27 Gennaio 2021 at 17:38
A sostegno delle istanze di Adriano Mazzella devo inserire due commenti logicamente separati ma, in fondo, correlati.
Decoro Urbano.
Tutti i ragionamenti su questo argomento possono essere ricondotti al rispetto di un principio o un “modus operandi” : rendiamo l’isola vivibile per noi Ponzesi e lo sarà anche per i turisti.
Ed è questa l’idea sostanzialmente alla base della Pro Loco. Sotto l’insegna di un’associazione per il luogo, di fatto opera assistendo gli ospiti.
Decoro Morale.
Riguardo la scorsa estate, ultima di una lunga serie. A Ponza si sa molto più di quanto non sia stato detto. Ma la necessità di prove provate ed una difficoltà nell’esporsi non devono diventare alibi per lasciare scorrere a livelli sempre più bassi. Non basterà mettere delle torrette con le fotoelettriche ed i VoPos armati. Ciò che è invece necessario è togliere il “casino” da sotto le finestre dei Ponzesi; oggi di alcuni, domani di tutti.
Questo segnale di impunità è ciò che non può stare sul biglietto da visita dell’isola. Se continuiamo a mandare l’immagine di Ponza come di un luogo per latitanti senza regole, luogo iniziatico per pirati minorenni, arena per scorrerie e bravate, questo è quello che avremo. Quindi, se va comunque lasciato uno spazio a questo tipo di turismo, le attività ad esso collegate devono essere spostate fuori dal centro abitato.
silverio lamonica1
27 Gennaio 2021 at 21:27
Condivido pienamente ciò che ha espresso l’amico Gigi. In sostanza una volta, l’unico luogo della “movida” era al centro dell’isola, località Campo Inglese con il Covo Nord Est che riusciva a conciliare le esigenze del turismo giovanile con quello degli “anta”, perché la zona del porto di Ponza, come quella di Le Forna, offriva momenti di relax, di quiete per noi “giovani della seconda età”.
Nella zona del porto, occorrerebbe riconvertire certe attività con la musica “a palla”, in piano bar con melodie di sottofondo, piacevoli e accattivanti, fino a mezzanotte e non oltre.
“Ponza luogo iniziatico per pirati minorenni”, purtroppo è così. Occorrerebbe potenziare le forze dell’ordine con la presenza, da giugno a settembre, di un posto di polizia con un organico adeguato. Si potrebbe trovare, in tal senso, un accordo con la Guardia di Finanza che attualmente dispone dell’ampio palazzo settecentesco a due piani (ex infermeria) in Via Roma e di altri locali al molo Musco. Oppure chiedere di raddoppiare o triplicare (se necessario) il personale dei Carabinieri, per lo stesso periodo estivo, in maniera tale da ottenere una sorveglianza sul territorio più massiccia e capillare sia di giorno che di notte, con turni h24.
Ma qualche giorno fa c’è stata la riunione in streaming con la Pro Loco. Purtroppo non ho avuto la possibilità di connettermi, come credo tanti altri. Ebbene, mi piacerebbe conoscere il resoconto delle problematiche trattate e gli eventuali impegni presi dall’Amministrazione Comunale di Ponza.