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La storia di Rurillo, l’apparatore

di Giuseppe Mazzella di Rurillo

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In cinquant’anni anni di giornalismo non ho mai scritto di lui; il nonno, il padre di mio padre.

Ne sapevo poco. Morto a 84 anni nel 1956 nella sua casa, baraccata dal 1883 dopo il terremoto nel rione “Regina Margherita”.
Ad una regina a cui avevano dedicato in Casamicciola la via più importante come “principessa”, si dedicava pure un quartiere di baracche.

Giuseppe Mazzella “rurillo”

Era “apparatore di chiese”.
Benedetto Valentino ha trovato un giornale del 1910 che lo cita per il grande addobbo a Lacco Ameno. Io avevo sette anni quando è morto. Ricordo che volli vederlo, in morte, nella sua baracca: il letto, la benda sul mento, il giovane seminarista don Raffaele Di Costanzo a recitare le preghiere per i morti.

I ricordi di lui mi vennero da mia madre Anna.
Fu operato alla prostata nel 1952, nella baracca trasformata in sala operatoria nel 1952.
A fare da chirurgo il ginecologo della “maternità”, quello della “Casa della madre e del bambino” di Ischia, dove sarebbe nata un anno dopo mia sorella Teresa. Sarà chiamata Anna Maria per un voto di mia madre.
L’anestesista dell’operazione per asportare il cancro alla prostata al nonno fu il medico generico Vincenzo Vitale, morto a soli 40 anni nel 1962.
Sapeva fare tutto come ogni medico di medicina generale.
“A questo vecchietto gli diamo altri quattro anni di vita” – mi diceva mia madre. Morì a 84 anni. Esattamente 4 anni dopo.

Mio padre Francesco (1900-1977) anch’egli “apparatore” mi diceva spesso che lui ed il nonno avevano addobbato anche la chiesa di Ponza per San Silverio. Forse prima o nell’immediato dopoguerra. C’era infatti “il vapore di Ponza” cioè il collegamento della Span Napoli-Procida-Ischia-Ventotene-Ponza, di cui abbiamo già scritto in Ponzaracconta.
Credo che furono chiamati a Ponza dall’orefice Michele Regine, il nonno di Rita Bosso che si era trasferito da Ischia a Ponza.
Fu grande l’emozione quando nel 2009 con Gianni Vuoso entrai in san Silverio.
Sentii l’appartenenza ad una comunità isolana tra Ischia e Ponza. Una sola grande famiglia delle nostre isole.

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