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All’incontro on line sulla piattaforma Zoom il 26 agosto, per la registrazione dell’evento dedicato al batiscafo Trieste – di mercoledì scorso: leggi qui –, c’erano Isidoro Feola e Luigi Di Monaco. Quest’ultimo aveva 16 anni quando il batiscafo Trieste si immerse nella fossa del Tirreno, a 3150 metri, nelle vicinanze di Ponza; mentre Isidoro ha raccolto le memorie dei locali negli anni successivi, basandosi anche sui ricordi che padre che ospitò i due scienziati Auguste Piccard e il figlio Jacques (gli inizi di quello che è oggi l’Hotel Feola).
Presenziavamo, alla diretta su Zoom in qualità di uditori invitati da Isidoro, anche Rosanna Conte, Emilio Iodice e io.
Nel video dell’incontro, successivamente tagliato e montato per YouTube (di un’ora scarsa), la loro testimonianza va dal tempo 15’ 20” al tempo 28’ 15”.
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https://www.youtube.com/watch?v=KoFwMT1PArA
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I punti qualificanti del video – oltre agli interventi di Isidoro e Luigi – sono la breve presentazione da parte dell’autore Alberto Halupka del libro: “Il Trieste”, 2019; ed. Italo Svevo con la citazione di un carteggio tra Jacques Piccard e il triestino Diego de Enriquez in cui il progetto scientifico – all’inizio degli anni ’50) è presentato come di segno opposto (positivo) rispetto all’ideologia di morte che aveva contrassegnato la guerra appena finita.
Inoltre l’anticipazione di un lungometraggio (una docu-fiction) sulla vicenda del Trieste ad opera del regista Giovanni Ziberna.
Infine la presentazione di un progetto che intende riportare a Trieste, per una mostra, il batiscafo che dal 1966 è esposto al Museo Navale di Washington. Per difficoltà logistiche, forse si ripiegherà sull’invito a Donald Walsh, oggi ottantenne) l’altro eroe insieme a Jacques Piccard (1922-2008) dell’epica discesa nella fossa della Marianne.
Al tempo dell’evento erano gli inizi di una “ecologia degli oceani”, di cui i Piccard furono appunto gli antesignani (…si pensava di gettare i rifiuti radioattivi nelle fosse oceaniche!).
Tra le altre cose interessanti del video la sottolineatura dell’esistenza di vita negli abissi, constatata de visu dai due esploratori nel profondo delle fosse delle Marianne.
Sul sito ne hanno scritto Adriano Madonna in Abissi, e Sandro Russo in Curiosità abissali.
In un precedente commento il nostro biologo marino di riferimento si è doluto di non essere stato invitato alla registrazione – e in effetti avrebbe potuto dirci cose interessanti -, ma forse gli intenti degli organizzatori erano più puntati su Trieste e sull’impresa del batiscafo che ha portato nel mondo il nome della loro città.
L’articolo originale – bello e completo – per cui Isidoro Feola ha avuto notorietà nazionale tanto da essere invitato alla trasmissione come ‘persona informata dei fatti’, è del giugno 2011 (agli inizi del sito) esi può leggere qui: https://www.ponzaracconta.it/2011/06/16/il-batiscafo-trieste-a-ponza/