Ambiente e Natura

La Giornata della Terra, un video per celebrarla

proposto dalla Redazione

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I giornali di ieri hanno riportato una notizia, di quelle strane che questa pandemia sta generando: il crollo del prezzo del petrolio che, addirittura è andato sottozero, fino a spingere i produttori del Texas a pagare chi va a prenderselo.
Un paradosso che diventa realtà
, ha titolato Federico Rampini un suo articolo su la Repubblica.
Cosa sta accadendo?
I produttori di petrolio con una domanda crollata e le capacità di stoccaggio esaurite sono costretti all’impensabile: pagare i clienti purché accettino di prendersi le eccedenze di quello che un tempo chiamavano “oro nero”
Il fermo dell’economia globale, la cui crescita è correlata per molti versi al consumo del greggio, sta mettendo in crisi il settore dell’estrazione e la vendita di questa materia prima, legata a vicende che spesso rimandano a storie di inquinamento e tragedie ecologiche di cui la nostra memoria è piena.
Oggi si ricorda la 50^ Giornata Mondiale della Terra, istituita per celebrare la vita e la bellezza del nostro pianeta, e forse non tutti sanno che la sua nascita maturò nel momento storico in cui il mondo cominciò a prendere coscienza dei rischi dello sviluppo industriale legato al petrolio.
Era il 28 gennaio del 1969 quando a Santa Barbara in California 100mila galloni di greggio si riversarono in mare uccidendo decine di migliaia di uccelli, delfini e leoni marini.

L’opinione pubblica ne rimase scossa e gli attivisti, con alla testa l’ambientalista John McConnell, nell’ottobre del 1969, durante la conferenza dell’Unesco a San Francisco propose una giornata per celebrare la Terra e promuovere la pace.
Per lui celebrare la vita sulla Terra significava anche mettere in guardia tutti gli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici minacciati, dai quali dipende tutta la vita sul pianeta.
Da allora la popolazione del pianeta è quasi raddoppiata, la temperatura della terra è aumentata, i ghiacciai hanno cominciato a sciogliersi e tanti sono stati i fallimenti sugli impegni assunti per ridurre il riscaldamento globale. Grandi speranze erano legate alla Conferenza ONU sul clima che si doveva tenere a novembre a Glasgow e che è rinviata alla primavera del 2021.
Il disastro umano, sociale, economico, conseguente alla pandemia, e la necessità/tendenza di destinare il massimo delle risorse finanziarie alla rinascita economica dell’intero pianeta rischiano di far perdere di vista il problema climatico, proprio nel momento in cui il virus Covid-19, costringendo il mondo a fermarsi, ha messo in evidenza gli errori fatti e permesso alla natura di riappropriarsi degli spazi occupati fino a pochi mesi fa solo dagli essere umani.
Un bel video, proposto oggi da Repubblica ce lo ricorda e ci induce a fare qualche riflessione. Tutto quello che è accaduto e che comunque sta cambiando le nostre abitudini  può darci l’occasione per progettare un nuovo mondo e riconciliarci con la Terra.

Earth Day, effetto lockdown, Così la terra è tornata a respirare 

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Appendice.1. – cfr in Commenti

Dal giornale di oggi: La lettera di Corrado Augias. Repubblica 22 apr. 2020
“Come un cane quando esce dall’acqua”

 

 

1 Comment

1 Comments

  1. A  cura della Redazione

    22 Aprile 2020 at 18:17

    Da la Repubblica di oggi proponiamo l’interessante lettera a Corrado Augias, insieme con la ponderata ed esauriente risposta del giornalista che più volte abbiamo ospitato sulle nostre pagine.
    “Come un cane quando esce dall’acqua”, in file .pdf nell’articolo di base

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