di Gennaro Di Fazio
La difficoltà della politica é trovare il compromesso tra le esigenze di tanti e i privilegi di pochi. Pertanto al di là dei proclami e delle intenzioni, è necessario trovare una strategia tendente ad arrivare ad una condizione che accontenti quasi tutti o se preferite che scontenti meno persone possibili.
La stessa Ponza si trova a vivere la situazione sopra decritta, dove appunto alle tante necessità della popolazione si contrappongono quei privilegiati che, come si sa, gestiscono buona parte dell’economia dell’isola. A ciò vanno aggiunte le difficoltà economiche del Comune, i vari nuovi divieti imposti al territorio, l’assenza dei partiti e in parte dello Stato; il tutto condito dalla crisi economica che attanaglia l’Italia. Nessuno ha la bacchetta magica! Pur tuttavia qualcosa si deve anche programmare, ma da dove partire?
1) Così come ho già scritto nei miei precedenti articoli, un punto da rivedere è la funzionalità della macchina comunale, sia nella gestione amministrativa che imprenditoriale. Non può un Comune come quello di Ponza soffrire di deficit di bilancio visto l’enorme afflusso di turisti l’estate; bisogna trovare dei meccanismi di recupero di danaro; ci si può confrontare sul come, ma è indispensabile farlo, al fine di riprendere l’azione di “restauro” dell’intera isola, dalla viabilità ai sentieri, dalla scuola agli uffici fino alla creazione e la gestione di servizi per la popolazione, di quella che vive soprattutto nel periodo invernale.
2) Un altro punto fondamentale è la ripresa di un dialogo forte e continuativo con le istituzioni, quali la Provincia (finché esisterà, visto le nuove leggi) la Regione e lo Stato, per tentare di avere almeno i servizi essenziali come la Sanità, i collegamenti e la scuola, anche attraverso un compromesso tra il Comune di Ponza e le altre Istituzioni. Io sono convinti che solo con uno scambio tra le parti, Ponza riuscirà ad ottenere qualcosa che potrebbe determinare maggiore sicurezza e serenità alla popolazione che vive l’isola tutto l’anno. A volte ho avuto l’impressione che le barricate su alcuni argomenti scottanti vengono effettuati e/o condizionati soprattutto da quelle persone o categorie che sfruttano Ponza solo nel periodo estivo, le quali si oppongono a qualunque innovazione perché timorosi che un cambiamento gestionale dell’isola si potrebbe ripercuotere negativamente sulla loro economia; poi che la popolazione isolana durante il periodo invernale affanni nei suoi aspetti più elementari, a loro non interessa.
3) Un altro punto importante, il quale se ben sviluppato potrebbe portare ad una rinascita economica della zona di Le Forna, riguarda la miniera. Essa non può continuare a rimane in quelle condizioni, qualcosa si potrà, anzi, si deve fare; con privati e pubblico, con la Comunità Europea, con il Comune e gli imprenditori ponzesi; non lo so, ma sicuramente qualcosa va fatto. Credo che bisognerebbe creare una commissione permanente, formata non solo da consiglieri eletti ma anche da persona comuni, la quale si dovrebbe attivare a vari livelli per trovare una soluzione.
4) Un quarto punto, ma non quarto in ordine di importanza visto l’eguale rilevanza tra tutte le poche questione affrontate, riguarda la riorganizzazione del demanio, gioie (perché dà lavoro) e dolori (perché dà problemi legali) di tutte le isole.
Con queste poche cose non credo di aver esaurito l’elenco delle tante problematiche che affliggono l’isola né tanto meno di essere riuscito a creare un programma elettorale, ma visto che ci troviamo in piena crisi politica ed economica, penso che l’individuazione di alcuni punti cardini possano servire a creare una base su cui poi elaborare tutto un piano molto più esteso. In fin dei conti dopo un terremoto non si può pensare di dormire in lenzuola di seta, mangiare aragoste e ubriacarsi di champagne, bisogna saper scegliere ed adattarsi, poi, passata la fase acuta, possiamo anche riprendere a fare le feste.
Questo mio articolo ha solo lo scopo di far riprendere il dibattito sulle prossime elezioni amministrative locali, su questo sito e magari anche fuori di esso nonché tra più persone possibile al fine di imprimere una maggiore accelerazione alla dialettica politica un po’ troppo assonnata.
Gennaro Di Fazio
Lino Pagano
18 Febbraio 2012 at 02:05
Carissimo Gennaro, sono anni che non ci si vede, credimi avessi avuto 20 anni in meno sarei venuto in pianta stabile su Ponza, a iscrivermi alle liste, ma tutto ciò non è fattibile. Voglio dirti solo un piccolo pensiero il tuo punto 3: la miniera. Ci sarebbero tante cose da fare, un porto organizzato perché yacht, motoscafi, possano ormeggiare anche alle Forna, se non sbaglio c’era già un progetto, portarlo avanti sicuramente: il tutto sotto il controllo del Comune. Inoltre nella zona della miniera una scuola aderente al catering e agli Hotels, personale qualificato da destinare agli alberghi dell’isola, un Yacht Club di Ponza che il personale dell’hotellerie potrebbe gestire; negozi vari per la nautica e per tutto quello che gira attorno ad esso, con un centro di beauty farm con creme al bentonite, esistono, riallargare le strade dove è possibile, rimettere in stabilità e sicurezza le spiagge, far sparire i pontili, con un porto decente per far attraccare yacht di un certo carenaggio, riconsegnare le tre spiagge più belle alla balneazione con il rispetto dei tempi.
Un’ultima cosa: dovete fare da tante liste che sento che ci saranno, una scrematura e scegliere quelli che possono fare qualcosa per l’isola, con pensieri parole ed opere tutto controllato dal Comune date in gestione ma con affitti, e i soldi che arriveranno ad esso reinvestirli in modo da sviluppare lavoro. Sarebbe la fortuna di Ponza poter gestire un porto; così quando ero giovane fui ingaggiato dalla ABB Sadelmi per gestire un campo in Arabia saudita. Sai quante persone conteneva questo campo? 5720, di 21 nazionalità differenti; siamo stati in attivo per 7 anni di gestione; non merito mio, ma dell’equipe che avevo creato.
Anche a Ponza si può gestire e i risultati sarebbero straordinari, gli introiti per il Comune sarebbero cifre da capogiro. Spero che questo scritto vi possa aiutare a leggere e a mettere insieme una squadra vincente. auguri dal mio profondo del cuore perché Ponza merita di essere al top e non come adesso la cenerentola del Tirreno.
UN AUGURIO A TUTTI VOI.
LINO PAGANO