di Silverio Lamonica
Poiché si avvicinano i festeggiamenti di “San Silverio dei pescatori” che si svolgeranno a Le Forna l’ultima domenica di febbraio, giorno 26, intendo proporre una chiesa dedicata al nostro Santo patrono, nientedimeno che a Bologna.
Ho ricavato le notizie “navigando” su internet, virando col “topo” (mouse) un po’ “a babordo” e un po’ “a tribordo” (Gianni Paglieri, “vero comandante di vere navi” e, quindi, super-esperto in navigazione (quella vera) mi perdonerà per l’incauto accostamento).
Si tratta di San Silverio di Chiesanuova, in Via Murri 177, “Sulla via di Toscana” a Bologna, che fu eretta nel Cinquecento.
L’edificio attuale risale al Sec. XVIII e conserva alcune opere pittoriche tra cui una crocifissione con San Francesco e San Silverio, posta sull’abside, attribuita alla scuola di Guido Reni (1575 – 1642).
Queste sono le scarne notizie ricavate dal sito della Soprintendenza per i Beni culturali di Bologna, Parma e Piacenza.)
La foto allegata si riferisce, probabilmente, ad una stampa dell’Ottocento, dove la Chiesa è “ritratta” praticamente in aperta campagna, Però guardando la cartina attuale di Via Murri, a Bologna, si nota che la Chiesa è sita ormai in pieno centro abitato.
Io mi auguro che qualche nostro concittadino residente a Bologna, o in comuni limitrofi, ci faccia conoscere qualche notizia in più: le motivazioni della “dedica” del tempio sacro a Papa Silverio, eventuali riti e/o festeggiamenti in onore del Santo, inviando magari qualche foto degli interni o altro.
Attendiamo ulteriori notizie.
Silverio Lamonica
Appendice a cura della Redazione (dalle ‘Note storiche’ della Parrocchia di San Silverio di Chiesanuova)
Silverio, nato nel territorio di Frosinone, figlio di Ormisda, che poi divenne sacerdote e Papa (unico caso nella storia di due Papi padre e figlio, entrambi venerati come Santi), fu eletto Vescovo di Roma (Papa) nell’anno 536.
Erano tempi difficili per la Chiesa, combattuta all’esterno da fazioni politiche per la lotta tra l’Impero romano d’oriente ed i Goti invasori, e all’interno a causa di valutazioni discordanti circa la situazione.
SILVERIO era uomo di pace, umile, di carattere dolce e conciliante, ma non fu capito e finì per scontentare tutti.
Fu umiliato, pubblicamente degradato e privato dei segni della dignità pontificale, esiliato nell’isola di Ponza. Qui fu alimentato “col pane della tribolazione e con l’acqua dell’afflizione” (Liber pontificalis), finchè morì di consunzione il 2/12/537.
Governò la Chiesa per poco più di un anno ed è venerato come martire, anche se non ha materialmente versato sangue. La sua festa ricorre nei calendari locali il 20 giugno.
E’ patrono della sua città natale, Frosinone e di molte comunità locali, tra cui quella di Chiesa Nuova in Bologna, fin dal lontano 1585, anno in cui fu edificata la Chiesa a Lui dedicata, nell’ambito dell’antica abbazia di S. Giuliano.
Nel 1920, la Chiesa di S. Silverio fu dichiarata parrocchiale, con un proprio territorio.