Lontano
nello schiaffo schiumoso
del freddo grecale
s’increspa
l’azzurro verde del mare.
La forza dell’onda
la roccia dilava
e in mille torrenti risucchia
sassi, erbe e frutti di mare
A mezzogiorno
le strade deserte
spazzate dal vento
fanno da eco…
…dietro i vetri
sento tempi e luoghi lontani…
…l’eremita
dalla sua grotta
guarda la potenza divina
in attesa
del disvelamento finale…
…il benedettino
chino sulla pergamena
segue il sibilo del vento
per capire dove va
l’animo umano…
…la castellana
legge accanto al fuoco
le avventure di Tristano
e tesse la tela infinita
in omaggio al sire
che torna dalla guerra…
ma l’icona
scolpita dal freddo grecale
è l’ombra di chi
nell’atavica fame
è andato ramingo
da un’isola all’altra…
…e mai si è fermato…
Rosanna Conte (Agosto 2011)