Ancora sul Santa Lucia
di Francesca Iacono
Io ho la testimonianza di mia madre, Elvira.
Era appena diciassettenne ed era andata a Ventotene il 18 luglio per aiutare sua sorella Olga che aveva due bambine piccole.
Racconta che su quella nave c’era una sua amica, Antonietta Galano e si dovevano incontrare a Ventotene.
Mia madre vide l’orribile spettacolo dell’affondamento dalla finestra di casa di don Aniello Conte, suo zio, che era cappellano all’ergastolo di Santo Stefano.
In pochi secondi la nave affondò con il suo carico di vite umane, lasciando sulla superficie del mare un’enorme macchia.
Racconta anche che il giorno precedente all’affondamento, oltre al Santa Lucia, fu mitragliata anche la lavanderia dell’ergastolo di Santo Stefano, per fortuna senza danni.
Lei ed altre persone trascorsero la notte in una grotta sotto l’ergastolo.
Anche se era molto giovane ricorda perfettamente quell’orrore.