di Luisa Guarino
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Mi piaceva così tanto il numero di questa epicrisi! Ma l’entusiasmo si è subito spento di fronte alla… novità del giorno: prevista, attesa, banale, scontata quanto volete, ma per me sempre ferale. Il ritorno dell’ora solare, che da oggi mi priva di un’ora di luce. Hai voglia a dire “si dorme un’ora in più” e balle simili: io so solo che non mi piace, e comincio ad aspettare il 29 marzo. Però intanto un rimedio per oggi l’ho trovato: starò in compagnia di amici, cari amici, e non darò peso al tramonto. Tanto sul nostro sito il sole non tramonta mai: si dice così no?!
A giudicare dai contributi dei primi giorni e non solo, direi che la cultura fa la sua bella figura questa settimana, con le poesie di Fabio Strinati che dalle Marche ci fa conoscere “Lungo la strada, un cammino” che parla anche di Formia e di Ponza.
Silverio Lamonica prende spunto dai 200 anni dell’Infinito di Leopardi per proporre il suo “Tramonto a Chiaia di Luna” e per dedicare in un altro contesto un componimento al burattino Pinocchio. Mentre il nuovo libro della nostra amica e collaboratrice Gabriella Nardacci “Tempo che va, tempo che viene” è stato presentato proprio ieri nella sua Maenza.
Patrizia Montani invece in “I bambini e le favole” esordisce esaminando la figura di Pinocchio dell’omonimo romanzo di Collodi sotto diverse sfaccettature, nella sua lettura di bambina di 7 anni, e in quella realizzata sessant’anni più tardi. Nella seconda parte riporta uno scritto al riguardo di Cesare Zavattini: un affascinante racconto nel racconto. Nella terza infine, riservata a Rodari e tutti gli altri, cita lo sceneggiato del 1972 diretto da Luigi Comenicini, che privilegia il rapporto padre-figlio; e Gianni Rodari, secondo il quale per la prima volta un bambino viene posto al centro. Montani conclude che Pinocchio, più che un libro per bambini, potrebbe essere un testo di formazione per adolescenti.
Restando in tema, sottolineiamo la presenza dello scritto di carattere storico di Paolo Mennuni, che per una volta lascia la poesia in napoletano per illustrare la figura della regina Giovanna di Aragona e Castiglia, dal titolo “Giovanna la pazza. Che forse pazza non era“. Mentre nel bel racconto “La statuina del santo” Marcello Aleandri ci trasporta nell’intensa atmosfera che ci ha fatto conoscere nel suo precedente scritto “L’ultimo giorno da bambino”.
E’ presente con tre articoli di attualità Franco De Luca: “Dissalatore: un fantasma incombente“, “Ponza-Le Forna“, “Pulizia del mare“. Argomenti interessanti e problematici, di soluzione non semplice, ma assolutamente da affrontare in un futuro imminente. Si affida invece al ricordo con il vivido e tenero racconto di “Purpo mio…” in cui prende in prestito una vicenda che gli ha raccontato il fratello Antonio, e che vede protagonista Salvatore, il minore dei fratelli Spignesi. Forse lo spunto gliel’ha fornito una notizia riportata qualche giorno prima sul nostro stesso sito, in cui si parlava proprio di Salvatore come “Eroe ponzese di altri tempi” per aver salvato nel lontano agosto del 1983 delle persone che stavano annegando. Spignesi era maresciallo di Finanza a Formia, e per quel suo gesto è stato nominato Cavaliere della Repubblica. Una notizia bella, che riempie di orgoglio non solo il protagonista e la sua famiglia ma tutta la comunità ponzese. Ed è esemplare anche la vicenda segnalata da Sandro Vitiello con il titolo “Il cuore grande dei pescatori siciliani“: sulla copertina di Uomo Vogue di ottobre c’è infatti l’equipaggio della nave Accursio Giarattano di Mazara del Vallo, che ha salvato i migranti in pericolo nel mare della Sicilia.
Di tutt’altro genere, tra attualità e giustificato spirito polemico, la segnalazione che arriva da Biagio Vitiello: “Il sito del Comune è per me sempre fonte di ispirazione“. E c’è da credergli visti gli argomenti che snocciola a proposito di un collettore fognario che ha causato danni a persone e cose e per il quale il Comune dovrà risarcire una somma non indifferente; nonché dei lavori che interesseranno il palazzo comunale per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Alla buon’ora! Tra le iniziative in programma a Ponza segnaliamo il convegno “Colonia Confinaria di Ponza (1928/1939)” in programma il 1° e 2 novembre, organizzato dal Centro Studi e documentazione Isole Ponziane.
Tra cronaca e attualità, la notizia che a metà settimana si è insediato ufficialmente il nuovo presidente del Parco nazionale del Circeo, Antonio Ricciardi, alla presenza del presidente uscente Gaetano Benedetto (2007-2019) e del direttore Paolo Cassola. Un cambiamento che crea grandi aspettative, visto che sta per essere completato il cosiddetto Piano del Parco. Dopo un lungo periodo di diffidenze e commissariamenti, la parola d’ordine guardando al futuro è “promozione”; dopo lo scontro, tutti ora auspicano la più fattiva e trasparente collaborazione.
Introdotto già nell’epicrisi della scorsa settimana sulla base di un corposo servizio del settimanale L’Espresso, il caso dei lavori di recupero dell’ex carcere di Santo Stefano ha riempito le pagine della stampa cartacea e on line. Il tempo stringe: i finanziamenti previsti andranno persi se si supera il 1° gennaio, e le forze politiche da destra a sinistra in maniera bipartisan hanno esternato la loro preoccupazione. Proprio domani si terrà al riguardo un importantissimo incontro con il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini.
Uno sguardo anche a due notizie curiose. La prima ci racconta di un faro spostato in Danimarca per salvarlo dall’erosione costiera: un faro piccolo e isolato, che sembra la Torre sulla tavola degli scacchi. La seconda proviene dalla rassegna stampa: nel bilancio estivo della Guardia di Finanza figura anche una voce per la vigilanza degli ex reali del Belgio, Alberto e Paola, in visita a Ponza a fine agosto.
Altre due belle news riguardano il mare dell’Arcipelago Ponziano: proprio ieri il popolare programma Linea Blu di Rai Uno ha fatto tappa a Ventotene, mostrandone le bellezze in ogni campo, le iniziative e tante belle realtà. Che noi a Ponza affettuosamente invidiamo da sempre.
Riguarda i più giovani e tocca proprio oggi Ponza la XXIV edizione di IsolaMondo: partita venerdì dall’Elba, domani coinvolgerà gli studenti ponzesi, per poi procedere alla volta di Ventotene, Procida, Ischia, e ritornare al punto di partenza il 3 novembre.
Si chiude in bellezza quest’ultima epicrisi di ottobre, con la spedizione organizzata ieri mattina dall’Associazione Eumorfia presieduta da Biagio Vitiello (di Filippo) al Faro della Guardia, per apporre una targa con l’elenco dei nomi dei fanalisti in servizio dagli anni ’50-’60 fino ai giorni nostri: accanto al nome di ciascuno è riportata la data di nascita. Alcuni di essi hanno vissuto nei locali di quel faro con la famiglia. Il fotoracconto dell’evento è stato curato da Silveria Aroma.
Ci piacerebbe riportare più spesso notizie di questo tipo, che arricchiscono la storia di Ponza in generale, e quella della marineria ponzese in particolare. Senza contare che tutti noi consideriamo il Faro della Guardia un autentico “nume tutelare”.
Nota
La foto del faro della Guardia di apertura dell’articolo è di Peter Alt